Richiesta.
Scusate se ci ho messo un po' a pubblicare, ma sono stata impegnata questa settimana.
Non temete, comunque, sto lavorando già alla richiesta su Sam (Fear stretto) e quella su Tokyo che proverò a pubblicare il prima possibile.Teach her a lesson
Sbuffai, lanciando un'occhiata a Wanda che leggeva il suo libro al mio fianco. Dalle mie cuffie, la voce dell'insegnante giungeva a malapena, come se la mia mente avesse deciso di ignorarlo completamente, preferendo concentrarsi sulla ragazza. Aveva emesso un gemito basso, probabilmente a causa di qualche scena particolarmente piccante che stava leggendo.
In un primo momento, sembrò non notare il mio sguardo, ma quando quella maledetta se ne rese conto, compresi dal ghigno sul suo volto che mi avrebbe reso gli ultimi minuti di lezione un vero e proprio inferno. Di fatti, poggiò il libro sul tavolino e si concentrò su di me. Serrai la mascella quando portò la gamba sinistra contro lo schienale del divano, facendo in modo che il vestito che stava indossando si alzasse e vedessi perfettamente le sue mutandine blu.
<<Wanda...>>, la avvisai a voce bassa. Decise di ignorarmi, togliendosi l'intimo. A quel punto, la sua mano scivolò tra le proprie gambe, passando l'indice dal clitoride fino all'entrata della sua natura bagnata.
<<Dekta...>>, sussurrò a voce bassa, stringendo le sopracciglia e contenendo a malapena un gemito. Guardai l'orologio, rendendomi conto che mancavano ancora dieci minuti. Strinsi con forza le gambe per alleviare la pressione tra di esse, notando che aveva preso a penetrarsi con due dita. Chiusi gli occhi, emettendo un piccolo sospiro.
<<Vorrei davvero che fossi tu...dekta. Solo tu sai come toccarmi>>, sussurrò, iniziando ad inarcare i fianchi per incontrare meglio le spinte delle sue dita.
<<...proprio per questo motivo, possiamo interrompere la lezione anche adesso...>>. Non lasciai nemmeno che il professore terminasse la frase, infatti uscii dalla lezione e spensi il computer.
<<Questa me la paghi>>, ringhiai, posando il PC accanto al libro di Wanda. La fulminati con lo sguardo, prima di scivolare su di lei, afferrandole il polso per evitare che continuasse a toccarsi.
<<Mi ami anche per questo>>, sussurrò, sporgendosi in avanti per baciarmi sulle labbra.
<<Sei proprio una stronza. E se per sbaglio ti avessero visto? Se per sbaglio avessi attivato il microfono e ti avessero sentita? Ti sarebbe piaciuto scommetto>>, dissi, mordendole il labbro inferiore. Mi sfidò con lo sguardo, inarcando un sopracciglio.
<<Magari qualcuno di loro si sarebbe offerto di scoparmi. E magari lo avrebbero fatto meglio di te>>, sussurrò.
<<Tu, piccola troietta...>>, borbottai. Le diedi uno schiaffo deciso contro la gamba, prima di affondare in lei con le dita. Prontamente inarcò i fianchi, emettendo un gemito soddisfatto.
<<Non sai di essere mia, piccola strega?>>, domandai, baciandole il collo con decisione. Wanda si limitò ad annuire, mormorando il mio nome e muovendo i fianchi finché le nostre spinte non entrarono in armonia.
Proprio quando mi resi conto che stava per venire, mi fermai, allontanandomi con un sorriso. Lei si lamentò, muovendosi verso l'alto come se cercasse di provare sollievo.Mi alzai dal divano, inginocchiandomi a terra. A quel punto, sistemai il corpo della mia ragazza (con la sua collaborazione) affinché posasse le gambe sulle mie spalle, consentendomi così di stare tra di esse.
<<Sento il tuo odore>>, mormorai, avvicinando il volto alla sua natura. <<Sei così eccitata, piccola>>, la stuzzica.
<<Dekta...basta>>, disse, stringendo le dita tra i miei capelli per spingermi in avanti. Riuscii a stare ferma, tenendo le mani ben salde in avanti contro il divano.
<<Avresti dovuto pensarci prima>>, le feci notare, inarcando un sopracciglio. Sbuffò, tirandomi i capelli a mo' di dispetto. Risi, roteando gli occhi. Allora, soffiai sul suo clitoride, ottenendo un piccolo lamento. Ripetetti quel gesto ancora ed ancora, notando il muscolo gonfiarsi ed arrossarsi mentre la sua entrata continuava a contrarsi contro il vuoto.
<<Ti prego, ti prego, farò la brava...ti prego>>, mormorò, muovendosi in maniera agitata come se la stessi torturando.
<<Visto che l'hai chiesto con così tanta educazione>>, dissi, alzando le spalle. Posai le labbra contro il suo clitoride, succhiando con decisione. Wanda si lasciò andare in un urlo contento, guidando il mio volto con la mano ancora seppellita tra i miei capelli. Tracciai con la punta della lingua un percorso fino alla sua entrata, poi la penetrai lentamente. Presi a muovermi senza fretta, lanciando dei colpetti decisi alle sue pareti che, tra l'altro, si stringevano e pulsavano contro la mia lingua. Come prima, Wanda si impegnò per trovare il ritmo giusto tra i miei movimenti ed i suoi, iniziando ben presto quella che sembrava essere una vera e propria coreografia. Le mie mani vagarono verso l'alto, fino a stringersi intorno al suo seno. Sapevo che non indossava un reggiseno, perciò riuscii comunque a sentire perfettamente i suoi capezzoli rigidi premere contro il palmo delle mie mani. Ridacchiai, godendomi l'espressione di piacere sul volto della mia ragazza. Sapere di essere la causa della sua soddisfazione mi riempiva il cuore di gioia, forse perché una parte egoista dentro di me gioiva al pensiero di essere la prima. Wanda mi aveva raccontato di aver avuto un solo fidanzato prima di me, ma che tuttavia non era mai stato in grado di darle piacere come meritava. Quando insieme avevamo iniziato a scoprire l'una il corpo dell'altra, mi ero resa conto molto presto che il suo mi parlava direttamente e in poco tempo avevo scoperto cosa fare per farla stare bene e cosa evitare.
<<Sto per venire...>>, sussurrò, con le lacrime agli occhi.
<<Sì, piccola, vieni per me>>, mormorai, stringendo le sue gambe. Annuì, chiudendo gli occhi e piegare la testa all'indietro, mettendo in mostra quel collo meraviglioso che in numerose occasioni avevo morso.
Sostituii la lingua con le dita, dicendole di guardarmi. Allora e solo allora, venne urlando il mio nome e muovendosi in maniera agitata.
Eppure, non era abbastanza per nessuna delle due, dunque la guidai per la durata del suo orgasmo, soltanto per muovermi con più decisione e portarla anche oltre l'apice. Boccheggiò, come se le avessi rubato le parole ma avesse urgente bisogno di dirmi qualcosa.<<N...o...n...fer...ma>>, mugolò, stringendo le sopracciglia.
<<Non preoccuparti piccola, non ho intenzione di fermarmi>>, sussurrai, sporgendomi in avanti per darle un bacio contro la guancia. Sorrise, intrecciando le dita della mano sinistra con quelle della mia destra. Nel frattempo, la mia mano sinistra continuava a muoversi, dunque arricciai le dita per toccare quel punto che avevo imparato a trovare col tempo.
<<Dekta>>, gemette, venendo nuovamente. Cadde come se l'avessi privata delle sue ossa, dunque lasciò cadere le gambe a terra e chiuse gli occhi. Mi leccai le dita, assaporandola. Pensavo di avere una forte dipendenza per il suo sapore, quasi come se avessi scoperto la mia fonte personale del nettare degli dèi.
Mi sistemai sul divano accanto a Wanda, trovando una posizione comoda per entrambe. Accarezzai i suoi capelli, rendendomi conto che il gesto sembrava rilassarla moltissimo.
<<Quindi...>>,disse, interrompendo il silenzio. <<...quando ci sarà la prossima lezione?>>, domandò in maniera divertita. Le diedi un leggero schiaffo contro la spalla, facendola ridere.
<<Dio, ti amo così tanto>>, mormorai, baciandole le fronte.
<<Ti amo anche io, dekta>>.
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Multifemslash/Multifemale
FanfictionVi spiego brevemente cosa accadrà in questa raccolta. Vi piace una coppia e vorreste una one shot su di loro? Me lo dite e io cercherò di darvela. Vi piace un personaggio e vi piacerebbe leggere qualcosa di quel personaggio(magari con accanto propri...