Wanda Maximoff/Reader(parte 1)

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Perché voi lo sapete che esistono gli Avengers in versione cattiva e so che i villain piacciono anche voi. 

Dark Wanda

C'era stato un tempo in cui avevano governato gli eroi, portando pace e giustizia e sconfiggendo i cattivi che provavano a conquistare il mondo o fare del male agli innocenti. Poi, era arrivato il giorno in cui gli eroi avevano smesso di essere tali e gli esseri umani avevano rimpianto l'aver concesso ad essere con poteri, ad assassini, ad alieni, dèi e semidei di aver preso il sopravvento quando potevano essere fermati tutti prima che diventassero una minaccia. 
Alcuni ci avevano fatto l'abitudine, conformandosi alle idee e le leggi che erano state imposte, altri avevano provato in vano a lottare. Le esecuzioni pubbliche erano ritornate alla moda, poiché i vendicatori volevano assicurarsi che tutti i ribelli fossero un esempio per chiunque volesse andare contro di loro. 

<<Non finisce qui! Non ci fermerete mai>>, urlò uno dei miei insegnanti. Io ed i miei amici ci eravamo spinti con la schiena contro il muro, osservando l'uomo che veniva trascinato via dal campus da alcuni membri della polizia. Indossavano la divisa con il simbolo dei vendicatori, perciò non ci mettemmo molto a comprendere che avessero trovato l'ennesimo membro della resistenza. Chiusi gli occhi, provando in ogni modo ad ignorare le sue grida. 

<<Immagino che non ci sarà alcuna lezione di storia, oggi>>, mormorò qualcuno.

<<Immagino di no>>, sussurrai, deglutendo. 

Come ogni volta in cui avveniva un "prelevamento" (così avevamo cominciato a chiamarli), ritornammo verso i dormitori in piccoli gruppetti. Fino a quel momento, nessuna persona considerata innocente era mai stata attaccata da uno dei vendicatori oppure le loro squadre, tuttavia lo shock continuava ad essere forte ed evitavamo in tutti i modi restare da soli per evitare ogni sorta di episodio spiacevole. 

Io ero in stanza da sola da un paio di mesetti, poiché la mia ultima compagna di stanza aveva chiesto il trasferimento in un altro college. Nei momenti che seguivano un prelevamento, stare chiusi da soli in una stanza non era il massimo, tuttavia avevo dovuto ben presto imparare  a fare i conti con la solitudine ed era poi diventata una situazione alla quale avevo cominciato ad abituarmi. 

Perciò, quando rientrai in camera, non mi aspettavo di trovare una figura seduta sulla sedia, con i piedi poggiati sulla scrivania e le braccia incrociate. La piccola televisione fissata alla parete era stata accesa con volume basso, il telegiornale mostrava un servizio sulla piazza dove c'erano le vittime giornaliere che erano state giustiziate. 

<<Che diavolo ci fai qui?>>, borbottai, affrettandomi a chiudere la porta. Wanda si voltò verso di me, con un sopracciglio inarcato, come se non comprendesse la mia agitazione. 

<<Dimmi che non hai niente a che fare con quell'uomo>>, disse, mettendosi in piedi. <<Dimmi che non ha mai provato ad aizzarti contro di noi...di me>>, continuò, facendo un passo in avanti con ogni parola che pronunciava. In quella maniera, quando disse "me", aveva poggiato la mano contro il muro, accanto al mio volto, e si era sporta in avanti per potermi guardare negli occhi. Lasciai che entrasse nella mia mente, cosa che avrebbe potuto fare a prescindere, però che stranamente aspettava sempre le dessi il permesso prima di agire. 

Lasciai che rivivesse ogni mia lezione con quell'uomo, in cui lui si limitava soltanto ad insegnarci la storia che aveva preceduto il loro Regno del Terrore: era stato sconvolgente scoprire che faceva parte della resistenza proprio per l'imparzialità che aveva mostrato fino a quel momento. Wanda sorrise quando non trovò nulla di sospetto, tuttavia non si allontanò da me.

<<Sai che non voglio che tu venga qui>>, sussurrai, poggiando le mani sulle sue spalle. Non sapevo come avrebbero reagito le persone se avessero scoperto che io e lei...che noi due...insomma, che conoscevo personalmente un membro degli Avengers. Temevo che il nostro rapporto avrebbe potuto avere delle ripercussioni su di lei e non mi serviva leggere le menti per comprendere che anche Wanda preferiva tenermi lontana dalla sua vita, poiché temeva che qualcuno potesse provare a farmi del male per giungere a lei. 

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