We can(not)
(Alfa!Clarke/Omega!Lexa, perché nell'ultima one shot il ruolo di "bad ass" l'ha avuto Lexa, perciò mi sembrava giusto cambiare i ruoli).Anya era sempre stata iperprotettiva nei miei confronti. Mamma mi raccontò che la prima volta che mi aveva presa in braccio, mia sorella aveva ringhiato contro l'infermiera che avrebbe dovuto rimettermi nella culla per riportarmi nel reparto di pediatria. Quel giorno mezzo ospedale seppe che sarebbe diventata un'alfa, poiché erano loro ad essere così protettivi dei membri del loro branco.
Col passare del tempo, e soprattutto dopo essersi presentata ufficialmente come alfa, Anya aveva continuato a tenermi rinchiusa in una campana di vetro. Veniva con me ai compleanni dei miei amici dell'asilo e delle elementari; minacciava i miei compagni delle scuole medie affinché non mi toccassero oppure guardassero. C'era stato un periodo in cui si rifiutava persino di farmi uscire di casa con una gonna o un vestito, indipendentemente da quanto fossero lunghi. Anche se, alla fine, per quest'ultima sua mania dovevo ringraziarla. Ad oggi, infatti, preferivo di gran lunga indossare jeans piuttosto che vestiti e gonne e li ritrovavo estremamente più comodi. Inoltre, sempre grazie alla sua ossessione del volermi tenere al sicuro, mi aveva fatto iscrivere ad un corso di autodifesa (lei ovviamente era al mio fianco, per assicurarsi che nessun altro mi si avvicinasse oppure facesse il cretino con me) e perciò sapevo anche come cavarmela da sola, ma lei continuava a volermi difendere.
Quando cominciai il liceo (lei era più grande di due anni), tutta la scuola sapeva già chi fossi e che dovevano starmi lontani se non volevano affrontare la rabbia della capitana della squadra di softball. Perché se Anya incuteva timore a mani nude, con una mazza era mille volte peggio. Ed ovviamente ero finita col frequentare lei e il suo gruppo di amici, affinché potesse tenermi sotto controllo in ogni momento. Davvero, comprendevo che preoccuparsi per me facesse parte della sua natura, così come faceva parte della mia curare tutte le ferite che seguivano un duro allentamento, ma mi sentivo sempre più oppressa.
<<Perché siamo sedute qui, oggi?>>, domandò Raven, lanciando un'occhiata al tavolo alle mie spalle, quello dove mia sorella era seduta con le sue compagne di squadra e alcuni dei compagni delle stesse. Sentivo lo sguardo di Anya bruciarmi lungo la schiena: non era contenta che la stessi ignorando.
<<Bellamy oggi l'ha abbracciata e quando Anya ha sentito il suo odore su di lei ha dato di matto>>, spiegò Octavia. Sembrava stranamente tranquilla per essere una che raccontava di come mia sorella stava per picchiare suo fratello.
<<Bellamy?>>, esclamò Raven, spalancando gli occhi. Annuii.
<<Già. Bellamy che si prende cura di me come se fossi una seconda sorella da quando avevo otto anni. Bellamy che adesso è felicemente fidanzato con Echo>>, borbottai, incrociando le braccia al petto.
<<Non essere così dura con tua sorella>>, disse una voce femminile. Mi vennero i brividi ancor prima che si sedesse al mio fianco, spingendomi con il fianco per farsi più spazio sulla panchina della mensa. Clarke Griffin, la seconda in comando di mia sorella; la sua migliore amica; la mia cotta più grande. Conobbi Clarke proprio il primo giorno di scuola. Anya venne chiamata in presidenza per occuparsi di una questione riguardo la squadra di softball, ma si rifiutava di lasciarmi da sola. Clarke si trovava a passare in corridoio proprio mentre noi due stavamo litigando perché io volevo che lei andasse dal preside e mi lasciasse in pace, ed Anya decise che la sua amica sarebbe dovuta restare tutto il tempo al mio fianco mentre lei non c'era. Non sapevo cosa ci fosse di diverso in Clarke: era un'alfa, aveva gli stessi istinti che possedeva mia sorella...eppure, era l'unica ad avere l'intera fiducia di Anya. Certo, non era mancate le minacce (i soliti "ti spezzo le ossa se la tocchi", "se scopro che semplicemente la pensi in maniera sbagliata, ti sviscero" e cose simili), ma Clarke sembrava essere l'unica a potersi avvicinare a me senza che mia sorella si innervosisse. Proprio perché potevo passare del tempo con lei, mi ero presa una cotta grande come una casa per l'alfa che sedeva al mio fianco.
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Multifemslash/Multifemale
FanfictionVi spiego brevemente cosa accadrà in questa raccolta. Vi piace una coppia e vorreste una one shot su di loro? Me lo dite e io cercherò di darvela. Vi piace un personaggio e vi piacerebbe leggere qualcosa di quel personaggio(magari con accanto propri...