Hosie

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Slow but steady

La storia non è mia, è semplicemente la traduzione di una one shot che ho trovato su tumblr. I diritti vanno all'autrice originale. Non ci sono spoiler di Legacies, dunque potete leggerlo tutte senza problemi.

1) Vista

La prima volta che l'azzurro incontrò il castano, erano due bambine. Ragazzine con delle responsabilità più grandi di loro sulle spalle. Ma quando l'azzurro incontrò il castano per la prima volta, per davvero, il tempo smise di scorrere per loro.

Quando Hope vide Josie, quando vide per davvero chi fosse la castana, il cuore smise di battere per un attimo. I suoi occhi azzurri vedevano un cuore coraggioso, un'anima pura, qualcuno di troppo buono per questo mondo. Ogni volta che la guardava, nei corridoi, quando era con la sua gemella, lo vedeva. Nel suo sguardo c'era questa strana luce, qualcosa che l'attraeva, qualcosa che le faceva sentire di non meritare la ragazza. In lei, vedeva gentilezza, ma anche tristezza.

Quando Josie vide Hope, quando vide per davvero chi fosse la ragazza dai capelli rosso chiaro, il suo cuore andò in frantumi. Nei suoi occhi azzurri vedeva tristezza, oscurità, un'innocente ragazza spezzata troppo ferita per essere così giovane. Ogni volta che la guardava, beccando il suo sguardo nei corridoi, quando era con suo padre, quando si occupava di alcune situazioni, lo vedeva. Nei suoi occhi, la luce della gioia era assente; i suoi occhi riflettevano l'assenza di emozioni nel suo cuore. Avevano questa vacuità che solo lei sembrava possedere, qualcosa che le impediva di non guardarla in tutta la sua bellezza. Vedeva dolore e rabbia, ma anche amore.

2) Tocco

Anche il più innocente dei tocchi può dare vita ad un incendio nella tua anima se si stratta della persona giusta. Ed ecco cosa accadde per loro due: un semplice tocco innocente.

Josie sapeva che a Hope non piaceva essere toccata, per esempio, non amava gli abbracci, non da quando loro erano morti. Lo aveva notato, e lei non aveva mai lasciato che qualcuno si avvicinasse. Ma, quando arrivò il giorno dell'anniversario della morte di sua madre, permise a Josie di stringerla in un forte abbraccio, nascondendo il volto nell'incavo del suo collo e stringendo la sua maglietta, mentre l'altra cercava di calmarla accarezzandole i capelli. Le aveva concesso di vederla quando era vulnerabile, aveva lasciato che la stringesse e la consolasse. Josie era lì per lei e per Hope ebbe molta importanza.

Hope sapeva che a Josie piaceva  essere toccata, per esempio, amava gli abbracci e non aveva problemi col contatto fisico, lo adorava. Lo aveva notato quando cominciò ad uscire con Penelope: si stringevano le mani, braccia intorno alla vita, abbracci e baci dinnanzi a tutti. Lei era il contrario, stava sulle sue, evitava il contatto fisico, niente affetto per evitare che la gente potesse vedere delle debolezze. Ci vollero lunghe conversazioni con se stessa e, sfortunatamente, anche con Alaric, affinché riuscisse a fare qualcosa di semplice come stringere una mano. Fu discreto e veloce, mentre camminava accanto a Josie, la sua mano aveva incontrato quella dell'altra, intrecciando le loro dita. La castana non avrebbe potuto sorridere di più. Conosceva gli abbracci, le mani intrecciate; quelle cose per lei mostravano una forte connessione e intimità a cui Hope non era abituata. Hope aveva fatto uno sforzo per lei e per Josie ebbe molta importanza.

3) Profumo

Dei profumi possono illuminare la nostra mente, i nostri istinti, le nostre emozioni. Tutti noi abbiamo un profumo tipico e dicono che quando ci innamoriamo, quando ci innamoriamo per davvero, la prima cosa che notiamo è il profumo di quella persona.

Vaniglia e giorni di estate. La dolcezza della vaniglia che si mischiava delicatamente con tutto, rendendo ogni cosa migliore istantaneamente. La stessa dolcezza che si vedeva nei suoi occhi, che si sentiva nella sua voce. Le si addiceva, la castana era dolce come la vaniglia. Giorni di estate, quelli dove passi tutto il giorno fuori, magari in piscina. Giorni di estate che passava con suo padre, quando era appena una bambina, ricordi di loro due che dipingevano nel giardino insieme, rendendola felice. Ma i giorni di estate, come lei, erano calmi, pacifici. Vaniglia e giorni di estate erano il profumo di cui Hope aveva disperatamente bisogno, quello che era sempre pronta ad odorare. Vaniglia e giorni di estate erano il profumo di Josie.

Pittura fresca e pioggia. Era arte, in ogni senso della parola; per lei era la definizione di arte. Le divenne più chiaro solo quando notò che profumava sempre di pittura fresca, la prima volta in cui erano nella sua stanza. La ragazza dagli occhi azzurri aveva un gran talento, e sembrava essere sempre pronta a dipingere qualcosa di nuovo. L'odore intossicante rifletteva chi era per davvero, intossicante e bellissima. La pioggia l'aveva sempre tranquillizzata, c'era qualcosa in essa che faceva sentire Josie al sicuro. La prima volta che fu abbastanza vicino da sentirne l'odore, ne divenne dipendente. Il profumo la faceva sentire a casa, sana e salva. Era un odore importante per lei, qualcosa che sentiva di poter avere per sé e solo per sé. L'odore della pioggia era l'unica cosa che rendeva Josie egoista, era suo. Ma, in quel momento, quell'odore era di sua proprietà, aveva il profumo che le avrebbe fatto perdere la testa. Pittura fresca e pioggia erano il profumo di Hope.

4) Gusto

Si dice che un bacio può rompere il più potente degli incantesimi; svegliare una principessa dormiente; sigillare un patto fra due amanti. Si dice che un bacio è uno degli atti più puri dell'amore, così credevano anche loro.

Impulsivo e breve: il bacio che Hope diede a Josie, il loro primo bacio. L'alcol nelle sue vene l'aveva resa coraggiosa, il volume alto della musica l'aveva spinta a farlo. Così, l'aveva fatto. Si era recata verso la castana, l'aveva presa per la vita e si era sporta in avanti. Le loro labbra si incontrarono bruscamente. Troppo in fretta perché qualcuno le vedesse, ma abbastanza da far sì che potesse sentire il sapore della birra e della vaniglia del suo lucidalabbra.

Passionale e infinito: il bacio che Josie diede ad Hope, il bacio più attesto. Uscivano insieme da due settimane; piccoli bacetti e degli sguardi fugaci, cercando di contenersi perché sapeva che Hope faceva ancora degli sforzi per il contatto fisico. Ma nel momento in cui si trovarono da sole nella sua camera, Josie bramò il suo tocco. Quel bacio fu diverso da quelli che si erano già scambiate, fu lungo e paziente e presto, divenne una serie di baci appassionati. E come tutti gli adolescenti innamorati, si ubriacarono l'una dell'altra.

5) Udito

Le azioni hanno molta più importanza delle parole, ma a volte ci sono delle cose che dovrebbero essere dette. Piccole parole di conforto, parole tanto attese, per quanto piccole.

Josie amava troppo, e tutti lo sapevano, e a tutti andava bene. Dopo tre mesi di relazione, disse per la prima volta quelle parole ad Hope. Le aveva sussurrate timidamente mentre si stringevano sul letto della sua camera. La stringeva fra le sue braccia, giocava con la punta dei suoi capelli mentre la ragazza dagli occhi azzurri la dipingeva. Le sue labbra le avevano toccato l'orecchio, facendole venire i brividi, mentre le diceva cosa sentiva. Hope si era voltata, aveva guardato i suoi occhi ed aveva sorriso, prima di baciarla come se non ci fosse un domani, ma non aveva ricambiato. La castana sapeva perché, e gliel'aveva detto. Ecco quando Hope Mikaelson si innamorò completamente di lei, per quelle parole che le aveva detto guardandola negli occhi: "Ti amo. Non c'è bisogno che tu lo dica se non sei pronta. Lo capisco, Hope".

Hope era spaventata dall'amore, no, aveva paura di perdere di nuovo. Aveva pura di lasciarsi andare e osservare come la persona che amava le veniva strappata via di nuovo. Sapeva che se fosse successo con lei, se avesse perso Josie, non sarebbe sopravvissuta. E seppe di sentirlo quella notte. Quando uscirono insieme in quel giardino, dopo sei mesi di relazione. Hope le stava insegnando a dipingere, ma come diceva Josie, era una causa persa. In quel momento, con i pallidi raggi della luna che le illuminavano il volto, con le mani e il volto sporchi di pittura, mentre rideva per il disastro che aveva combinato, in quel momento lo seppe. Hope lo disse, così in fretta, così inaspettato, così semplice, eppure per entrambe, così perfetto. Josie si voltò di scatto verso di lei, con un sorriso grande tanto quanto l'amore che provavano. Sorridendo e baciandola con dolcezza, ripetette quelle quattro parole che per entrambe avevano importanza, una perché non credeva di poterle dire e l'altra perché non vedeva l'ora di sentirsele dire: "Anche io ti amo".

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