Capitolo 97

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Se si fosse trattato solo di una corsa, forse avrei avuto alte possibilità di vittoria, ma Alexis aveva parlato di scalare una montagna e quindi non potevo rilassarmi. Iniziavo a chiedermi cosa intendesse veramente con il termine "scalare". La mia risposta arrivò dopo una curva a destra: il sentiero terminava davanti a un muro di roccia, io, Lena e J ci fermammo immediatamente per analizzare la situazione. Kiran e la ragazza fecero la stessa cosa. La parete doveva essere alta circa trenta metri e su di essa erano state agganciate delle corde di colore giallo. Lena non ci pensò due volte e cominciò ad arrampicarsi, io e J facemmo lo stesso. Saltai verso il muro e afferrai una sporgenza offerta dalla montagna. Non avevo mai scalato una parete così alta, ma stavolta dovevo farlo o avrei perso l'occasione di diventare comandante: le corde sembravano appese solo nei punti più pericolosi o dove mancavano gli appigli. Kiran sembrava molto più abile di me e procedeva senza problemi. Lena era in testa, gli artigli si incastravano perfettamente nel terreno dandole una maggiore aderenza, io e John incontrammo qualche difficoltà. Poi ebbi un'idea, pericolosa, ma pur sempre un'idea. In un videogioco, giocato l'anno scorso, c'era un personaggio molto abile a scalare pareti, montagne e roba varia. Una delle missioni richiedeva di scalare una parete che aveva delle corde agganciate, la pendenza era diversa ma l'obbiettivo era lo stesso: arrivare in cima. Per velocizzare la salita, nel gioco, era possibile saltare da una corda all'altra.

A quel tempo non ero un licantropo e non avrei mai nemmeno immaginato di fare una cosa del genere, ma ora, forse, potevo permettermelo. Decisi di provare, la cosa peggiore sarebbe stata una caduta da dieci metri, non c'era il pericolo di farmi superare da gli altri studenti, avevamo dato un bel distacco. Mi concentrai e decisi di rischiare. Afferrai saldamente una corda, puntai l'appiglio più lontano e ci saltai contro. Spiccai un salto di circa cinque metri, tesi le mani in avanti e afferrai l'appiglio. Guardai sotto di me e notai Kiran e J che mi guardavano a bocca aperta.

«Hai rischiato grosso, Raccon» urlò Kiran sorridendo.

Io mi limitai a sorridere e poi proseguii.

Jhon sorrise «Ma certo, stai imitando Lemmy in Code 5. Tu sei pazzo Bro!»

Dal basso vidi il mio amico saltare e raggiungermi, ora eravamo dietro Lena. Mancavano un paio di metri al termine, stringemmo denti e continuammo a salire.

Mancavano pochi metri alla fine della parete, Lena era già arrivata in cima. Afferrai l'ultima corda, piantai saldamente i piedi sul terreno e mi diedi uno slancio con tutta la forza. Schizzai come un razzo e atterrai di fronte a Lena, che, con il suo volto da lupo, tentò di sorridere. Poi riprese a correre lasciando dietro di sé un cumolo di polvere. Dal basso sentii gridare.

«Arrivo Bro!»

Mi affacciai e vidi J che si era catapultato verso di me, seguito da Kiran e la ragazza dai capelli neri.

«Tutto bene?» chiesi togliendomi la polvere da dosso.

Jhon si stiracchiò le gambe e sorrise «Tutto bene. Continuiamo.»

Intanto, Roy e Janus avevano quasi raggiunto la metà del percorso. Superata quella macchia di alberi, si sarebbero ritrovati nel punto in cui terminava la prima scalata.

«Quanti studenti porteranno a termine la prova?» domandò Janus sistemandosi i capelli.

«Spero il meno possibile, altrimenti saremmo costretti a modificare l'ultima prova. Non possiamo affrontare settanta studenti uno dopo l'altro. Richiederebbe troppo tempo» disse Roy mentre percorreva il sentiero secondario.

«Potresti sempre stenderli con un colpo» rispose Janus.

«Non sarebbe divertente» disse Roy ridendo.

Io e J riprendemmo a correre. Il sentiero si faceva sempre più ripido e stretto, mentre correvo sentivo il cuore battere all'impazzata. Avrei potuto superare chiunque mi si fosse parato davanti, ero sicuro di essere il più veloce, ma non volevo mostrare a tutti la mia abilità. Alzai lo sguardo e vidi Lena salire in alto sulla cima della montagna, avrei dovuto scalare di nuovo una parete e, a giudicare dall'altezza, non sarebbe stato facile. Non so bene quanta strada percorsi, ma, ad 'un tratto, il terreno cominciò restringersi: era come attraversare uno di quei vicoli bui, stretti e angusti. Rallentai per evitare di finire nel burrone davanti a me, mi attaccai alla parete e lentamente percorsi il sentiero roccioso: dietro di me sentivo le voci di J e Kiran, non avevo idea di dove fossero tutti gli altri studenti, ma non mi importava.

Superato quel punto stretto, venni schiaffeggiato dall'umidità pungente di quella sottospecie di grotta che avevo davanti. Davanti a me, in lontananza, riuscivo a vedere la parete alzarsi contro la cima della montagna, mentre correvo verso di essa scivolai e sbattei la testa per terra. La roccia si macchiò di rosso e per poco non persi i sensi. Avevo la fronte imperlata di sudore, i capelli scompigliati e pieni di polvere. Avevo indossato un paio di pantaloncini e una maglia grigia molto aderente: i vestiti erano totalmente incollati al corpo per via del sudore e del clima poco accogliente, così decisi di togliere la maglia per legarla alla vita. Mi rimisi in piedi e ripresi a correre. Ero quasi arrivato alla parete quando qualcuno, alle mi spalle, gridò il mio nome. Kiran, J e la ragazza erano alle mie spalle.

«Forza Emily, manca poco» disse Kiran rivolgendosi al ciuffo di capelli corvini svolazzanti

«Arrivo Bro!» urlò John mentre arrancava per la fatica.

Lanciai un sorriso al mio amico e poi iniziai a correre verso la parete: attraversai l'enorme arco di pietra e mi lanciai con il muro attaccandomici come un ragno. La scalata sembrava proseguire per più di settecento metri. Non sapevo se sarei stato capace di percorrere tutta quella distanza, ma dovevo provarci. Guardai in alto e vidi una figura nera arrivare quasi alla fine del percorso: era Lena. Urlai per attirare la mia attenzione e lei ruggì di rimando. Quel suono mi diede coraggio e iniziai la scalata, J, Kiran e la ragazza di nome Emily, erano quasi ai piedi della parete.

Cronache Di Un Lupo - L'inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora