Quando aveva 7 anni amava il giorno in cui si addobbava casa, si apriva l'albero, si mettevano le palline e si costruiva il presepe, a 14 lo tollerava, nel senso che poteva andarle bene farlo ed aiutare ma non esplodeva di gioia quando arrivava il momento, dai 17 in poi invece, proprio lo detestava, odiava quel finire attorcigliata da un filo di lucine rosse poiché incapace di sistemarle ordinatamente sui rami dell'albero.
Quando era bambina lei aiutava Mike a farlo, ora era Chris che, a modo suo, aiutava lei, e per Lauren non vi era cosa più frustrante del rendersi conto, solo dopo, aver perso ore ad incastrare i fili tra i rami, di averne sbagliato il lato, e che l'attacco alla corrente si trovava da tutt'altra parte rispetto a dove pendeva il filo.
Oppure quelle palline colorate, quelle dannate palline colorate con le quali prendeva talmente tanti di quegli scivoloni finendo con il culo per terra, che le facevano rinnegare il Natale stesso come festività.Fare l'albero per lei sarebbe dovuta essere proclamata come una vera e propria attività sportiva ed agonistica, sembra facile, ma già dopo aver districato i rami non ne puoi più. E poi, anche spruzzargli la neve finta, dio mio che urto quella polverina bianca sulla faccia...
-" Chris, passami quel filo "- disse Lauren a suo fratello indicandogli il filo di intermittenti lucine colorate che era appoggiato sul divano.
Il bambino lo prese e letteralmente glielo lanciò addosso, con fare scherzoso, facendola grugnire come il grinch. Era compito suo rispolverare il vecchio abete sintetico della nonna ed adornarlo prima dell'arrivo di tutti gli altri parenti; avrebbe dovuto farlo il weekend prima della vigilia, ma così come per il disegno che doveva realizzare per suo fratello, non ne aveva avuto il tempo e nemmeno la voglia.
Clara si stava occupando del presepe, situato sopra il caminetto ove anche un ramoscello di vischio era presente; peccato che non era presente una persona da baciarci sotto per nessuno, ne per lei, ne per sua figlia, ne per sua madre ne...figuriamoci, per il piccolo Chris.
Lauren iniziò controvoglia a sistemare quel filo incastrandolo tra i rami e cercando di non cavarsi gli occhi con le punte di esso, il fatto che Clara stesse facendo il presepe significava che dell'albero doveva occuparsene la corvina da capo a coda e quell'abete era il doppio rispetto a quello che invece tenevano loro a Miami.
Nonna Grace adorava gli addobbi natalizi e ci perdeva ogni anno un sacco di tempo nel sistemarli in casa, ne aveva moltissimi, per ogni stanza c'era qualcosa e se mentre le varie candele profumate, le palle di vetro con la neve ed i piccoli Babbo Natale di porcellana, erano un qualcosa che in pochi secondi si poteva sistemare, per l'albero ed il presepe, il tempo da dedicare era molto di più.-" Ragazzi, fate una pausa dai, gli zii arriveranno fra qualche ora, ed io ho appena sfornato questi muffin "- la nonna entrò in salotto tenendo in mano un vassoio argentato sopra il quale erano depositati una serie di Muffin, tutti di diversi gusti. Tre al cioccolato, tre ai mirtilli, e tre bianchi con scaglie; Chris fu il primo, chiaramente, a mollare la scatola con gli addobbi per correre a prenderne uno, ed a ruota lo segui sua madre.
Clara che era una molto dedita alla cura dell'alimentazione, in contesti dell'anno differenti, avrebbe preferito sbucciarsi un'arancia o addentare una mela, ma visto e considerato che a natale siamo tutti più buoni e più flessibili con le diete, si concedette due di quei dolci che sua madre aveva preparato con tanto amore. La donna anziana rimaneva in cucina a preparare per il cenone ed i successivi giorni di festa, da almeno due o tre giorni prima di quello, ci teneva che lo stomaco dei suoi invitati venisse soddisfatto e riempito per bene, ed usava sua figlia ed i suoi nipoti un po' come dei sommelier critici che bocciavano o approvavano le sue ricette.
-" Lauren ? "- la nonna si avvicinò a Lauren sorridendole e porgendole un dolcetto, ma la nipote declinò gentilente l'offerta; seppur quei muffin fossero una gioia per la vista e ne sarebbero stati una anche per il palato, lei preferiva non toccarne nemmeno uno. Aveva dato un occhiata alle pietanze che sua nonna aveva preparato per la cena e dato che nemmeno una tra di esse che lei non desiderasse mangiare, preferiva tenersi a bada finché poteva. Se avesse preso anche solo un muffin, ne avrebbe poi finito tutto il contenuto del vassoio.

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IF YOU LET ME
FanfictionLauren aveva smesso di vivere da tanto tempo, la sua esistenza si era ridotta ad essere pura ed estrema sopravvivenza; non aveva più idea di cosa significasse essere qualcuno, lui le aveva tolto ogni cosa e lei credeva che ormai persino di amare no...