Multifemslash/Multifemale

Flaritza

Friends

Prompt trovato in giro su internet: A e B sono ottimi amici, per questo spesso vengono scambiati per una coppia. Quelle quattro volte in cui le persone intorno ad A e B credevano stessero insieme e quella volta in cui, effettivamente, erano una coppia.

(I)sei una fidanzata così dolce. Il mio ragazzo non viene mai alle mie partite. 

Tutti quelli che conoscevano Maritza, sapevano benissimo che non le piacevano i luoghi troppo affollati. Certo, avrebbe passato ore ed ore in un centro commerciale, ma tranne quello, più lontano riusciva a stare dalle persone, meglio era. Eppure non si perdeva mai l'opportunità di andare a guardare le partite di Flaca, la sua migliore amica. Era un'ottima giocatrice di pallavolo e dalla quantità di persone presenti, era logico che la squadra piacesse a moltissime persone. Adesso, chiunque conosceva Maritza, sapeva che non fosse troppo alta e quell'energumeno dinnanzi a lei le impediva di vedere cosa stava succedendo sul campo. L'uomo era seduto, ma anche così era molto più alto di lei. Maritza gli toccò la spalla.

<<Non è che potrebbe abbassarsi un po'? Fatico a vedere cosa succede>>, gli chiese con dolcezza. L'uomo la guardò, grugnì e si voltò, ignorandola completamente. Maritza boccheggiò, sconvolta dalla maleducazione di quell'uomo. Gli fulminò la nuca con lo sguardo, sperando che si sciogliesse e finalmente le permettesse di guardare la sua amica. Sbuffò, incrociando le braccia al petto. La partita continuò in quella maniera e quando terminò, Maritza non aveva visto assolutamente nulla. Si recò alla fine degli spalti, sapendo che Flaca sarebbe corsa da lei. Appena si videro, la ragazza più alta si avvicinò, stringendola in un forte abbraccio.

<<Sei sudata. Togliti subito di dosso>>, la prese in giro, stringendola comunque.

<<Lo so che mi ami anche così>>, sussurrò Flaca, facendole un occhiolino. Maritza le passò una bottiglia d'acqua, sapendo benissimo che aveva già finito la sua ed aveva comunque sete. Flaca si rifiutava di portarne due, anche se consapevole che con una non sarebbe arrivata alla fine della partita. Fortunatamente, c'era la sua migliore amica.

<<Sei un angelo>>, disse la ragazza. Maritza annuì, inarcando un sopracciglio.

<<Vado a fare una doccia e andiamo a mangiare. Ho una fame tremenda>>, disse Flaca, bevendo in un solo sorso almeno metà della bottiglia.

<<Piano>>, la riprese Maritza. Aveva sempre avuto questo istinto quasi materno nei suoi confronti, anche se non sapeva spiegarsi il motivo. Non è che se ne andasse in giro a riprendere tutti i suoi amici, ma con Flaca era quasi più forte di lei.

<<Ti adoro, angelo mio>>, disse Flaca, facendole un occhiolino. Corse verso gli spogliatoi, voltandosi un'ultima volta per lanciarle un bacio con la mano. Maritza roteò gli occhi, prima di sedersi e prendere il telefono, in modo tale da ammazzare il tempo mentre l'aspettava. Diede un'occhiata ai suoi social, prima di iniziare una conversazione con James che le diceva di avere il fine settimana libero. 

<<Ehi...sei Maritza, giusto?>>, chiese una voce femminile. Lei alzò lo sguardo, trovandosi a guardare una ragazza con la divisa della squadra. Annuì, sorridendole cordialmente.

<<Sono Samantha, ma tutti mi chiamano Sam. Ho fatto l'ultimo punto>>, si vantò in maniera scherzosa. 

<<Mi piacerebbe dire di averlo visto, ma c'era un energumeno davanti a me e non ho seguito molto>>, ammise, alzando le spalle. L'altra strinse le sopracciglia, piegando la testa di lato.

<<Flaca non ti dà i biglietti per le tribune? Di solito i nostri amici e i familiari si siedono lì>>, disse Sam. Maritza si colpì la fronte con la mano mentalmente, perché ecco a cosa servivano quei biglietti che Flaca le dava più o meno da tutta la vita. Oh e quella stronza non le aveva mai nemmeno detto a cosa servivano. L'ingresso era completamente gratuito, così come non c'erano posti assegnati e ognuno poteva mettersi dove voleva. Eppure quei biglietti valevano come ingresso da qualche parte e c'era un numero assegnato. Idiota, era proprio un'idiota.