Capitolo 20

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Con delicatezza, le accarezzai il viso e posai il mio sguardo sul suo, i suoi occhi erano talmente limpidi da potermici specchiare: rimasi qualche attimo a fissarla e poi le sorrisi. In quel momento sembrava ci fossimo solo io e lei, ma sapevo benissimo che nell'altra stanza c'erano i suoi genitori, e sarebbe stato abbastanza imbarazzante farmi vedere da loro mentre ero così vicino a Lena.

«Ehi, perché mi guardi in quel modo?» Disse Lena sorridendo.

«Come ti sto guardando?» Non avevo idea del modo in cui la stavo guardando, forse avevo fatto lo sguardo da ebete pensando di essere estremamente sexy e irresistibile. Oppure avevo fatto cadere lo sguardo sulla scollatura, che non sarebbe stato male, ma non era il momento adatto.

«Come qualcuno che si trattiene dal dire qualcosa» rispose accarezzandomi il viso.

Forse aveva capito che le nascondevo parte dei miei sentimenti, ma non potevo dirglielo ora, non era il momento giusto. Così decisi di sviare il discorso «È che non trovo le parole per descrivere quello che vedo. Sei affascinante» dissi mentre ticchettavo con la mano sulla mia gamba.

«Forse ho capito cosa mi tieni nascosto» disse con un grosso sorriso sul viso «Ma passando ad altro, devo dire che anche tu non sei niente male vestito così. Hai ripreso lo stile del Dottor. Buckaroo Banzai?»

«Ero nel pallone e non sapevo cosa mettermi, questo era l'unico vestito che non mi faceva assomigliare a un taglia legna» dissi passandomi una mano tra i capelli.

«Mi piace!» Lena sorrise e mi diede un bacio sulla guancia lasciandomi la macchia del rossetto.

«Allora, ragazzi siete pronti per... wow principessa, sei bellissima» aggiunsero Ryan ed Alice guardando la propria figlia.

«Papà, lo sai che mi metti in imbarazzo quando mi chiami in quel modo.» Lena divenne tutta rossa in viso.

«Che c'è, solo Raccon può dirti che sei bella? Vi abbiamo spiati dalla cucina.» Alice si voltò verso di me «Scusateci, non abbiamo resistito.» Alice sorrise e alzò le spalle.

«Tesoro, io ho provato a fermarla, ma mi ha costretto» disse Ryan cercando di sembrare serio.

«Papà, mi spiace, ma non sei per niente credibile.»

«Lo so tesoro, scusa.» Ryan sorrise, poi si voltò e fece qualche passo verso di me.

«Bene giovanotto, ti lascio in compagnia di mia figlia. Cercate di non cacciarvi nei guai e di tornare a casa entro mezzanotte. Intesi?» Ryan mi diede una pacca sulla spalla, poi diede un bacio sulla guancia a Lena e si andò a sedere sul divano.

«Raccon, perdona mio marito, deve sempre fare la parte del lupo cattivo. Comunque state benissimo tutti e due, siete davvero una bella coppia.» disse Alice guardando me e Lena.

«Grazie mamma, ma è meglio se io e Raccon usciamo. Siamo in ritardo.» Lena mi afferrò la mano e mi trascinò fuori di casa senza neanche avere il tempo di salutare i suoi genitori. «Scusami, ma se non ti avessi portato fuori si sarebbero messi a organizzare direttamente il matrimonio. Possono risultare abbastanza pesanti, ma tranquillo, si stabilizzeranno.»

«Non preoccuparti, non mi ha dato fastidio. Lo fanno solo perché ti vogliono molto bene.» La guardai negli occhi e sorrisi.

«Sei un tesoro.» Lena si avvicinò e mi diede un bacio.

Presi la mano di Lena e la condussi vicino l'auto, da vero gentleman le aprì la portiera e, una volta seduta, la richiusi. Girai intorno alla macchina, toccai la maniglia della portiera, che si aprì in automatico, ed entrai.

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