Se diciotto anni prima di quel giorno a Daniel fosse stato detto che si sarebbe ritrovato a quarant'anni vedovo, con due figlie adolescenti, una incinta e l'altra in procinto di morire e che per raggiungere alla velocità della luce quest'ultima avrebbe corso tra le strade di Seattle urlando all'altra cosa stesse accadendo sembrando un pazzo squilibrato in procinto di una crisi di nervi, lui si sarebbe messo a ridere, non ci avrebbe nemmeno lontanamente creduto ed avrebbe chiesto a chi gli stava dicendo quello, chi fosse il suo spacciatore di fiducia.
Ma ora, a distanza di diciotto anni, nel mentre che si stava davvero ritrovando in quello scenario, la domanda a sorgergli spontanea era un'altra: Dio esiste ?
No perché, se esisteva, a quanto pare non si era accorto della presenza della loro famiglia, una famiglia piccola ma composta comunque da persone buone che certamente non meritavano quel trattamento da parte sua e che non meritavano di ritrovarsi in quel tipo di tragici scenari degni dei migliori film di Stephen Spielberg. Daniel era un uomo forte ma pur sempre solo, che ogni mattina si alzava alle quattro andando, come prima cosa, ad arrotolarsi le maniche per lavorare con il fine ultimo di dare da mangiare, da vivere, ad altri due esseri umani, quasi tre, che dovevano crescere.
Non si era mai tirato indietro davanti alle difficoltà, non si era mai preso il lusso di arrendersi o di non fronteggiarle per mancanza di volontà, ed anzi, aveva sempre calato la testa e tirato dritto provando nel peggio a dare il meglio di sé, soprattuto quando nel mezzo della situazione vi fosse coinvolta la sua famiglia, sua moglie e le sue figlie. Ma adesso, con il senno di poi, con tutti quegli anni di esperienze negative, di sacrifici vani e di nulla di positivo come tornaconto, si chiedeva a cosa fossero serviti tutti i suoi sforzi, tutta la sua fatica quando poi questi non venivano nemmeno lontanamente riconosciuti. Non voleva un premio, non voleva la ricchezza né tantomeno la possibilità di girarsi i pollici con qualcuno a servirlo, ma almeno la salute per sé e per la sua famiglia, lui la pretendeva.
Dio, o chi per lui, lo aveva già privato di sua moglie e di una madre per le sue figlie, adesso come si permetteva, con che diritto e con quale potere, di levargli anche una delle sue figlie e sorella per l'altra ? Con che prosopopea e con quale scopo Dio, o chi per lui, andava lì a prendersi anche Giorgia ?
Daniel era arrabbiato, tanto arrabbiato, triste, frustrato ed anche impaurito per quello che gli era accaduto e per quello che stava continuando ad accedere. Aveva solo 20 anni anni quando per la prima volta si era ritrovato davanti ad una responsabilità più grande di lui, ovvero il matrimonio e solo 25 quando aveva dovuto fronteggiare la seconda, la nascita di Ariana.
Metto in chiaro che entrambe le cose erano state da lui volute e da lui mai rinnegate o rimpiante, in quanto era stato lui a chiedere ad Alicia di sposarlo amandola con tutto se stesso ed era stato sempre lui a condividere la volontà di mettere su famiglia molto giovane, tuttavia penso sia evidente agli occhi di tutti che quell'essere umano era diventato uomo ancora prima di smettere di essere ragazzino e che per questa sua nobile autonomia, almeno in età adulta, meritava un po' di tregua, tranquillità e calma. Ma invece no, lui non si era mai fermato e non si sarebbe mai potuto permettere di farlo, specialmente da quando Alicia era venuta a mancare la sua vita si era, metaforicamente parlando, trasformata in una delle dodici fatiche di Ercole.Si era innamorato di una donna con grandi dipendenze, dipendenze delle quali lui si era preso cura e carico e dipendenze che quella donna gli avevano portato via. Aveva messo al mondo due figlie, una delle quali malata, che lui si era ritrovato a crescere da solo e due figlie in nome delle quali sacrificava ogni sua giornata, in nome delle quali investiva ogni suo singolo centesimo senza mai battere ciglio ed in nome delle quali faceva qualsiasi cosa. Che quindi queste figlie, questo tempo e questi soldi dunque se li potesse godere anche lui no ?
No, perché delle sue figlie una stava per diventare madre mentre l'altra stava per morire.
-" Si può sapere cosa diavolo sta succedendo ?! Perché mia sorella è in ospedale ?! E perché sembra che tutti sappiate qualcosa che io non so ?! "-

STAI LEGGENDO
IF YOU LET ME
FanfictionLauren aveva smesso di vivere da tanto tempo, la sua esistenza si era ridotta ad essere pura ed estrema sopravvivenza; non aveva più idea di cosa significasse essere qualcuno, lui le aveva tolto ogni cosa e lei credeva che ormai persino di amare no...