Ariana faceva avanti ed indietro dal divano del salotto al bancone della cucina in maniera fin troppo dinamica per essere Ariana, stava letteralmente consumando la pelle dei suoi piedi che, a contatto con il pavimento freddo della stanza, imploravano pietà e necessità di fermarsi. Non era mai stata lei un'atleta, men che meno una maratoneta, le sue piante erano abituate a vertiginosi tacchi non a camminate così estenuanti a contatto con la moquette della cucina.
-" Che ore sono ? Fra quanto arrivano ? Tra quanto torna papà ? "- guardò l'orologio ponendo a Giorgia quella domanda per la terza volta da quando la nera aveva iniziato a cucinare.
Il sugo bolliva sul fuoco, la carne stava venendo cucinata sulla griglia e le patate si stavano abbrustolendo e dorando nel forno da circa un quarto d'ora; Ariana non era una maratoneta e Giorgia non era una chef ma entrambe si stavano dando a qualcosa non familiare a loro per poter far finta di star mandando via il nervosismo, l'ansia e la paura che da quando la bruna aveva invitato Sinue ed Alejandro, i suoi suoceri, a cena a casa propria, non stavano lasciando le due sorelle respirare.
Era arrivato il momento.
Il momento per i nonni di suo figlio sapere di star per diventare tali, sapere di essere in procinto di dover ricominciare ad acquistare pannolini ed insegnare a lei ed a Carlos come si cambiassero.
Ariana temeva i suoi suoceri in quel momento, aveva da sempre avuto un bellissimo rapporto con loro, così come Carlos lo aveva da subito avuto con Daniel, ma i due fidanzati stavano per la prima volta sperimentando l'idea di poter venir sbattuti fuori dalle reciproche case per il "danno" che avevano combinato.-" Ariana non lo so che ore sono, non so tra quanto arrivano loro e tra quanto torni papà. Prendi il telefono e chiamali, io ho le mani impegnate "- rispose la più piccola nervosamente mentre con una crocchia in testa e gli occhiali da vista sul naso, tentava, vanamente, di preparare del chili che fosse commestibile e che fosse fatto con il sale e non con lo zucchero, come era stato l'ultima volta che si era convinta di volerlo provare a cucinare.
Era nervosa tanto quanto Ariana, quasi come se fosse stata Lauren a mettere incinta lei piuttosto che Carlos ad aver messo incinta sua sorella. Entrambe si erano morbosamente attaccate alla corvina nel sapere, tramite lei, come comunicare la cosa ai genitori di Carlos ma anche al proprio dal momento che la ragazza più grande lo aveva già fatto in passato con una donna che poteva diventare più verbalmente aggressiva di quanto Sinue, Alejandro e Daniel messi insieme potessero.
-" Con calma, fategli capire che siete seri quando dite che volete tenere il bambino, che vi sentite pronti ad essere genitori ed a mollare tutto per crescere un moccioso. Non fatevi vedere incerti o con la paura, perché sennò siete fottuti "- aveva detto ad Ariana.
-" Ditegli che siete consapevoli del fatto che cambiare pannolini non sia una passeggiata, che dovrete preparare biberon e che il passeggino non è un monopattino e che starete attenere davanti ad una strada in discesa. Che sarete di supporto ad Ariana ed a Carlos con maturità senza diventare voi le bambine ed essere imprudenti, che sarete le zie migliori del mondo"- aveva invece suggerito a Camila ed a Giorgia.
Lauren non era stata mamma, non in prima persona, ma aveva accudito Chris come se fosse figlio suo e per questo, con i bimbi piccoli ci sapeva fare davvero molto bene. Tuttavia a gestire i genitori ed i confronti con questi non era particolarmente ferrata...ognuno ha il suo tallone di achille no ?
Ariana faceva affidamento in lei per ogni cosa sostanzialmente, dal chiederle se un banale dolore fosse normale per una donna i dolci attesa, al domandarle se fosse pericoloso per il bambino fare del sesso spinto con il suo ragazzo, e delle volte, Lauren si trovava anche in imbarazzo nel risponderle...
Giorgia e Camila anche facevano lo stesso, ma più che altro le chiedevano di insegnare loro cose come cambiare un pannolino o preparare un biberon in maniera che il latte non fosse troppo caldo o troppo freddo, roba più pratiche insomma. Ed in tutto questo, Miriam rideva, prendendole in giro insieme a Chris,...ovviamente.
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IF YOU LET ME
FanfictionLauren aveva smesso di vivere da tanto tempo, la sua esistenza si era ridotta ad essere pura ed estrema sopravvivenza; non aveva più idea di cosa significasse essere qualcuno, lui le aveva tolto ogni cosa e lei credeva che ormai persino di amare no...