-" Ho solo dieci minuti di ritardo, non è la fine del mondo. Passatemi la piastra che in meno di quanto pensate i suoi capelli diventeranno più lisci e morbidi della seta "-
Era stata presa a parole per il suo ritardo ? Si.
Lauren l'aveva minacciata dicendole che l'avrebbe lasciata a secco per un mese se non avesse fatto arrivare Miriam in tempo per il suo appuntamento ? Si.
Giorgia si era minimamente preoccupata ? No.Erano anni che i suoi capelli passavano da un riccio indomabile ad un liscio impeccabile in meno di un quarto d'ora, e la sua chioma, non era per nulla poco folta, Lauren stessa ne aveva avuto la prova, quando stirandole i capelli per la prima volta, si era ridotta a terminare con un crampo al braccio. Giorgia era veloce nel trattare i propri capelli, si era ormai abituata a farlo in archi di tempo fin troppo brevi per essere definiti normali, e se aveva fatto ritardo, era perché sapeva di poterselo permettere.
-" Devo essere fuori casa tra venti minuti, tu sei sicura di farcela ? Posso scrivere a Camila e dirle che ho avuto un contrattempo, non penso se la prenderà "- Miriam capiva, a differenza di sua cugina, dato il poco preavviso, la ragazza dai capelli neri ed il suo ritardo. Immaginava che si fosse dovuta cambiare prima di uscire di casa (dato che solo nelle serie tv la gente sta in casa vestita e non con il pigiama o qualcosa di poco decente) e raggiungere la loro abitazione dall'altra parte della città, e per questo non gliene faceva una colpa, anzi, l'aveva anche ringraziata per averlo fatto senza battere ciglio.
-" Camila non se la prenderà, di questo ne sono certa, ma tu non avrai bisogno di scriverle perché se tra meno di venti minuti tu devi essere fuori casa, tra meno di venti minuti lo sarai. Fidati "-
Prese la piastra, appoggiata sulla scrivania della ragazza, e dividendo i suoi capelli mossi in tre ciocche, cominciò a passarla sulla prima, letteralmente alla velocità della luce. Tra lei ed Ariana non sapeva chi fosse la più veloce in quel tipo di operazione, ma era certa che davanti ad un cronometro, l'una avrebbe fatto mangiare la polvere all'altra perché nemmeno sua sorella scherzava quando si trattava di stirarsi i capelli in poco tempo.
-" Mi fido allora "- rispose Miriam riponendo il suo cellulare e sorridendo . Lauren nel frattempo sbuffava.
-" Che hai ? "- le domandò Giorgia. Le rimaneva dietro e lei la vedeva dal riflesso dello specchio, la faceva ridere con addosso quel buffo pigiama, ma era così terribilmente tenera che anche se la minacciava di lasciarla a secco, non riusciva ad arrabbiarsi.
-" Niente "- disse alzando le spalle rispondendo che sbuffava solo per la paura che Miriam potesse far tardi. Non doveva essere affar suo, ma per qualche motivo le dava fastidio sapere che l'appuntamento di sua cugina potesse saltare per delle cazzate, voleva che andasse bene e che la più piccola facesse figura davanti a Camila.
Si vedeva che le piaceva proprio.-" Ti ho detto di stare tranquilla, arriverà per tempo. Al massimo la porto io in moto a casa di Camila, loro non abitano molto lontano da qui "-
Carlos e Camila abitavano molto più vicino a casa delle due cugine rispetto a dove abitavano lei ed Ariana, a piedi Miriam ci avrebbe messo solo dieci minuti ed in moto meno di cinque, non vi era pericolo che facesse ritardo nemmeno se lo avesse voluto.
-" Va bene. Tu che stavi facendo prima di venire qui ? Studiavi davvero ? "- Lauren si appoggiò a lei facendo aderire il proprio petto alla sua schiena, poi le circondò il busto con le braccia e le diede un bacio sul collo. Ancora non si erano salutate per bene loro.
Giorgia era letteralmente corsa al piano di sopra quando Chris era andato ad aprirle la porta ed oltre che a salutarla a parole, non aveva fatto altro dato che si era ritrovata davanti ad una Lauren con le braccia conserte e l'espressione furente.
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IF YOU LET ME
FanficLauren aveva smesso di vivere da tanto tempo, la sua esistenza si era ridotta ad essere pura ed estrema sopravvivenza; non aveva più idea di cosa significasse essere qualcuno, lui le aveva tolto ogni cosa e lei credeva che ormai persino di amare no...