Deena/Sam(Fear Street)

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Richiesta
Prompt: alcune persone sono destinate a stare insieme, anche se passano 328 anni prima che il loro amore possa compiersi.
Spoiler per la trilogia Fear Street, dunque se volete vedere i film, vi consiglio di saltare questa one shot.

1666: Nel bel mezzo della notte, avevo la sensazione di sentire la sua risata. Aprivo puntualmente gli occhi, sperando di vederla da qualche parte nella mia camera, soltanto per rendermi conto che era frutto della mia immaginazione. Le lacrime mi bagnavano il volto e il cuscino allora, facendomi tremare dalla testa ai piedi nel momento in cui mi rendevo conto che non sarebbe più tornata. Sarah non c'era più, morta per essersi presa la responsabilità di azioni che non aveva commesso. A volte, mi dicevo che se non fosse stata così intelligente (perché sospettavo che avesse compreso chi avesse maledetto la nostra terra), forse sarebbe potuta essere ancora al mio fianco. L'unica cosa che mi consolava erano le ultime parole che aveva pronunciato prima di quel fatidico giorno, quasi come se la sua anima l'avesse avvertita di quello che sarebbe accaduto e aveva voluto dirmi addio.

<<Ci troveremo in ogni vita. Le nostre anime sono legate da un qualcosa che nemmeno il tempo potrà mai separare e perciò, mia cara, quando i nostri corpi moriranno in una vita, si affretteranno a rinascere in un'altra. Così, potremo incontrarci ed amarci ancora ed ancora. Magari, in una di queste vite, l'amore che abbiamo l'una per l'altra non sarà più il peccato che è oggi>>, mormorò, prima di lasciarmi un bacio sulla punta del naso. Uscì dalla finestra della mia camera quella notte e da allora non fece più ritorno.

La parte più irrazionale del mio cervello si era legata a quelle parole come se fossero un'ancora di salvezza, perciò passerò il resto della mia vita a sperare di poterla incontrare di nuovo. Spero soltanto che accada presto: senza di lei mi sento estremamente sola.

1994: Quante persone potevano vantarsi di essere sopravvissute ad una possessione demoniaca? Be', io era tra quelle. Shadyside era stata maledetta: la famiglia Goode aveva evocato uno spirito maligno, il quale assicurava alla famiglia potere e ricchezza ma in cambio si impossessava delle persone e le portava a compiere omicidi di massa. Il malcapitato più recente fu il povero Ryan Torress, preceduto da Tommy Slater e ancora Ruby Lane. Tutte persone innocenti, di cui non avresti mai sospettato né tanto meno avresti notato in una stanza affollata. Forse era proprio questo che cercava quello spirito: coloro che si sentivano estranei alla vita che li circondava. Tutto era iniziato nuovamente a causa mia, poiché avevo sanguinato sulla tomba di una certa Sarah Fisher, la prima vittima di una maledizione, terminando per attivarla nuovamente. Non ricordavo molto di quel periodo, sapevo soltanto che dovevo ringraziare Deena per essere ancora in vita. Era stata lei ad assicurarsi che non facessi del male a me stessa o agli altri, era stata lei a farsi raccontare da Sarah tutto quello che c'era da sapere riguardo la maledizione e la sua storia. Ero sopravvissuta solo grazie a lei. 

<<Cosa scrivi con tutto questo impegno?>>, domandò Deena. Chiusi il diario, voltandomi di scatto verso di lei. Era poggiata contro lo stipite della porta e mi guardava con attenzione. A volte, mi sembrava di vedere il terrore nei suoi occhi quando mi guardava, probabilmente ricordando quello che le avevo fatto quando non ero me stessa. Avremmo dovuto lavorare tanto sulla questione della fiducia, ma ero estremamente contenta che avesse deciso di rimanere al mio fianco anche dopo...tutto quello che era accaduto.

<<Niente di che>>, mormorai, alzandomi per avvicinarmi attentamente a lei. A metà strada, Deena accorciò la distanza che ci separava e mi strinse in un forte abbraccio.

<<Andrà tutto bene, okay? Ce la caveremo>>, sussurrò, lasciandomi un bacio tra i capelli. Avevamo la stessa altezza, eppure in momenti come quello avevo la sensazione che torreggiasse su di me. Incontrai i suoi occhi e le sorrisi debolmente, annuendo con poca convinzione.

<<Te lo assicuro, Sam. Supereremo anche questa>>, mi rassicurò, accarezzandomi una guancia. La baciai sulle labbra, poggiando poi la fronte contro la sua e iniziando a chiedermi silenziosamente come avessi potuto farle del male. Certo, non ero in me, ma...dannazione, avevo giurato che l'avrei protetta per sempre e invece terminavo per diventare la causa di un trauma che avrebbe portato con sé per parecchi anni della sua vita.

<<Smettila di incolparti, Sam>>.

<<Non posso. Non quando so che ti svegli nel bel mezzo della notte e mi guardi con terrore perché sono la causa dei tuoi incubi e ti dormo accanto>>, borbottai, passandomi le mani tra i capelli e poi mi allontanai da lei.

<<Quando ho quegli incubi, guardo il tuo lato del letto con terrore non perché abbia paura di te>>, disse, afferrandomi per il polso e costringendomi a guardarla negli occhi. <<Ma perché ho paura di aprire gli occhi e di rendermi conto che non ti ho salvata; che non sarai al mio fianco>>, spiegò con dolcezza. Sapevo che mi stava raccontando una piccola bugia, però decisi di crederci perché avevo bisogno di sentirmelo dire.

<<Ti amo, Deena. Davvero tanto. E ti prometto che non ti farò mai più del male>>, mormorai, baciandola di nuovo.

<<Lo so, Sam. Ti amo anche io>>, disse, poggiando la fronte contro la mia e dandomi un altro bacio.

<<Sai, da quando ho visto Hannah, non ho potuto evitare di chiedermi se tu non fossi una sua reincarnazione>>, mormorò, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Ah, certo, come avevo potuto dimenticare quel passaggio? Non avevo ancora ben compreso come, ma la maledizione aveva concesso a Deena di vedere gli ultimi giorni di vita di Sarah e allora aveva scoperto che la donna aveva un'amante: Hannah. La ragazza mi aveva spiegato che la somiglianza tra noi due era impressionate, tant'è che in un primo momento aveva creduto di aver visto me piuttosto che un'altra persona. Solo in secondo momento si era resa conto di aver davvero guardato nel passato e che dunque io e quella sconosciuta ci somigliavamo solo spaventosamente tanto.

<<Be', se io sono Hannah, senz'ombra di dubbio tu sei la mia Sarah>>, le dissi sorridendo. <<Sarebbe una cosa estremamente romantica: dopo così tanti anni, si sono finalmente riunite tramite noi due. E' quasi poetico>>, aggiunsi subito dopo, stringendola con più forza contro il mio petto.

<<Questo spiegherebbe anche perché ho capito di amarti dal primo momento in cui ti ho vista: la mia anima aveva riconosciuto l'amore della sua vita dopo averla attesa per tutti quegli anni>>, disse, passando il suo naso contro il mio.

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