Multifemslash/Multifemale

Swanqueen

The darkness inside her

Ho cancellato la one shot che avevo scritto in precedenza con lo stesso titolo, perché dopo averla riletta, ho sentito che mancava qualcosa. La seguente storia segue lo stesso tema: Dark!Emma. Non segue gli avvenimenti della 5 stagione, però ovviamente le dinamiche e i personaggi appartengono alle stagioni precedenti. Tranne qualche piccola modifica: Robin Hood vive felice e contento a New York con Marian e Roland, Hook ha una stupenda relazione con Trilly e vivono allegramente sulla Jolly Rogers. Zelena non è stata "uccisa" da Gold, ma è stata direttamente chiusa in manicomio da Regina.

<<Emma Swan!>>, urlai, spalancando la porta di casa sua. Non aveva alcuna barriera di protezione, probabilmente convinta che nessuno sarebbe stato abbastanza stupido da sfidarla in casa sua. Non aveva fatto i conti con la Regina Cattiva. O meglio, con la versione di me che andava su tutte le furie quando di mezzo c'era Henry. 

<<Attenzione. Stavi quasi per romperla>>, disse la sua voce, fredda e distaccata. Avvertivo i brividi ogni volta che parlava, poiché faticavo a credere che quell'essere che avevo davanti fosse la stessa donna che tre settimane fa si era sacrificata per salvare me. 

Mi voltai, studiando con attenzione la figura vestita in nero che avevo davanti. Sembrava essere diventato il suo colore preferito, ma almeno questa volta non indossava quel patetico cappotto scuro che le dava un'aria da adolescente ribelle. Il vestito che portava metteva in risalto la sua pelle pallida e le occhiaie. Non capivo per quale motivo non dormisse. Cosa temeva così tanto? Scossi la testa, concentrandomi sul motivo per il quale ero andata da lei.

<<Puoi spiegarmi cosa ti succede?>>, sbottai, furiosa. Lei ridacchiò, chiudendo la porta con un movimento della mano.

<<Per evitare occhi curiosi>>, commentò con nonchalance. Come se qualcun altro, oltre me e la sua famiglia, avesse mai trovato il coraggio di recarsi nelle vicinanze di casa sua. 

<<Rispondimi>>, ordinai, incrociando le braccia al petto, cercando di assumere un po' di autorità. Quei tacchi la rendano persino più alta di me, privandomi di uno dei pochi vantaggi che avevo contro quella biondina fastidiosa frutto del vero amore.

<<Be', vedrai, quasi quattro settimane fa, ho deciso di sacrificarmi per salvare dall'oscurità la precedente Regina Cattiva. Sai, per evitare che ritornasse in città e cercasse di fare del male alla gente...>>, spiegò, mostrandomi un sorriso divertito. Aveva capito che non mi riferivo a quello, però doveva trovare un modo per cercare di entrarmi sotto pelle e farmi perdere il controllo. Degna figlia di sua madre.

<<Non parlo di questo, Swan>>, dissi, fulminandola con lo sguardo. <<Voglio sapere per quale motivo ti rifiuti di vedere Henry. Lo ignori quando viene a casa tua, hai saltato le vostre serate fatte di cibo spazzatura e videogiochi, che io disprezzo tra l'altro, e quando te lo sei ritrovato davanti per strada, l'hai trasportato nella sua camera ancor prima che potesse rivolgerti la parola. E guardami quando ti parlo>>, dissi, alzando il tono di voce. Mi aveva dato le spalle come avrebbe fatto una figlia annoiata dai rimproveri di sua madre. Sì, definitivamente stava superando la fase di adolescente ribelle.

<<Era quello che volevate, no? Che stessi lontano da lui finché non troverete una soluzione. Ma lascia che ti dica, mia cara, che secondo me è solo tempo sprecato>>, sussurrò, stringendo la mano sinistra intorno al polso. Continuò a non guadarmi, entrando nella cucina. La seguii a ruota, perché se credeva che la nostra discussione era finita, si sbagliava di grosso.

<<So quando stai mentendo, perciò evita ad entrambe la perdita di tempo e sii sincera>>, dissi. Emma sbuffò, poggiandosi davanti alla finestra. Giocò con il telescopio che aveva davanti, muovendolo in alto e in basso, come se sentisse il bisogno di tenere le mani impegnate.