Ryan Wilder/Sophie Moore

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Two times Ryan tries to imitate a superhero love scene, one time Sophie  makes it happen

I: Tony and Pepper

Dal momento in cui Ryan aveva indossato il costume da Batwoman, una parte di lei da bambina era ritornata in vita. Ricordava dei lunghi periodi passati davanti ad uno schermo guardando dei film della Marvel, perdendosi nelle storie dei personaggi e desiderando di poter essere come loro un giorno. Tra le altre cose, guardava le loro relazioni e non poteva non pensare che avrebbe tanto voluto una relazione del genere: voler proteggere qualcuno, essere disposto a sacrificarsi, donargli il cuore e superare ogni ostacolo insieme.

Col costume, aveva soddisfatto la prima parte del suo desiderio: diventare una supereroina. Quando piano piano, lei e Sophie avevano iniziato a frequentarsi, si era avverata anche la seconda parte. Eppure, sembrava comunque mancare quella scintilla che aveva visto nei film. Ma siccome Ryan pensava sempre fuori dagli schemi e adorava ancora infastidire Sophie, decise di prendere in mano la situazione e ricreare alcune delle sue scene preferite.

Iniziò quando in seguito ad un brutto attacco, in cui si era fatta relativamente male, Sophie l'aveva obbligata a prendersi almeno ventiquattro ore intere di riposo. Mentre la donna camminava avanti e indietro per la stanza, lanciandole delle occhiatine furiose e preoccupate al tempo stesso. Ghignò, pensando ad una determinata scena.

<<Sei così preoccupata perché "provi a proteggere l'unica cosa di cui non puoi fare a meno? Ovvero io">>, disse, provando a citare nella maniera più corretta possibile una frase che Tony Stark diceva a Pepper Potts in Iron Man 2. Sophie, che non doveva essere amante della Marvel dato che aveva già altri idioti con istinti suicidi di cui preoccuparsi, non ne comprese il significato e la guardò malissimo.

<<Non è il momento di scherzare, Ryan. Adesso, mettiti a letto e non alzarti fino a domani mattina>>, borbottò, puntandole contro il dito indice. Ryan alzò le mani in segno di resa, lasciandosi cadere bruscamente all'indietro sul letto. La ferita prese a bruciare ed emise un piccolo verso di dolore.

<<Te lo meriti>>, disse l'altra prima di andare via.

Primo tentativo fallito.

II: Steve and Peggy

Un camion pieno di esplosivo sarebbe esploso durante l'inaugurazione di una nuova biblioteca, non si conosceva l'obiettivo o l'artefice ma al momento, Ryan aveva solo bisogno di portare quel camion lontano dalle persone. Non poteva permettersi di aspettare gli artificieri, perché sarebbe potuto essere troppo tardi. Mentre Sophie, Mary e Luke cercavano una soluzione alternativa, Ryan corse verso il camion, ci salì a bordo e si allontanò in fretta dalla scena.

<<Ryan!>>, la chiamò Sophie dal loro auricolare.

<<Dimmi quanto mi resta>>, disse la donna, serrando la mascella.

<<Fermati subito e aspetta l'arrivo degli artificieri>>, la ignorò la sua ragazza con la voce piena di panico.

<<Ho bisogno di portarlo lontano dalle persone, Soph. Ti prego, dimmi quanto mi manca>>.

<<Tre minuti>>, mormorò Luke. Ryan annuì anche se nessuno poteva vederlo, poi decise di svoltare a sinistra, sperando di arrivare al parco o comunque in un luogo isolato il prima possibile.

<<Ryan...>>.

<<"Settimana prossima. Sabato. Stork Club. Otto in punto. Non azzardarti a fare tardi">>, disse Ryan, nascondendo le lacrime e forzando un piccolo sorriso mentre ripeteva la frase che Peggy Carter pronunciava per dire addio a Steve Rogers.

<<Ma che stai dicendo?>>, chiese l'altra, stringendo le sopracciglia.

<<È una frase di Captain America>>, la informò Luke. Ryan avvertì la tristezza nella sua voce, forse comprendendone a pieno il significato di quel discorso.

<<Ryan, io...>>.

La bomba esplose nel bel mezzo di un parco, lontano dalle case e dalle persone innocenti. Ryan si ruppe il braccio gettandosi dal veicolo in corsa e Sophie le fece patire le pene dell'inferno.

III: Peter and MJ

Il braccio ci mise quasi tre mesi per guarire del tutto e Batwoman non fu in grado di aiutare, dovendosi accontentare di guardare l'operato della polizia e dei suoi amici.
Quando finalmente poté ritornare sul campo, si trovò quasi subito a dover affrontare una situazione relativamente pericolosa. La folla- perché i criminali a Gotham erano ossessionati dalle folle?- aveva iniziato a correre in giro per il panico, creando una situazione pericolosa a causa degli spintoni. Sophie era lì, provava in tutti i modi a dire alle persone di tranquillizzarsi ma non stava avendo molto successo.

Ryan osservava dall'alto di un tetto la propria ragazza rifugiarsi in un viale, dato che numerose persone avevano preso a correrle contro. Un ghigno divertito si formò sul suo volto e dopo essersi assicurata di non fare una brutta fine, si calò da una delle scale, posizionandosi a testa in giù.

<<Salve bella signora. Viene spesso da queste parti?>>, domandò, facendola sussultare.

<<Sei fuori di testa?>>, sbottò, toccandosi il petto e abbassando la pistola che le aveva puntato contro a causa della paura.

<<Puoi venire qui a baciarmi? Non mi giunge il sangue al cervello. Come ha fatto quel povero Tobey a girare questa scena?>>, esclamò Ryan, trovando comunque il coraggio di sorridere nonostante lo sguardo omicida della sua ragazza. Con sua grande sorpresa, Sophie camminò verso di lei e scosse la testa.

<<Lo faccio solo perché ti avrei potuta perdere e non voglio sentirmi mai più così piccola ed impotente>>, mormorò, prendendole il volto tra le mani e posando le labbra contro quelle dell'altra. Ryan sorrise ancor di più, accarezzandole i capelli.

<<Ti amo>>, mormorò.

<<Ti amo anche io. Ora scendi e dammi una mano se vogliamo evitare una strage>>. Ryan si lasciò cadere con eleganza, poggiando i piedi a terra.

<<Batwoman salva Gotham ancora una volta>>, disse comportandosi come una giornalista.

<<Se non fosse per me, Batwoman sarebbe morta già da tempo>>.

Ryan roteò gli occhi, ma non potette evitare di pensare che aveva ragione. Aveva deciso di utilizzare delle frasi provenienti da una serie di film, senza rendersi conto che lei e Sophie erano già diventate come quelle coppie che vedeva in televisione da piccola: si proteggevano, erano disposto a sacrificarsi l'una per l'altra, si erano donate il cuore e superavano ogni ostacolo. Insieme.

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