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-" Allora, patti chiari ed amicizia lunga: stai ferma, o ti faccio male "- Kehlani si mise i guanti, aveva appena finito di realizzare lo stencil e stava per cominciare a preparare gli aghi da inserire nella macchinetta che serviva per tatuarla.

-" Mi sono mai mossa ? "- le domandò la nera, seduta sulla poltroncina in pelle nello studio della sua tatuatrice di fiducia. Kehlani non tatuava a casa, come Giorgia, possedeva uno studio privato in riva alla spiaggia di Seattle. Era un ambiente abbastanza piccolo ma comunque accogliente; sui muri vi erano affissi diversi tra i disegni che lei proponeva per i suoi tatoo, all'ingresso c'era un bancone alto ed in mogano scuro che fungeva un po' da ufficio, c'era la cassa, il catalogo ed il listino prezzi. Sul retro della struttura invece era situata la piccola stanza dove i clienti andavano prima a prepararsi e poi a sistemarsi per farsi tatuare.

La tatuatrice, Giorgia e Lauren al momento infatti si trovavano li, erano le 5 di pomeriggio e Kehlani sapendo quanto tempo avrebbe dovuto impiegare per tatuare Giorgia aveva cancellato tutti i suoi appuntamenti e chiuso il negozio solo per lei, per essere più tranquilla mentre lavorava.
La nera era arrivata puntuale, come sempre, ma solo quando si trattava di un impegno per un tatuaggio o per un piercing nuovo ed era, appunto in compagnia di Lauren.
Giorgia era andata a prenderla nel primo pomeriggio e si era fatta accompagnare da lei prima a fare delle commissioni per il padre e poi, nell'attesa dell' incontro con Kehlani, l'aveva portata a girare in sella alla sua moto, tutto il litorale di Seattle, che certamente non era paragonabile a quello di Miami, ma che comunque non era niente male. Lauren aveva detto a Giorgia che prima o poi, avrebbe balzato la scuola proprio per passarsi una giornata ad abbrustolirsi sotto il sole, che nonostante le temperature, faceva sempre bene; aveva ripreso a bramare il mare, l'estate ed il caldo, a rimpiangere le volte in cui aveva preferito stare a casa piuttosto che sulla spiaggia, poteva approfittare di quei tempi dato che da lì a poco si sarebbe dovuta trasferire in un posto dove il mare non era proprio dietro l'angolo.

-" Fallo senza di me, e mi incazzo "- le aveva di rimando risposto Giorgia. Anche lei amava la spiaggia, essendo nata ed avendo vissuto qualche anno della sua vita alle Hawaii, si poteva ritenere benissimo una figlia del mare per cui, era indiscutibile per lei non sfruttare una giornata più calda per stare stesa al sole. Ogni anno infatti lei, suo padre e sua sorella tornavano a Maui sia nel periodo estivo che per le vacanze di natale ed era più il tempo che i tre passavano in spiaggia a fare surf, a nuotare nelle acque dell'oceano ed a giocare a beach volley, che a casa.

-" Ti muovi praticamente sempre "- la rimproverò Kehlani ricordando di quella volta ove, per un pelo, non aveva sbagliato a tirare una linea mentre la tatuava -" adesso spogliati, togli la maglia, il reggiseno e stenditi a pancia in giù "- le disse poi indicandole il solito lettino, lei intanto si dileguò per qualche secondo per poter prendere il suo cellulare così che trasmettesse tramite spotify un po' di musica.

Giorgia si alzò dalla poltrona e si tolse per prima la giacca di pelle, subito dopo fece per levarsi il crop top che indossava.

-" Aspetta "- la fermò Lauren -" esco, cosi sei più tranquilla..."-

Immaginava che per Giorgia fosse un probelma spogliarsi davanti a lei, che si vergognasse o che si sentisse a disagio, e per questo avrebbe preferito uscire così che avesse la sua privacy, ma la nera la bloccò prima che potesse lasciare la stanza.

-" Non mi dire che ti metti in imbarazzo per questo...pensavo sapessi come è fatta una donna nuda "- la prese in giro. Per lei in realtà non c'era problema nel farlo, era lesbica ma sicuramente non si vergognava nel farsi vedere nuda da un'amica, non per forza bisognava vedere il marcio nelle cose e spogliarsi davanti a qualcuno solo per il puro fine di fare sesso.

Per lei almeno era così, se una sua amica le si parava davanti nuda non si metteva a fare pensieri contorti o altro, era una sua amica e da amica la doveva guardare, non si permetteva di fare o pensare altro; oltretutto non ne sentiva la necessità, non provava interesse per ogni donna ed una figa sapeva come era fatta per cui...

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