Multifemslash/Multifemale

Rose The Hat/Reader(Doctor Sleep)

Hi, there

Se non avete letto/visto né Shining né Doctor Sleep, ecco le cose fondamentali che dovreste sapere prima di leggere la one shot:
1)alcuni essere umani nascono con una "luccicanza" (shining), una sorta di potere che cambia da persona a persona;
2)questa luccicanza è molto potente nei bambini e quasi inesistente una volta che diventano adulti; 
3)esiste un gruppo chiamato "Vero Nodo" (True Knot) che ottiene nutrimento dalla luccicanza dei bambini. Per ottenerla, uccidono e torturano il bambino(perché paura e dolore rendono il vapore- ossia l'essenza della luce- più saporito);
4)Rose è a capo di questo gruppo, ma non abbiate paura perché si accennerà soltanto alle loro abitudini alimentari;
5)La chiamano "The Hat" perché indossa sempre un cilindro simile a quello dei maghi. 

Quel giorno, stava piovendo. Ero seduta accanto alla finestra ed osservavo le gocce di pioggia scendere lungo il vetro con estremo interesse. La bambina della porta accanto, la dolce Lizzy che mi veniva affidata quando la madre doveva andare a lavoro, piangeva disperata. Sentivo che stava per arrivare, perciò l'avevo riportata a casa sua, nel suo letto. Volevo che fosse al sicuro, ma non potevo farlo se nel mio appartamento si sentivano le sue lacrime. Avevo visto di cosa era capace e dovevo fare in modo che passasse inosservata. Cercavo in tutti i modi di visitare la sua mente per tranquillizzarla, affinché ritornasse a dormire. Immaginavo che dei segugi attenti come coloro che componevano il Vero Nodo avessero già trovato quella traccia ed era questione di tempo prima che arrivassero. Mi ero unita a loro più o meno due anni prima: c'era qualcosa di affascinante in tutti quegli sconosciuti con abilità simili alle mie. Osservavo come si sentivano a proprio agio e non cercavano in alcun modo di nascondere le loro capacità, come io ero stata costretta a fare per gran parte della mia vita. Ma sapevo che il motivo per il quale mi ero lasciata trasformare ed ero rimasta con loro era solo Rose. Quella donna così...pericolosa mi attraeva con una forza che non avevo mai sentito prima. Forse, erano i suoi occhi azzurri così pieni di vita e di esperienza; che ti davano l'idea di possedere tutte le risposte alle domande del mondo. O forse erano quelle trecce castane che tanto mi piaceva sistemare quando, di notte, non riuscivo a dormire in preda agli incubi e lei restava sveglia al mio fianco per farmi compagnia. O forse ancora era la sua voce piena di promesse e seduzione. Non ero mai stata una persona religiosa, eppure ero sicura che in lei risiedesse il serpente che aveva sedotto Eva. O forse era una combinazione di tutte queste cose. Purtroppo, non lo sapevo con certezza. Allora mi ero unita al Vero Nodo, giurando fedeltà a tutti i membri e legandomi ad ognuno di loro. Ma quando avevo scoperto quello che facevano a tutti i quei bambini, mi ero resa conto che non potevo restare. Non potevo appoggiare quella follia e non potevo guardare come torturavano e uccidevano le creature innocenti che rapivano. Perciò, ero scappata via. Ero stata in grado di nascondermi per un intero anno, però sapevo che era tutta questione di tempo. Non ci avrebbero messo molto a trovarmi, perché eravamo ancora legati e Rose non mi avrebbe mai lasciato andare. Sapevo che se erano vicini, nel momento in cui avessi "acceso" nuovamente la mia luce, avrebbero avuto la mia posizione precisa. In quel momento, però, mentre Lizzy si tranquillizzava e tornava a dormire, seppi che ne era valsa la pena. Appena "spensi" la mia luce, come se stesse aspettando esattamente quello, la vidi dall'altro lato della strada. Inconsciamente, un piccolo sorriso nacque sul mio volto appena posai lo sguardo su quel cilindro in feltro totalmente nero. Mi era mancato.

"Pensavi che non ti avrei trovato, ragazzina?". La sua voce risuonò nella mia testa e abbassai le spalle, tirando un piccolo sospiro di sollievo. Nessuno era mai stato così folle da lasciarli prima d'allora, perciò nessuno sapeva cosa sarebbe successo una volta beccato il traditore. Tuttavia, il pensiero di smettere di scappare, di dover dormire sempre con un occhio aperto oppure guardarmi sempre le spalle, sembrava stranamente tranquillizzante.