Nelle settimane che vennero, John decise di impegnarsi a fondo per rendere il suo allenamento più difficile ed efficace, grazie a i suoi anni di pugilato, poteva contare su una schiera di allenamenti di vario tipo. Ma, ovviamente, non potevo migliorare solo la forza fisica o la resistenza, dovevo anche imparare a controllare le molteplici abilità che possedevo. Per avere maggiore organizzazione, decisi di dedicare tre giorni all'allenamento di John e quattro giorni a quello di Lena: controllare le mie abilità aveva la priorità su qualsiasi altra cosa nella mia vita, non volevo rischiare di azzannare un passante.
Mi allenai senza sosta, ogni giorno, seguendo la tabella di marcia che io stesso avevo creato, il mio corpo migliorava a vista d'occhio: grazie a John, in poco tempo, avevo sviluppato buona parte della mia massa muscolare e iniziavo ad avere una forma fisica molto più atletica rispetto a prima. Gran parte dei miglioramenti, però, avvenivano senza che io facessi nulla di particolare, ad esempio: vista, udito e olfatto si svilupparono notevolmente in pochissimo tempo. Grazie a gli allenamenti fatti con Lena imparai a controllare quasi tutte le mie abilità, ma, con l'avvicinarsi della luna piena, ogni tanto rischiavo di perdere il controllo: ogni volta che succedeva, sentivo la rabbia offuscarmi la mente e tutto il resto del corpo. La maggior parte delle volte riuscivo a respingere l'istinto di uccidere qualsiasi cosa mi si parasse davanti, ma, quando non ci riuscivo, ci pensava Lena. Le bastava esercitare il suo potere da alpha per farmi riprendere i sensi, si avvicinava a me e mi afferrava per le spalle con una forza pari a quella di cinquanta uomini: teneva la presa ben salda perché tentavo di divincolarmi, ma quando faceva scintillare gli occhi, rosso scarlatto, e mi ruggiva in viso, sentivo una pressione lungo tutto il mio corpo, era come se fossi costretto ad obbedirle. Quando tornavo lucido mi serviva sempre un po' di tempo per riprendermi. Ma tutto questo avevo un lato positivo, durante l'allenamento c'eravamo solo io e Lena, e quindi potevo passare un sacco di tempo da solo con lei, e questo non fece altro che rafforzare il nostro legame.
La sveglia suonava in modo ininterrotto e indisturbato, sapevo che una volta finito questo giorno sarebbero iniziate le vacanze d'inverno, ma non avevo nessuna voglia d'alzarmi. Mentre tiravo le coperte fin sopra la mia faccia, e tentavo di rannicchiarmi in posizione fetale, piegando le gambe più di quanto il mio corpo permettesse, una mano batté contro la porta.
«Fratellone, sei sveglio?» Domandò Alis fuori dalla porta.
«Hai quasi buttato giù la porta, credo proprio di essere sveglio.» Con tutta la pigrizia che possedevo, rotolai verso il lato destro del letto e caddi trascinandomi tutte le lenzuola. Mi alzai con la coperta a mo' di mantello e andai ad aprire la porta.
«Buongiorno fratellone.» Alis spiccò un salto e mi si aggrappò al collo. Non ero ancora molto sveglio, anzi non avevo nemmeno tentato di svegliarmi, così scivolai, mandando le gambe all'aria e la testa sul pavimento della mia stanza.
«La mamma ha già preparato la colazione. Andiamo.» Alis mi diede un bacio sulla guancia e poi si alzò da sopra il mio stomaco. Mi alzai e corsi in bagno per darmi una lavata, dopo aver lavato bene i denti e sistemato i capelli scesi a fare colazione. Avevo sempre tanta fame la mattina, ma oggi sentivo di averne molta di più e mangiai tutto quello che mi capitò a tiro.
«Tesoro, ultimamente sembri un pozzo senza fondo. Sicuro di star bene?» Domandò la mamma con sguardo preoccupato.
«Sto una favola. Non preoccuparti» dissi mentre addentavo la quarta torre di pancake abbondantemente ricoperta di sciroppo d'acero. Dopo aver bevuto il quinto bicchiere di spremuta, la mamma si avvicinò al mio orecchio e sussurrò una frase che mi colse completamente alla sprovvista.
«L'amore può mettere molto appetito, tesoro.» Forse era una frase detta per caso, magari per scherzo, ma mi mise in imbarazzo. Ovviamente negai di avere una ragazza, ma questo non bastò a convincere la mamma che, per farmi capire che non avevo nulla di preoccuparmi, sorrise e mi diede un bacio sulla guancia.
STAI LEGGENDO
Cronache Di Un Lupo - L'inizio
خيال (فانتازيا)Raccon vive la sua vita come qualsiasi adolescente del suo paese. Quest'anno, per lui e i suoi amici, sarà l'ultimo e dovranno affrontare il passaggio dal liceo all'università. Una sera, mentre Raccon torna a casa, dopo aver passato una normalissima...