Olivia/Miranda(Wonder)

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Perché shippare coppie LGBT canon quando puoi inventarti le relazioni?

Does he know?

Olivia era nella sua stanza, la penna scorreva veloce sul foglio che aveva davanti poiché le piaceva il tema di scrittura creativa che il suo professore aveva assegnato ai suoi studenti. Dalla camera di Auggie, poteva sentire sua madre e suo padre leggergli una storia. Da quando aveva cominciato la scuola, la tristezza del suo fratellino era peggiorata e i suoi genitori gli davano il triplo dell'affetto che aveva ricevuto fino a quel momento. Comprendeva che la vita per chiunque avesse la Sindrome di Treacher Collins non fosse facile, così come comprendeva che avesse bisogno di essere seguito con cautela e di ricevere molte più attenzioni rispetto agli altri bambini. Lo aveva compreso quando aveva quattro anni, non avrebbe sicuramente cominciato a fare i capricci quando stava per compiere quasi i diciotto anni. Tuttavia, le sarebbe piaciuto che per una volta notassero anche lei. Aveva cominciato a frequentare il club di teatro, tornava a casa più tardi del solito e nessuno se n'era resa conto. Passava del tempo con Justin, un ragazzo adorabile che le mostrava l'affetto che nessun altro le dava, e i suoi genitori non avevano nemmeno notato che spesso sorrideva guardando il telefono quando lui le mandava dei messaggi. Miranda aveva smesso di parlare, sparendo nel nulla per mesi e né sua madre né suo padre si erano preoccupati di chiederle cosa fosse successo. Auggie veniva prima di tutto. Anche di Via. 

Strinse le sopracciglia, riprendendosi silenziosamente per la direzione che avevano preso i suoi pensieri. Era da un po' che avevano assunto una sfumatura così oscura, arrivando persino a pensare che a nessuno importasse di lei e forse...se Auggie fosse stato normale (oppure non fosse proprio nato), magari si sarebbero ricordati anche di lei. Era un pensiero orribile, perché adorava suo fratello con ogni cellula del suo corpo, ma la solitudine le stava giocando brutti scherzi. Aveva persino perso Miranda che non le parla più ed era l'unica che la faceva sentire importante. Quasi per disperazione aveva trovato Justin, perché almeno a lui importava solo Via e non Auggie.

Improvvisamente, sentì un rumore alla sua finestra e si voltò di scatto. Il cuore perse un battito, prima che si alzasse di scatto per recarsi alla finestra. Conosceva quel rumore: Miranda era solita lanciare delle piccole pietre per attirare la sua attenzione quando voleva passare la sera con lei, probabilmente perché sua madre era troppo ubriaca e lei aveva bisogno di contatto umano. Proprio come credeva, la sua (ex) migliore amica attendeva che Via aprisse la finestra e quando lo fece (forza dell'abitudine), la ragazza si arrampicò come era solita fare ed entrò nella sua stanza. 

<<Cosa ci fai qui?>>, chiese, confusa e furiosa con lei per essere sparita. Era andata in vacanza ad un campo estivo, poi non si era nemmeno preoccupata di chiamarla quando era ritornata e a scuola la ignorava, preferendo il suo nuovo gruppo di amiche. 

<<Ti ho vista con Jacob>>, disse la ragazza, lasciandosi cadere sul letto. Quei lunghi capelli biondi con ciocche rosa decorarono il suo cuscino e Via l'ammirò come si ammira un dipinto, perché mai vide cosa più bella. Quella figura snella e slanciata ricoperta da jeans neri attillati, top bianco e giacca nera in pelle era l'ottava meraviglia del mondo e...era stesa proprio nel suo letto. 

<<Justin>>, la corresse, risvegliandosi dal suo sogno ad occhi aperti.

<<Sì...James. Ed io che ho detto?>>, chiese, inarcando un sopracciglio. Via roteò gli occhi, consapevole che avrebbe perso quello scontro. 

<<Non hai risposto alla mia domanda: cosa ci fai qui?>>, volle sapere la castana. 

<<Te l'ho detto: ti ho visto con Jack e volevo sapere se steste insieme>>, mormorò, guardandola con cautela. Via non era mai stata una brava bugiarda, visto che la sua faccia (quell'adorabile faccino) ed i suoi occhi erano lo specchio della sua anima e tradivano tutte le sue emozioni. 

<<Perché ti importa? Non siamo più amiche>>, borbottò Via, incrociando le braccia al petto. Miranda  rise, alzandosi dal letto. Provò ad avvicinarsi, ma l'altra ragazza indietreggiò.

<<Davvero?>>, chiese la biondina, aprendosi in un ghigno divertito. Fecero quel giochino per pochi secondi, visto che Via terminò con la schiena contro la scrivania. Miranda poggiò le braccia accanto ai suoi fianchi, posando le mani sulla scrivania, assicurandosi così che non si muovesse. Sorrise, leccandosi le labbra. 

<<Cosa vuoi ancora?>>, mormorò Via, guardandola dritta negli occhi azzurri. 

<<Voglio sapere se ti conosce...>>, cominciò l'altra, avvicinando le labbra al collo della ragazza.

<<Sa che deve inviarti un messaggio appena sveglia e deve cercare il significato dei sogni che hai fatto? Perché fingi che per te non abbiano importanza, però ti interessa eccome saperlo. Sa che deve ascoltarti ripetere prima di un compito o un'interrogazione e sentirti dire che non andrai bene, poi in realtà vai meglio di tutta la classe? Sa che quando torni a casa, deve inviarti un altro messaggio perché i tuoi genitori pensano a tuo fratello e vuoi sentirti amata? Sa che quando uscite deve portare una giacca anche per te perché puntualmente muori di freddo e non ne hai una con te? Sa che fingi di prendere il caffè zuccherato per evitare domande, però in realtà lo adori amaro? Sa che dopo una giornata stressante, il modo migliore per rilassarti è portarti un gelato alla menta e cioccolato? Oppure, se non c'è un gelataio nei paraggi, deve accarezzarti proprio qui...>>, e si fermò, toccando quel punto alla base del collo che rendeva Olivia un essere incapace di formulare un pensiero concreto. 

<<Sa che quando sei triste, invece, deve accarezzarti i capelli? Sa che quando ti senti insicura, deve prenderti tra le sue braccia e guardarti dritto negli occhi affinché tu possa vedere l'adorazione che c'è racchiusa e capire che sei perfetta?>>. Poi, il tono di voce di Miranda divenne più roco e avvicinò le labbra all'orecchio dell'altra ragazza.

<<Sa che gli permetteresti di fare di tutto se ti baciasse proprio qui...sotto l'orecchio? E che mormoreresti il suo nome proprio...>>. Si fermò, lasciandole un bacio proprio dove aveva detto.

<<Mir...>>, sussurrò Olivia, afferrando quella giacca in pelle per assicurarsi di essere ancora sulla Terra. 

<<...proprio così>>, continuò, riprendendo la frase che aveva lasciato in sospeso. 

<<Sa che il tuo primo bacio è mio? Sa che il primo corpo che hai conosciuto è il mio? Sa che la prima persona che ha conosciuto il tuo, sono io? Sa guardarti negli occhi e capire quando hai bisogno che sia dolce e quando invece vuoi che non lo sia?>>, borbottò, avvicinandola a sé tirandola per i fianchi. Olivia mugolò, apprezzando il fatto che tra di loro ci fosse così poco spazio che nemmeno l'aria riusciva a farsi spazio tra i loro corpi. 

Miranda le poggiò l'indice sotto il mento e la incitò ad alzare il volto. L'azzurro incontrò il grigio e sembrarono raccontare tutto ciò che avevano taciuto fino a quel momento, anche se non sembrava essere abbastanza.

<<Lo ami?>>, volle sapere Miranda, mordendosi nervosamente il labbro inferiore. <<Perché se mi dici che lo ami, io sparisco dalla tua vita e non mi faccio vedere mai più>>, ammise.

<<E...se ti dicessi di no?>>, chiese Olivia, guardandola con tristezza.

<<Allora ti direi che mia madre ci ha viste e mi ha detto che se non ti avessi allontanato, mi avrebbe mandato da mio padre. Perciò, io ho pensato che fosse meglio guardarti da lontano piuttosto che non vederti nemmeno per un attimo. Ho pensato che era meglio ricevere il tuo odio piuttosto che saperti triste a causa della mia dipartita. Ma sappi che mi ha ucciso starti lontano fino a questo momento, Olivia. Fingere di non amarti è stata la cosa più difficile che io abbia mai fatto>>, mormorò, perdendo quell'atteggiamento da cattiva ragazza in favore della sua vera identità: una ragazza maledettamente dolce, con un paio di occhi troppo espressivi e amore da vendere. 

<<Non potrei mai amare nessun altro. O almeno, non tanto quanto amo te>>, disse Via. Poi, sorprendendo la biondina, riuscì a spingerla per le spalle e portarla verso il suo letto. Miranda si sedette, sorridendo quando Olivia si mise a cavalcioni sulle sue gambe. 

<<Perché non mi dici qualcos'altro che dovrebbe sapere Justin?>>, chiese, avvicinando i loro volti.

<<Non c'è niente che debba sapere...perché non ti lascerò andare. Mai>>, sussurrò Miranda, unendo finalmente le loro labbra. 

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