Multifemslash/Multifemale

SwanQueen/Reader

The soul(pt.2)

Immaginai che per Emma fosse una reazione spontanea, poiché si affrettò a pronunciare un incantesimo che congelò Regina sul posto. Mi tenne dietro di sé con il braccio, avvicinandosi lentamente verso la donna. 

<<Non dovresti essere qui>>, disse la strega, guardandola con espressione seria. 

<<Sono stata chiamata, Emma. O devo ricordarti che non ho poteri?>>, la canzonò l'altra, roteando gli occhi. Mi avvicinai a lei, chiedendomi dove l'avessi già vista. I nostri occhi si incontrarono in quel momento ed un piccolo sorrisetto si formò sul suo volto. 

<<Vedo che l'incantesimo è ancora intatto>>, mormorò, inarcando un sopracciglio.

<<Come fai a sapere dell'incantesimo?>>, chiese Emma, guardandola con sospetto. 

<<Non vuoi che te lo dica, non mentre la ragazza è qui con noi>>, rispose. Pochi istanti dopo, Ruby e Jacinda fecero la loro apparizione dal bosco. Il sorriso che avevano in volto si spense quando posarono lo sguardo sulla donna, perciò la principessa prese la spada e Ruby cacciò i suoi artigli.

<<Cosa ci fa lei qui?>>, ringhiò Jacinda. 

<<Mi dispiace ammetterlo, ma non avete niente da temere. Non ho la mia anima, dunque non ho poteri né qui né nel nostro reame. Immagino di essere stata portata qui da qualcuno...oserei dire la stessa persona che ha portato voi qui>>, disse Regina. Ci lanciammo un'occhiata, chiedendoci silenziosamente cosa fare con la donna che tutte e tre sembravano temere. 

Alla fine, Emma decise di confinarla nella propria stanza, poiché la sua magi aveva impregnato le mura e avrebbe reso più difficile la fuga della regina, nel caso in cui ci avesse mentito e avesse trovato un modo di riprendersi i suoi poteri. Perciò, ci trovammo tutti a guardarla mentre sedeva sul letto della strega e passava in rassegna la stanza. Non sembrava così minacciosa come l'avevano descritta le nostre ospiti, tuttavia potevo vedere nel suo sguardo che possedeva un potere persino più potente di quello di Emma. Un potere che le era stato portato via. Per dei buoni motivi, mi affrettai ad aggiungere, ingoiando il dispiacere che stava nascendo nel centro del mio petto. 

<<Dov'è il suo libro?>>, chiese Henry. Ci voltammo verso di lui, rendendoci improvvisamente conto che mancava qualcosa.

<<Quando sono arrivata in questo universo, c'era un libro ai miei piedi, ma siccome ero priva della mia magia ho perso i sensi. Nel momento in cui ho aperto gli occhi, non c'era più>>, spiegò Regina. 

<<Non vorrei essere io quella che lo dice...>>, mormorò Ruby, incrociando le braccia al petto.

<<Non dirlo>>, la supplicò Jacinda, anche se dal modo in cui contorse il volto, anche lei sapeva che quello era l'unico modo. Emma sospirò, terminando la frase della sua amica.

<<Ma Regina non è il nostro nemico. Perciò, dobbiamo unirci a lei per trovare il responsabile di tutto ciò>>,  disse la strega. La regina ci guardò, scoppiando a ridere a crepapelle. 

Una risata. Due mani che si stringono. Un paio di occhi castani che osservavano tutto con interesse. Un urlo di dolore.

Strinsi gli occhi, portandomi la mano contro la tempia. Emma, che era più vicina, mi sorresse quando rischiai di perdere l'equilibrio, sussurrandomi all'orecchio che andava tutto bene. Quello che mi sconvolse, però, fu l'espressione preoccupata sul volto di Regina.

***

Ci organizzammo con dei turni per tenere Regina sotto controllo, a me ed Henry toccavano solitamente i turni di pomeriggio e di sera, poiché la mattina dovevamo pur sempre andare a lavoro. Mio fratello, quella sera, mi aveva detto che un caso a cui stava lavorando avrebbe occupato il suo tempo perciò mi chiese di coprirlo, promettendomi che il giorno dopo avrebbe fatto lui il doppio turno. Entrai, perciò, in camera con un vassoio con del cibo, avvicinandomi al letto per poggiarlo lì. Emma aveva tracciato un cerchio che la imprigionava, assicurandosi che noi potessimo entrarci ed uscire ma che intrappolava la regina all'interno.