Richiesta
Rude
Bussai alla porta, abbassando poi lo sguardo sulle mie dita in maniera agitata. Il cuore prese a battermi con violenza contro la gabbia toracica quando sentii il rumore di passi avvicinarsi, perciò presi un respiro profondo e mi preparai ad affrontare quegli occhi colmi di rabbia che avevo imparato a conoscere.
<<Ancora tu?>>, borbottò, stringendo con forza la mano contro la porta di ingresso, quasi come se stesse facendo uno sforzo disumano per non stringere la mia gola in quella maniera.
<<Sì, sono ancora io...>>, mormorai. Quella mattina, come era già accaduto sabato scorso e quello precedente, avevo indossato i miei abiti migliori, mi ero messa in tiro e speravo con tutta me stessa che quella volta la risposta cambiasse.
<<Sono qui a parlarle con il cuore in mano>>, iniziai, notando come roteava gli occhi e poggiava la spalla contro lo stipite della porta. Scosse la testa, incrociando le braccia al petto.
<<Posso avere sua figlia per il resto della mia vita?>>, domandai mordendomi il labbro inferiore per evitare di mimare la sua risposta che conoscevo fin troppo bene.
<<Non ti darò la mia benedizione fino al giorno della mia morte, perciò la risposta è no>>, disse, facendo enfasi proprio sull'ultima parola. Mi morsi il labbro con ancora più forza per non dirgli che era un grandissimo figlio di...un uomo molto maleducato e che avrebbe dovuto desiderare la felicità di suo figlia piuttosto che metterci i bastoni tra le ruote. Anche se Dani mi aveva detto che voleva impegnarsi ed era disposta a sposarmi nonostante le parole di suo padre, sapevo che gli voleva bene e sarei stata felice di poterla vedere sorridere perché suo padre accettava il nostro matrimonio. Sapevo che le sarebbe piaciuto farsi accompagnare da lui all'altare, magari aprire le danze con lui o qualsiasi cosa facessero padre e figlia nel giorno più importante della vita di una donna.
***
<<Ti ha detto di no anche questa volta?>>, domandò Nat, passando un braccio intorno alle spalle di Alice per poterle fregare una patatina dal piatto. La donna finse di non rendersene conto, mostrandomi un piccolo sorriso come a dirmi "vedi con cosa ho a che fare tutti i giorni?". Lo sapevo eccome.
<<Mhmh>>, mormorai, bevendo un sorso del mio milkshake.
<<Perché continui a cercare la sua benedizione? Dani ti ha già detto che vuole sposarti>>, disse Alice, piegando la testa di lato.
<<Perché so che Dani ci tiene. Vorrei che lui fosse presente quel giorno>>, sospirai, incrociando le braccia al petto.
<<Senti, uomini come lui non accettano...>>, <<E' un omofobo del cazzo>>, disse Nat, interrompendo la sua ragazza.
<<Sì, stavo cercando di essere gentile>>, borbottò Alice, spingendola con la spalla.
<<Lo so benissimo. Vorrei che lo accettasse>>, ammisi, stringendo le sopracciglia.
<<Be', hai ancora un altro paio di mesi per provare a convincerlo. Non possiamo fare altro che augurarti buona fortuna>>. Piuttosto che la buona fortuna, mi sarebbe servito un miracolo vero e proprio.
***
Il miracolo sembrò presentarsi sotto forma di un incontro casuale al supermercato. Eli saltellava su e giù, stringendomi la manica della maglia per attirare la mia attenzione. Sapevo che voleva gli comprassi un pacco di biscotti che si trovava accanto allo scaffale che stavo controllando io, perciò provavo a fare del mio meglio per ritardare il rifiuto. Sapevo che Nat gli permetteva di mangiare tutte le schifezze che volevano ed ero sicura avessero già mangiato abbastanza cioccolata durante il periodo di tempo che avevano trascorso con lei.
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Multifemslash/Multifemale
FanfictionVi spiego brevemente cosa accadrà in questa raccolta. Vi piace una coppia e vorreste una one shot su di loro? Me lo dite e io cercherò di darvela. Vi piace un personaggio e vi piacerebbe leggere qualcosa di quel personaggio(magari con accanto propri...