Prompt: mentre personaggio A prepara un sandwich, disegna per sbaglio un simbolo satanico e invoca un demone.
Beautiful ang...demon
Non ci voleva. Non ci voleva proprio. Con tanti giorni, proprio in quel momento doveva succedere? Sembrava proprio di sì e la mia serata era stata rovinata. Eva aveva organizzato una festa a casa sua per celebrare insieme Halloween, dato che i suoi genitori erano fuori per la sera, ed io non vedevo l'ora di andarci. Quella maledetta mattina, comunque, mi ero svegliata con la febbre, inoltre mi sentivo così stanca da non avere nemmeno la forza di muovermi dal letto. Eva e le altre ragazze erano state così dolci da chiedermi se volevo passassero a casa mia, annullando la festa per potermi fare compagnia. Apprezzavo davvero tanto la loro gentilezza, ma sapevo che mi avrebbero odiato se avessi detto loro di sì, perciò avevo declinato l'offerta, chiedendo in cambio solo numerose foto per farmi vedere quale costume stavano indossando.
L'unica cosa positiva in tutta quella situazione era l'assenza della mia famiglia. I miei genitori erano fuori per una cena di lavoro di mio padre e mio fratello era uscito per festeggiare con i suoi amici della squadra di calcio, dunque avevo la casa tutta per me. Feci una maratona di film dell'orrore, perché ero amante del genere e perché non avevo niente di meglio da fare. Il quinto film della serata era appena iniziato quando il mio stomaco prese a brontolare, ricordandomi che non avevo pranzato. Misi in pausa il video, recandomi in cucina per potermi preparare qualcosa di veloce. Riscaldai il piatto di pasta che mia madre mi aveva conservato, divorandolo in pochissimi minuti. Ancora un po' affamata, decisi di prepararmi un sandwich con prosciutto e maionese. Fischiettando il motivetto tipico dei film horror, aprì la busta di prosciutto e poi presi un coltello per spalmare la maionese. Quasi inconsciamente, tracciai un cerchio con la punta del coltello, sfruttando la salsa come pittura. Proprio quando stavo per passare altra maionese e coprire il cerchio, non mi resi conto di aver mosso la punta troppo vicina al mio dito: provai un leggero fastidio, poi una goccia del mio sangue cadde sul sandwich.
<<Cazzo!>>, sbottai, roteando gli occhi. Mi portai il dito alle labbra, cercando di fermare la leggerissima perdita di sangue. Con l'altra mano, gettai la fetta nell'immondizia e mi preparai per prepararne un altro. Quando finalmente fu pronto il mio panino, feci per dare il primo morso, mentre mi voltavo per ritornare in camera. Peccato che non riuscii mai a mordere il sandwich, dato che mi cadde a terra. Un urlo abbandonò le mie labbra, i miei occhi cercarono qualcosa da usare come arma e il mio cuore stava provando a fare uno sforzo per non uscirmi dal petto e correre il più lontano possibile.
Lì, dinnanzi a me, c'era un...demone?Così come il panino, caddi anche io a terra.
***
Quando rinvenni, mi trovavo ancora sul pavimento in cucina. Immaginando che fosse tutto solo frutto della febbre, mi alzai lentamente, rendendomi effettivamente conto che in cucina non c'era nessuno. Doveva essere stata una brutta allucinazione causata da tutti i film che avevo visto. Siccome non avevo più fame, gettai anche quel sandwich e ritornai in camera per mettermi a letto e cercare di dimenticare quell'orribile episodio il più in fretta possibile.
Rischiai di nuovo di sbattere a terra quando, una volta entrata nella mia camera, trovai una ragazza stesa sul mio letto che guardava il film dal mio computer. Se fossi stata una persona normale, avrei pensato che magari era una delle amiche scostumate di Dani, che aveva preferito lasciarmi svenuta a terra piuttosto che aiutarmi. Invece ero una maledetta folle e seppi che quell'affascinante ragazza era il demone che avevo visto in cucina.
<<Non mi piace. Ci sono così tante cose non vere>>, affermò, scuotendo la testa. Chiuse il portatile, togliendoselo dalle gambe e prestandomi tutta la sua attenzione. I suoi capelli erano lunghi e mori, con le punte tinte di rosso. Indossava una giacca, un pantalone e un paio di stivali completamente neri e sul suo collo c'era uno strano marchio, anch'esso nero. Mi resi conto che stavo tremando, che mi sentivo mancare nelle ginocchia e che il mio cuore aveva ripreso a battere con violenza.
STAI LEGGENDO
Multifemslash/Multifemale
FanfictionVi spiego brevemente cosa accadrà in questa raccolta. Vi piace una coppia e vorreste una one shot su di loro? Me lo dite e io cercherò di darvela. Vi piace un personaggio e vi piacerebbe leggere qualcosa di quel personaggio(magari con accanto propri...