Multifemslash/Multifemale

Choni(parte 2)

Queen of thives parte 2.

Siccome sarebbe venuta troppo lunga, ho separato questa one shot in due parti.

Il nome del personaggio che incontrerete è inventato, perciò se dovesse esistere per davvero una ragazza con quel nome è puramente casuale.

Per ultimo, ma non per questo meno importante, leggereste una one shot dove come protagoniste ci sono un personaggio che conoscete con un original character(ovvero una protagonista femminile di mia invenzione)?
Vi spiego meglio, l'altra sera in TV c'era Justice League e vedendo Gal Gadot mi sono ricordata della crush assurda per Wonder Woman. Perciò, avrei voluto scrivere una one shot su di lei ma non c'è alcun personaggio femminile(del mondo DC, Marvel ecc...)che vedo bene al suo fianco e avevo pensato di sfruttare quest'idea di personaggio inventato. Vi piacerebbe?

Sembrava che quella fosse una prova. Se fossi stata in grado di ritrovarli, mi avrebbero accettato ufficialmente nel loro gruppo. Se non li avessi trovati o cercati, si sarebbero dimenticati di me ed io avrei dovuto dimenticare quell'esperienza. Più che una prova di Jughead, mi sembrava una prova di Cheryl. Il nostro rapporto diventava sempre più intimo, non facevamo altro che diventare sempre più vicine e lei si era spaventata. Mi aveva raccontato di suo fratello gemello- che aveva perso a causa di suo padre- e di Heather, la prima donna che avesse mai amato e che sua madre le aveva portato via. Mi aveva poi detto che era scappata via, perché non sopportava più l'idea di vivere con coloro che la rendevano infelice e quasi per caso aveva conosciuto Jughead. Da quel momento, aveva lasciato che soltanto i ragazzi del gruppo le si avvicinassero (e le persone che seduceva per il bene dei loro furti), perciò era terrorizzata al pensiero di dover amare qualcun altro e doversi preoccupare per quella persona. Perciò era scappata, illudendomi di avere voce in capitolo: sapeva meglio di me che l'avrei cercata in lungo e largo.

Non me ne starò qui a dirvi tutto quello che dovetti fare, però riuscii a trovarli: erano in Italia. Presi il primo aereo, sfruttando il denaro che mi avevano lasciato per concedermi di allontanarmi dalla Spagna e mi affrettai a giungere a Verona, la città di Romeo e Giulietta. Sapevo anche cosa cercavano, siccome dopo aver cominciato a sospettare che potessero essere in Italia, avevo fatto delle ricerche e un articolo mi aveva mostrato che, in quella che si credeva essere la vecchia casa di Giulietta (quindi dove c'era il balcone), era stato trovato uno specchio antichissimo dal valore inestimabile. Avevano tutti dato per scontato che fosse lo specchio di Giulietta, dunque i prezzi raggiungevano le stelle.

Dunque, mi ero fatta portare al vecchio balcone, consapevole che avrei trovato qualcuno di loro a sorvegliare la zona per abbozzare la planimetria. Alla fine, ci avevo impiegato soltanto quattro giorni per giungere a quella conclusione, sicuramente li avrei trovati nei paraggi. Proprio come immaginavo, qualcuno del gruppo sorvegliava la zona eccome. Sorrisi, riconoscendo la chioma rossa di Archie e mi avvicinai a lui.

<<Oh, Romeo, Romeo...perché sei tu Romeo?>>, sussurrai in italiano, poggiandogli le mani sulle spalle. Lui si irrigidì, poi sembrò riconoscermi anche senza voltarsi e notai il suo corpo rilassarsi. Allora, si girò verso di me e mi strinse in un forte abbraccio.

<<Sapevo che ci avresti trovato>>, esclamò, contento. Risi, lasciando che il suo forte profumo familiare mi tranquillizzasse. Certo, non era il profumo che morivo dalla voglia di sentire nuovamente, ma poteva bastare per aiutarmi a comprendere che ce l'avevo fatta. Era tutto reale. Li avevo trovati.

<<Insomma, io, Sweet Pea e Betty non abbiamo mai perso la speranza in te>>, disse, posandomi le mani sulle spalle per potermi studiare con attenzione.

<<Gli altri tre non hanno avuto fede?>>, chiesi, inarcando un sopracciglio. Avevo capito che non voleva dire il suo nome, perciò aspettò paziente che gli dessi il via libera per pronunciarlo a voce alta.