Stand by me
Segue la quarta stagione che, come Grey's Anatomy, parla di Covid. Non ci sono spoiler se non l'avete ancora vista, perciò non preoccupatevi. Also, non conoscendo molto bene le condizioni sanitarie in America, ho descritto le caratteristiche di quelle italiane.Carina guardava la televisione ed aveva la sensazione di star avendo un déjà vu: l'aveva visto succedere prima in Italia, con tutte le cose che le raccontava suo padre. "Non uscire di casa", gli diceva. "Ti prego non unirti agli altri medici, hai un'età adesso, non te lo puoi permettere". Che coraggio che aveva, no? Dire ad un medico di non rispondere alla chiamata d'aiuto del proprio paese. Lei ci sarebbe andata in un batter d'occhio, se fosse ritornata in Sicilia insieme a suo padre.
Perciò, quando pian piano era giunto fino in America, Carina non si aspettava di rivivere quello che aveva vissuto attraverso i racconti della sua famiglia. Invece, li avevano seguiti passo dopo passo: prima quel po' di noncuranza, perché: "tanto non durerà a lungo". Poi, erano cominciati i primi casi, le prime morti e il lockdown.
Lavorando in un ospedale, la sua presenza era richiesta. Le pazienti che dovevano partorire o necessitavano di urgenti visite improvvise, avevano bisogno della sua presenza. Perciò, la sua relazione con Maya aveva preso definitivamente una piega inaspettata. Non potevano vedersi con regolarità e quando cominciò il lockdown, siccome non vivevano nemmeno insieme, dovettero limitarsi ad alcune video chiamate nei rari momenti in cui erano libere. I vigili del fuoco avevano cominciato a lavorare con ritmi molto più veloci dei loro abituali, visto che ormai avevano anche cominciato a portare la spesa ai vecchietti che non avevano nessuno che si prendesse cura di loro.
Era difficile...provare a far funzionare una relazione che aveva subito un danno come il loro. Sopratutto, se non ci si poteva vedere oppure vedersi attraverso uno schermo. Le prime chiamate furono caratterizzate da messaggi veloci ("E' arrivata una nuova paziente"; "Una vecchietta voleva abbracciarmi. Non credo abbia capito cos'è il distanziamento sociale"; "Una madre ha avuto una complicazione...ci sentiamo dopo?"; "Com'è andata oggi?" "Come ieri, con qualche morto in più"). Insomma, era evidente che ci fossero ancora delle difficoltà di comunicazione e no, non era la linea telefonica.
Quando poi la morte cominciò a seguire Carina, allora la loro relazione prese una piega differente. Accadde prima ad una donna, alla quale avevano diagnosticato un cancro all'utero. Avevano suggerito il cesareo, affinché potesse cominciare le cure per evitare che il cancro diventasse estremamente grave. Purtroppo, un'emorragia aveva ucciso sia lei che il bambino. Successivamente, era stata una donna con una lieve patologia che, temendo l'ospedale, aveva saltato numerose visite e quando l'avevano portata in sala, non c'era stato molto da fare. Infine, c'era stata quella ragazzina di diciannove anni che, siccome da sola in casa, non comprendeva il significato dei dolori che avvertiva, scambiandole per delle semplici contrazioni leggermente più dolorose. E invece, si era creato un distacco di placenta e siccome non si era recata da nessun ginecologo, era stato troppo tardi anche per lei.
<<Non ho mai visto così tante morti in poco tempo>>, sussurrò Carina, sospirando. Aveva le lacrime agli occhi, tuttavia cercava di mandarle giù insieme al tè caldo che stava bevendo.
<<Lo so. E' sempre difficile...ma non è colpa tua. Non potrebbe essere assolutamente colpa tua>>, disse Maya dall'altro lato del telefono. La conosceva abbastanza bene da sapere che la sua...che Carina stava incolpando se stessa per quello che era accaduto.
<<Certo, certo. Eppure, ho questo peso al centro del petto come se avessi sbagliato qualcosa. Come se avessi sbagliato tutto>>, ammise, chiudendo gli occhi.
<<Parli di noi?>>.
<<No. Sì. Forse. Non saprei, d'accordo? Non abbiamo avuto così tanto tempo per parlare e risolvere a pieno i nostri problemi e proprio quando stavamo per fare un passo avanti...>>, si fermò, alzando le spalle. Maya sospirò, passandosi una mano tra i capelli biondi.
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Multifemslash/Multifemale
FanfictionVi spiego brevemente cosa accadrà in questa raccolta. Vi piace una coppia e vorreste una one shot su di loro? Me lo dite e io cercherò di darvela. Vi piace un personaggio e vi piacerebbe leggere qualcosa di quel personaggio(magari con accanto propri...