Multifemslash/Multifemale

Alice Cullen/Reader(Twilight)

A Christmas car...Alice
Ps: ho deciso che Carol diventerà la ragazza che passa tra  Jasper ed Emmett ogni volta che scriverò o di Alice o di Rosalie. Sorrynotsorry

Alzai lo sguardo quando la campanellina sulla porta del negozio tintinnò, lasciandomi comprendere che era appena entrato qualcuno. Sorrisi quando posai lo sguardo sul piccolo elfo che aveva appena fatto il suo ingresso, siccome non era la prima volta che la vedevo entrate con quell'aria sognante e un amorevole sorriso sul volto. Passava qui di tanto in tanto, spesso comprava qualcosa (soprattutto se c'era il mio capo o altri colleghi), ma quando eravamo da sole (come in quel momento), si fermava soltanto a chiacchierare per un po'.

Quella volta, tuttavia, era lei a non essere sola. Altre tre ragazze erano con lei, due biondine, di cui la più bassa sembrava definitivamente più simpatica della più alta. E una ragazza pallida tanto quanto le altre, però con i capelli castani.

<<Ripetimi per quale motivo siamo qui>>, borbottò la bionda dallo sguardo severo.

<<Perché Bella e Carol vogliono comprare qualcosa di carino per Edward e Jasper e siccome Emmett è un bambinone, faresti meglio a prendere qualcosa anche a lui>>, canticchiò il piccolo elfo.

<<Sentitevi libere di guardarvi intorno e se avete bisogno di aiuto, non esitate a farmelo sapere>>, dissi, ottenendo in risposta, tranne che dalla bionda, un cenno del capo.

<<Come va, oggi?>>, chiese Alice, poggiando i gomiti sul bancone.

<<Be', siamo quasi a Natale. Le persone trovano i gioielli degli ottimi regali, perciò abbiamo avuto parecchio da fare. Al momento, i miei colleghi hanno preso una pausa e mi tocca occuparmi dell'inventario>>, spiegai, roteando gli occhi.

<<Be', se pensi che sia noioso, pensa a me che ho dovuto accompagnarle a prendere i regali per i loro partner. E credimi, quando in casa sei l'unica single, momenti come questi ti portano a sentirti sola>>, commentò con estrema leggerezza.

<<Oh, Rosalie guarda questo bracciale ha un orso come ciondolo. È adatto per Emmett! Somiglia all'orso che lo attaccò...>>, disse la bionda dall'espressione simpatica, fermandosi a metà frase quando si rese conto di aver parlato a voce alta. Mi mostrò un sorriso innocente, tornando poi a guardare i bracciali.

<<Sì, durante un'escursione uno dei miei fratelli fu attaccato da un orso però qualcosa dovette spaventarlo e scappò via prima di fargli seriamente del male>>, si affrettò a spiegare Alice.

<<Cosa potrebbe mai aver spaventato un orso?>>, domandai tra me e me. Le tre ragazze si voltarono a guardare Rosalie, così doveva chiamarsi, nello stesso momento. Lei roteò gli occhi, portando poi la sua attenzione su una particolare collana.

<<Tuttavia...>>, disse Alice, attirando la mia attenzione. <<Se siamo qui, non è un caso. Insomma, loro volevano un regalo per i propri mariti ed io...be',diciamo che necessitavo di supporto morale nel caso in cui quello che sto per fare finirà male>>, aggiunse, mordendosi poi il labbro inferiore.

<<Ti piacerebbe uscire con me, un giorno? >>, domandò il piccolo elfo.

***

<<Non posso credere che avesti persino la faccia tosta di fingerti preoccupata per un mio rifiuto, quando avevi letteralmente visto che avrei detto di sì>>, esclamai, voltandomi per guardare Alice con rimprovero. La vampira alzò le spalle con finta aria innocente, passandomi poi un braccio intorno alle spalle.

<<Non che avessi potuto dirtelo>>, disse lei.

Renéesme scoppiò a ridere, facendo automaticamente sorridere anche Jacob. Non stavano proprio insieme insieme, sembravano più fratelli che altro. Edward e Bella sembravano apprezzare moltissimo questa cosa, così come il giovane Seth, che doveva essersi preso proprio una bella cotta per l'adolescente di ormai diciotto anni.

<<Perché stai facendo litigare le tue zie?>>, chiese Carlisle entrando in soggiorno ed osservando sua nipote con un sorriso divertivo.

<<Zia Alice si sentiva nostalgica: abbiamo toccato una penna nello stesso momento e mi ha mostrato un'immagine del loro primo incontro>>, rivelò nostra nipote. Strinsi le sopracciglia, poiché quando ero arrivata io, loro due stavano già parlando, perciò non sapevo per quale motivo avessero tirato in ballo il nostro primo incontro.

Adesso, ero consapevole che né io né Alice avevamo l'abilità di leggere una la mente dell'altra, tuttavia seppi che comprese la mia domanda silenziosa: "perché eri nostalgica?". Così come lei seppe che avevo compreso la sua risposta: "ne parliamo dopo". Annuii, intrecciando le dita delle nostre mani, siccome la sua sinistra penzolava dalla mia spalla.

***

<<Perché eri triste?>>, le domandai quando riuscimmo a restare da sole. Alice strinse le sopracciglia, spostando un libro dalla scrivania alla libreria che era colma di libri che entrambe avevamo letto e che avevamo consigliato di leggere all'altra.

<<Ricordi perché portai le ragazze nel tuo negozio? Ovviamente, tranne che per provarci con te>>, disse, commentando l'ultima parte con tono divertito.

<<Dovevano fare un regalo ai ragazzi e ricordo benissimo che due giorni più tardi, venisti con loro perché Edward aveva sentito i pensieri di Carol e temevano la reazione delle altre se avessero scoperto che non avevano fatto loro dei regali>>, dissi, sorridendo al ricordo di quel giorno poiché finito il mio turno ebbi il mio primo appuntamento con Alice.

<<Sì, be', io...ti dissi anche che mi sentivo sola ogni volta che accadevano cose del genere. Ieri, ho accompagnato Jasper a prendere un anello per Carol e mi sono sentita di nuovo così sola>>, mormorò a voce bassa. Mi sedetti sul letto, stringendo la sua mano nella mia.

<<Ti faccio sentire sola?>>.

<<No! No, ovvio che no...Cazzo, persino Edward saprebbe arrivare dritto al punto>>, borbottò, roteando gli occhi come se fosse annoiata con se stessa.

<<Hey, calma. Sono io. Puoi dirmi tutto lo sai, piccolo elfo>>, la presi in giro, toccando il suo naso con la punta del dito. Alice sorrise, sedendosi al mio fianco e poggiò la mano libera sulla mia guancia. Prima che mi trasformassero, le sue mani gelide mi facevano rabbrividire ogni singola volta. Dopo la trasformazione, tuttavia, il suo tocco era diventato perfetto e avevo scoperto che c'era una forma di "calore" nel suo corpo e trovato la cosa estremamente confortante.

<<Carlisle ed Esme, Edward e Bella, Jasper e Carol, Emmett e Rosalie...piccolo angelo mio, che hanno loro che noi non abbiamo?>>.

<<Pessimo senso dell'umorismo>>, dissi, perché avevo capito cosa la preoccupava e volevo che si calmasse visto che non aveva nulla da temere.

<<E un matrimonio, l'unica differenza risiede nel fatto che per il matrimonio noi possiamo metterci in pari. Mentre il senso dell'umorismo è qualcosa che non prenderemo mai da loro>>, sussurrai, poggiando la mia fronte contro la sua.

<<Stai davvero dicendo che vuoi sposarmi?>>, sussurrò contro le mie labbra.

<<Sì, Alice. Più di qualsiasi altra cosa, voglio sposarti. Voglio che ogni anno, quando lo desideriamo, possiamo sposarci di nuovo in ogni parte del mondo che più vogliamo visitare>>, mormorai, tuttavia non riuscii a terminare la frase poiché le sue labbra si posarono sulle mie.

<<Non ti avevo mai vista così nervosa. Questa volta il tuo potere non ti ha mostrato la mia risposta?>>, domandai contro le sue labbra. Scosse la testa, sorridendo dolcemente.

<<Ho avuto così tanta paura che per un attimo mi sono sentita umana, ma questa è una cosa che fai da tempo, angelo mio>>, sussurrò, spostandomi una ciocca di capelli dal volto.

Per Natale, nonostante il fatto che ne avessimo parlato anche con gli altri, sia loro che Alice restarono a bocca aperta quando mi misi in ginocchio e feci la proposta al piccolo elfo. L'anello era un Claddagh, tipico gioiello irlandese per fare la proposta. Rappresentava due mani che tengono un cuore soromanto da una corona, dove le mani indicavano l'amicizia, il cuore l'amore e la corona la lealtà. Il tutto indicava un legame indissolubile, perciò era un regalo molto serio fatto da una vampira ad un'altra visto e considerato che dinnanzi a noi avevamo letteralmente l'eternità.