Pov jimin
Sto camminando per andare a scuola, sono circa a metà strada.
Frequento una scuola privata un pò lontana da casa ma mi piace camminare per raggiungerla, sto al secondo anno.La mia è una famiglia abastanza ricca, stiamo in un quartiere anch'esso ricco con tutte villette e... gli amici di famiglia sono tutti noiosi come i miei.
Ho 16 anni e la mia passione è la danza classica, la studio da quasi 4 anni in una scuola molto prestigiosa della città.
I miei hanno idee molto contrastanti, mia madre è felice mentre mi vede ballare riconoscendola come mia passione, mentre mio padre la vede una cosa da "froci" a detta sua.
Con mia madre ho un rapporto abbastanza amichevole cosa che non ho con mio padre, lui è freddo, distaccato, e non vuole parlare d'altro che non sia scuola dato che gli interessa solo di quello.
Il segreto più grande che ho con i miei genitori, e tendo a nasconderlo sempre, è il mio orientamento sessuale, sono gay.
Tendo a nascondere molto, anche davanti ai miei, il mio atteggiamento più femminile.<buongiorno> salutai il professore una volta arrivato in classe, la lezione non era ancora incominciata quindi la classe era mezza vuota, un paio di minuti dopo suonò la campanella della scuola segnando l'inizio, l'aula si riempì e il professore iniziò a parlare e spiegare la lezione del giorno.
Le ore passavano e tutti noi, dopo il suono dell'ultima campanella, uscimmo chiudendo i quaderni ed incamminandoci tutti verso l'uscita.
<hey jimin aspettaci> disse quasi gridando un mio compagno di classe venendomi dietro insieme ad altri quattro ragazzi.
Non li considero miei amici, sono più conoscenti con cui fare due chiacchiere fuori scuola, non mi piacciono e sono più falsi delle gocciole della coop.
Si misero affianco a me e continuarono a parlare fino fuori scuola dove ci fermammo tutti e sei su una panchina.
Era normale che, una volta finita la scuola, ci fermassimo a parlare della lezione o di quello che avevano fatto il giorno prima, oggi però l'attenzione era rivolta ad un gruppo di cinque ragazzi con in mano uno skateboard che se la rideva dall'altra parte della strada.
<non li ho mai visti qui!> disse uno dei ragazzi.
<neanche noi> rispondemmo.
<certo una sistemata se la potevano dare prima di uscire di casa eh> commentò un'altro.
Ridemmo, non mi sembravano cattivi o robe simili, li vedevo molto affiatati come gruppo.Pov tae
Stavo scendendo di corsa le scale del mio condominio, ero in ritardo come al mio solito.
Corsi letteralmente fino ai cancelli di scuola dove trovai già il mio gruppo ad aspettarmi ridendo nel vedermi correre, non ne capì il motivo.
<perché ridete?> chiesi.
<idiota! Hai lo skate in mano se non te ne sei accorto> mi beffegiò il più piccolo del gruppo, jungkook.
<cazzo! Andavo così di fretta che me ne sono pure dimenticato> imprecai sbuffando ottenendo una risata dal gruppo.
Entrammo in classe, eravamo in classi separate essendo di diversa età.
C'è jungkook che essendo il più piccolo va in secondo superiore, poi ci sono io che però sono stato bocciato quindi vado con kook, ci sono hoseok e namjoon che vanno in quarto e poi yoongi e seokjin che vanno entrambi in quinto.
Finimmo tutte le ore e ci avviammo insieme verso uno dei parchi abbandonati dove potevamo stare in tranquillità.
<c'è uno sketepark qui vicino! L'altra volta ci sono passato davanti con mio fratello è già occupato da diverse bande ma penso che un posto per noi ci sia> disse namjoon informandoci.
<andiamo a vederlo allora!> esclamò hobi entusiasto. Ridemmo e ci avviammo verso il posto seguendo tutti nam.
<proprio per qua dobbiamo passare?> chiese yoongi guardandosi attorno schifato, eravamo nella zona ricca.
<si per forza!> rispose nam.
A volte passavamo per li ma non ci piaceva comunque la parte ricca, sopratutto per la gente altrzzosa che ci abita.
<allora andiamo più veloce> disse per poi montare sullo skate e superarlo.
Seguiamo le sue mosse e continuando ad essere guidati da namjoon, arrivati ad un certo punto, ci fermammo sentendo un telefono suonare.
Ci guardammo un secondo, giusto per capire di chi era.<è il mio!> disse nam.
<sempre ricercato eh> commentò kook ridendo.
Rispose al telefono.
Pov nam
<pronto>
<hyung possiamo venire con voi?> era mio fratello minore.
<eh?!> non capivo.
<allo skatepark! Mi hai mandato un messaggio prima>
<ah si! Si ok quanti siete? Tutto il gruppo?> chiesi.
<no siamo solo in tre gli altri li hanno intanti in casa per studiare> rise.
<vi aspetto proprio all'entrata della parte ricca!> detto questo riattacco ed informai gli altri.
<dai sii> disse esaltato, come sempre, hobi. Il gruppo di mio fratello piaceva a tutti.
Mi avviai subito dopo verso l'inizio della zona, c'era quasi un distacco netto tra la parte povera, dove abitavamo noi, e quella ricca.
Pov tae
Nam andò a prendere suo fratello mentre noi ci avviammo verso un muretto poco distante da lì.
Improvvisamente sentimmo una leggera campanella suonare dall'altra parte della strada.
<che è una scuola quella?> chiese Jin indicando la struttura dalla quale era uscito il suono.
<penso di si!> rispose hobi.
Vedemmo poi molti ragazzi, tutti in divisa scolastica, uscire dall'edificio.
Alcuni se ne andarono subito, chi con la macchina chi a piedi, mentre il resto rimaneva su delle panchine a parlare o stare per conto loro con quei immensi cellulari di ultima generazione.
<secondo me se andiamo lì vicino si mettono pure paura!> scherzò yoongi.
Gli dammo ragione è ci mettemmo a ridere continuando a parlare tranquillamente.
Ok... Finalmente ho deciso di pubblicarla!! Ahahahah
Spero vi sembri interessante...
Il capitolo 2 lo metterò domani mantre gli altri proseguiranno una volta a settimana tranne per alcune eccezioni.
Grazie se supporterete la storia e grazie a tutti quelli che la leggono..❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...