Multifemslash/Multifemale

Avalance/Nyssara

Run to you
Parte 1

Le dinamiche e i personaggi sono quelli di Arrow, Flash e Legends of Tomorrow, ma la one shot non è legata a nessun episodio in particolare. 

Quando ci si sente sotto pressione, sopratutto se si devono inserire delle coordinate per far partire una macchina del tempo ma si rischia di morire, si tende spesso a finire nei luoghi sbagliati. Le Leggende ne sapevano qualcosa, visto che più e più volte si erano trovati a dover scappare durante una missione finita male...peccato che l'agitazione li avesse fatti sbagliare in svariate occasioni, terminando nei luoghi sbagliati nei momenti sbagliati(nessuno avrebbe mai dimenticato l'espressione di orrore sul volto di Stalin quando erano sbucati dal nulla, mentre lui stava preparando un attacco contro la Germania). Gli agenti del Time Bureau avevano progettato una macchina che, dopo aver raccolto innumerevoli dati su ogni membro della Waverider, era stata istallata affinché ogni membro delle Leggende potesse comunicarle il luogo e l'anno in cui volevano spostarsi, affinché si potesse evitare di commettere degli errori. 

Effettivamente, la vita era più facile per tutti in quella maniera. La Macchina riconosceva soltanto le loro voci, dunque non c'era pericolo che qualche estraneo provasse a rubare la Waverider per viaggiare nel tempo e creare solo confusione. Inoltre, anche se in preda all'agitazione totale, parlare era molto più semplice che digitare coordinate per date e luoghi, perciò non c'era più spazio per incomprensioni. Inoltre, era così piccola che poteva essere essere portata nelle tasche. 

Ava e Sara erano state inviate nel 1987, perché era accaduto qualcosa che aveva cambiato radicalmente la vita di un importante politico. I nuovi protettori del tempo avevano preteso che intervenissero per sistemare l'errore, altrimenti non ci sarebbe stato equilibrio e le solite cose che raccontavano ogni volta prima di una missione delle Leggende. Sara ormai non ascoltava nemmeno più, tanto noiosi erano diventati.
Tuttavia, sembrava una missione molto semplice. Davvero, dovevano solo scoprire cosa aveva causato il cambiamento, far tornare le cose alla normalità e andare a casa per guardare uno stupido programma televisivo che Sara detestava ma che Ava adorava. Doveva essere semplice. Peccato che improvvisamente, fossero sbucati dal nulla dei ninja che avevano deciso di attaccare le due donne. Ovviamente, avevano provato a combattere, ma persino le loro conoscenze in arti marziali non erano state sufficienti per fermarli, dunque erano state costrette a battere in ritirata. 

<<Sara!Attiva la Macchina>>, la incitò Ava, sferrando un calcio ad un ninja per allontanarlo. Sara era premuta contro la sua schiena, entrambe pronte a proteggere l'altra dagli attacchi di quei piccoli uomini incazzati senza motivo apparente. Grazie alla protezione della sua meravigliosa fidanzata bionda, Sara fu in grado di prendere la Macchina che aveva in tasca e attivarla.

<<A casa. Voglio andare a casa. Anno 2020>>, disse in maniera affrettata. La Macchina, silenziosa e veloce come sempre, creò un portale che le due donne attraversarono prontamente. In quel piccolo passo che le portò nel loro presente, Ava rilassò le spalle e tirò un sospiro di sollievo, felice di sapere che la sua White Canary stesse bene. Non importava quante missioni compissero- insieme o separate- era sempre terrorizzata che la sua Leggenda preferita potesse ferirsi o...peggio ancora. 

<<Che cazzo?>>, sbottò Sara, guardandosi intorno. Ava si voltò di scatto, rendendosi conto che non erano nel loro appartamento. Né nella vecchia casa di Sara, oppure quella di Ava. Si trovavano in una stanza, che poteva essere paragonata ad una cella per quanto fosse piccola. Presentava solo un letto, una piccola finestra e una scrivania. 

<<Dove siamo? Credevo avessi detto di voler tornare a casa>>, mormorò Ava, confusa. Sara non rispose, come se si fosse congelata sul posto. Ava si avvicinò, toccandole la spalla, ma non ottenne alcuna reazione.