WandaNat

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Wanda's first times with Natasha: Christmas edition

In Europa, era quasi una tradizione preparare l'albero durante i primi di dicembre per ricordare San Nicola (che nei Paesi protestanti prese il nome di Samiklaus oppure Santa Claus) e tutte le sue buone azioni. A Sokovia, un uomo si travestiva e lanciava giocattoli ai bambini per strada. Gli americani avevano poi preso questa figura e l'avevano convertita nel famoso Babbo Natale, facendo in modo che leggenda e realtà si unissero, dando vita alla figura che i bambini attendono con ansia durante il periodo di Natale. 
Perciò, durante il mio primo anno in America, fu sorprendete per me scoprire che lo spirito natalizio prendeva il sopravvento subito dopo Halloween. Ancor prima della settimana del Ringraziamento, Tony aveva preteso che tutti ci riunissimo per preparare l'albero come una famiglia: aveva persino invitato Pepper, Jane, la sua amica Darcy e Sharon Carter (che lo aveva mandato a quel paese perché doveva lavorare). Pietro si era gettato subito nella mischia, divertendosi a correre da una parte all'altra per prendere ciò di cui avevano bisogno e rischiando in più di un'occasione di far cadere il gigantesco albero che stavano preparando. Io mi presi il mio tempo. Faticavo ancora a fidarmi di loro e in cuor mio, avevo sempre paura che non avessero intenzioni sincere con me e mio fratello; che non ci avessero mai perdonati per ciò che era accaduto con Ultron. Perciò, mi sembrava sempre di camminare sul filo del rasoio ogni volta che erano nei paraggi. 

<<Vieni ad aiutarci, Red?>>, domandò Natasha, muovendo la mano davanti ai miei occhi per risvegliarmi dai miei pensieri. Lanciai un'occhiata alle sue spalle, notando Tony litigare con Thor per potergli salire sulle spalle ed addobbare la parte più alta dell'albero. 

<<Ha un buffo modo di mostrarlo ma ci tiene a noi. Per lui è un buon modo di farci passare del tempo insieme, nonostante le missioni e i cattivi di turno>>, spiegò, seguendo il mio sguardo. 

<<Quindi come posso dirvi di no>>, mormorai, mettendomi in piedi. Lei mi passò un braccio intorno alle spalle, facendomi sentire quasi subito al sicuro. Non comprendevo come potesse essere così gentile e comprensiva con me quando avevo risvegliato uno dei suoi peggiori traumi, costringendola a riviverlo per minuti interi. Non avevo modo di leggere i suoi pensieri per scoprire le sue vere intenzioni, dato che Fury aveva dato agli Avengers dei dispositivi da indossare e che mi avrebbero impedito di penetrare le loro menti. Ma qualcosa nei suoi occhi mi diceva di non essere più arrabbiata con me nonostante tutto e la cosa mi faceva sentire ancor di più una merda.

<<Wanda! Wanda può usare i suoi poteri>>, esclamò Pietro quando mi vide arrivare. I suoi occhi brillarono di felicità, contento di aver messo fine al litigio tra Tony e Thor. Clint roteò gli occhi, guardandolo però con un piccolo sorriso (si sentiva ancora in colpa perché Piet aveva letteralmente preso una pallottola al suo posto e da quel momento sembrava essere diventato come una sorta di figura paterna per mio fratello). 

<<E mi togli così l'opportunità di arrampicarmi su queste spalle muscolose? Vergogna>>, disse Tony, poggiando una mano contro il proprio petto. 

<<Sono sicura che avrai altre occasioni>>, disse Pepper, poggiandogli le mani sulle spalle per allontanarlo dall'albero. 

<<Ti suggerisco i colori se vuoi, Red. Così devi solo posizionarle>>, disse Natasha, facendomi un occhiolino. Non provai nemmeno a chiederle come avesse compreso che avevo paura di sbagliare abbinamento di colori, perché dopotutto io potevo leggere la mente, ma lei leggeva i comportamenti delle persone.

<<Sì, grazie>>, mormorai, alzandomi le maniche del vestito per poter avere le mani libere. Così, aiutai gli Avengers a preparare l'albero, condividendo con loro- e con Natasha- una delle mie prime volte.

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