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Nella vita di ogni essere umano, il tempo è una delle più grandi ed importanti variabili, un grande amico ma, talvolta anche un acerrimo nemico; non vi è umano che, sulla terra, sia sempre stato capace di essere puntuale ed allo stesso tempo, non vi è persona al mondo, che non si spazientisca davanti al ritardo. Il tempo è fondamentale, se lo usi bene, puoi salvare e puoi salvarti, ma se lo usi male puoi finire o puoi finirti.

Giorgia non aveva ben chiaro ancora se stesse simpatica o meno al 'tempo' che scandiva la sua vita attimo per attimo, poiché tante volte se lo era trovato accanto nelle vesti di fedele compagno ma altrettante erano state le occasioni durante le quali aveva dovuto combatterlo, però stava per scoprirlo, mancava poco...

Quando Miriam aprì la porta di casa Jauregui, teneva ancora il telefono con la schermata aperta sul contatto della nera, in mano insieme a quella lettera, ed a chiamarla prima che fosse troppo tardi, prima che per sua cugina fosse troppo tardi.

-" Miriam ciao, Lauren è in..."-

-" Dimmi che Lauren è con te ! "- non le diede il tempo di spicciare parola, di fare domande, si sporse oltre la figura di Giorgia cercando sua cugina dietro di lei, ma capì che non era lì quando tutto ciò che vide alle spalle della nera vi la sua moto parcheggiata nel vialetto di casa.

-" Cazzo ! "- urlò ancora.

Giorgia non capì, venne sommersa prima dagli urli della ragazza più piccola e subito dopo da delle lacrime che iniziarono a scendere dritte dai suoi occhi.

-" Ma che sta succedendo ? Miriam dov'è Lauren ? "- le chiese immediatamente. Capì che qualcosa non andava, che se la ragazza avesse imprecato subito dopo averle chiesto se la cugina fosse con lei e dopo esserle saltata addosso per verificarlo, Lauren non era in casa, ma che forse era anche in pericolo.

-" Non lo so, non lo so "- continuò la più piccola presa dal panico. Frustrata gettò il telefono sul divano del salotto, a due metri dal portone di ingresso, e prese a camminare convulsivante nell'ambiente passandosi nervosamente le mani tra le ciocche di capelli.

Giorgia si chiuse la porta alle spalle ed entrò. La casa sembrava esser vuota con solamente Miriam all'interno; non vedeva Chris, non vedeva Grace, non vedeva Clara ma sopratutto...non vedeva Lauren.

-" Miriam cazzo ! "- la richiamò -" Dov'è tua cugina ?! "-

Una brutta sensazione invase il suo corpo, freddi brividi le percorsero prima la schiena e poi le braccia. Per qualche motivo sentiva di stare perdendo tempo per qualcosa e non si trattava dell'appuntamento che aveva allo studio di Kehlani per fare quel tatuaggio.

-" Ho paura stia facendo una cazzata "- rispose Miriam fermandosi in mezzo alla sala ed allungando nelle mani a Giorgia là lettera che aveva trovato sul letto di Lauren meno di un quarto d'ora prima ma che chissà da quanto tempo stava lì.

Ciao Giox ,
non so per quale esatto motivo io abbia deciso di scrivere queste parole qui ed adesso, ... sto provando a calmarmi ed a dormire un po' ma non riesco, sento che il mio posto non è questo ma non so per certo quale sia. Chiudo gli occhi e senza volerlo rivedo noi, l'altra notte, insieme per la prima volta, e forse anche ultima. Quando ti vidi il primo giorno scuola quell' 11 settembre la prima cosa che notai di te, fu il modo con cui arrivasti in classe, correndo su tacchi più alti di te cercando di prenderti quel banco che ormai era mio e rischiando di inciampare con lo zaino di Ally buttato a terra. "Questa mi sta sul cazzo" pensai non appena ti sedesti accanto a me. E così fu...tuttavia nemmeno mi accorsi di cosa stava succedendo, non mi ero nemmeno accorta di quanto tu fossi bella e di quanto guardarti, anche di nascosto, disegnare o ascoltare la musica, mi facesse stare bene.

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