-" Ehy, ti ho cercata ovunque, ma dov'eri ? "- Lauren si fermò davanti alla porta del bagno giusto nel momento in cui questa stava venendo varcata dalla sua ragazza che si tamponava gli occhi con un fazzoletto.
-" Stai bene ? "- le chiese poi accorgendosi di quel particolare. Prese la sua mano destra scostandola dall'occhio per guardarla meglio.
-" Si, certo. Solo che stamattina il caffè del bar faceva schifo e ho sbroccato fino ad ora, mi si è solo rovinato l'eyeliner "- rispose la più piccola accennando un piccolo e flebile sorriso. La sua voce ancora leggermente rauca, faticava a venir fuori ma Giorgia aveva la scusa pronta a giustificarla, lo sforzo per il vomito appunto.
In realtà il caffè non era neanche andata a prenderlo, non si era per nulla recata al bar, ma uscita dall'aula, un'ora prima, era direttamente andata in bagno sentendo già un groppo alla gola, preannuncio della sua imminente crisi respiratoria.
-" Ah...forse avrai un po' di febbre. Ariana ha preso il caffè poco fa e non se ne è lamentata "-
La corvina si sporse verso la sua ragazza appoggiando le labbra sulla sua fronte con delicatezza così da percepire la temperatura, ma non le sembrava affatto calda, al contrario, era gelida.
-" Sta tranquilla "- Giorgia le posò le mani sull'addome per allontanarla, ed ancora una volta le sorrise -" Sto bene, se ad Ariana non ha dato fastidio probabilmente sarà il mio stomaco a non essere predisposto stamattina. Andiamo in classe ? "-
Prese a Lauren una mano e senza darle modo di replicare altro, la condusse lungo il corridoio e su per le scale fino a giungere davanti alla loro aula, entrandoci subito dopo. Seduta sul loro banco c'era Miriam che tranquillamente scafuliava nella borsa della cugina come se fosse la propria.
Immediatamente Lauren storse il naso e si recò davanti a lei con grandi falcate ed un'espressione corrugata ed interrogativa sul volto.
-" Ti serve qualcosa ? "- le domandò accigliata.
La più piccola era di per sé solita prenderle i vestiti senza chiederlo, ci mancava solo che le prendesse soldi o sigarette, perché si, Miriam fumava, ma lo faceva a scrocco.Quest'ultima alzò repentinamente il capo per poi rificcarsi nella borsa nera di cuoio di sua cugina.
-" Il tuo profumo. Lo porti sempre, lo so...e mi serve "-
Lauren aveva lo stramaledetto vizio ed assurda ossessione di portare sempre con sé il profumo spruzzandoselo ogni due per tre quasi come fosse deodorante. Giorgia, che le stava letteralmente appiccicata per oltre sei ore a scuola, ed altrettante nel pomeriggio, terminava sempre la giornata con un atroce mal di testa dettato proprio dalla fragranza solitamente usata dalla sua ragazza. Anche lei usava molto profumo, non lo nego, ma Lauren ne era propio dipendente e non se ne separava mai; convinta che dopo qualche ora dai primi spruzzi, l'odore non si sentisse più, continuava imperterrita a metterselo arrivando a comprarne anche due o tre boccette ogni mese.
I loro compagni infatti, trovavano quella piccola zona dell'aula, alle due ragazze riservata, un po' come una sorta di cunicolo di un qualche centro estetico dal momento che passando di lì, anche solo per dei secondi, le loro narici venivano invase dalla fragranza di Lauren che letteralmente metteva KO il classico e fastidioso odore di polvere. Ariana e Carlos la prendevano in giro, chiamandola "malata patologica di pulito", mentre Giorgia la rimproverava dicendole che uno di quei giorni l'avrebbe fatta rinchiudere alla neuro per la sua ossessione malsana.
-" Ed a cosa ti servirebbe esattamente ? "- le domandò mantenendo lo stesso tono e la stessa posizione severi, ci mancava solo che prendesse a battere il piede a terra come una maestrina di scuola elementare.

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IF YOU LET ME
FanfictionLauren aveva smesso di vivere da tanto tempo, la sua esistenza si era ridotta ad essere pura ed estrema sopravvivenza; non aveva più idea di cosa significasse essere qualcuno, lui le aveva tolto ogni cosa e lei credeva che ormai persino di amare no...