-"Ciao tesoro. Come ti senti ? "-
Lauren posò la sua borsa nera sulla poltroncina a fianco del letto di Giorgia nella stanza, e si andò a sedere accanto alla sua ragazza che, semi distesa su di esso si stava facendo levare l'ago canula dall'infermiere Freddy, poi le diede un rapido bacio sulla guancia.
-" Oggi sto meglio, non mi sono neanche fatta addormentare durante la trasfusione "- le rispose entusiasta la ragazza dai capelli neri anche se con voce un po' bassa.
Era la nona o forse la decima seduta che faceva di trasfusioni da quando aveva iniziato a farle doppie, e per la prima volta dopo un mese ormai, la dottoressa Morgado aveva preferito non anestetizzarla. Le aveva fatto degli esami durante la mattina, e dai risultati si evinceva che per quanto fosse deteriorato, il cuore di Giorgia nell'ultimo periodo sembrava non aver subito ulteriore peggioramento, e dunque dal momento che l'anestesia ha i suoi pro ma anche i suoi contro, come il senso di stordimento, la dottoressa non l'aveva addormentata.
Aveva però mandato Freddy, l'infermiere appunto, a controllare la pressione della ragazza quasi ogni ora avvisandolo del fatto che davanti a qualsiasi valore un po' più alterato, doveva assolutamente chiamarla così da anestetizzare la ragazza.Alla fine però non era successo nulla, Giorgia era stata bene ed anzi, durante la seduta, era riuscita ad attirare l'attenzione del bimbo senza la gamba che come sempre era seduto difronte a lei per fare la chemio. Il bimbo, che poi aveva scoperto si chiamasse Jack, durante le precedenti sedute, l'aveva già notata ed era rimasto affascinato dai suoi tatuaggi e dai suoi piercing, solo che essendo che lei dormiva non le aveva mai potuto rivolgere la parola. Stavolta invece, entrambi erano stati la compagnia l'uno dell'altro durante quelle ore e Giorgia gli aveva spiegato come doveva fare per diventare tatuatore, in quanto il piccolo sosteneva di voler fare il suo stesso mestiere una volta diventato uscito dall'ospedale è diventato grande. Poi lei, gli aveva anche promesso che durante uno di quei giorni, sarebbe andata nella sua camera in oncologia per fargli vedere la sua macchinetta per fare i tatuaggi insieme a tutti gli inchiostri, e lui era stato felicissimo di questo.
-" È un buon segno no ? "- chiese Lauren voltandosi verso Freddy come a voler chiedere conferma a lui, ed il ragazzo annuì. Era un buon segno ma sicuramente non stava a significare che Giorgia stesse guarendo o che il suo cuore si stesse 'ricucendo', era un buon segno solo perché non stava peggiorando.
-" Evita di toglierti i cerotti come hai fatto ieri, potrebbe farti invenzione la ferita "- prima di uscire dalla stanza, una volta terminato il suo lavoro, ovvero quello di disinfettare la ferita che l'ago canula lasciava sul braccio di Giorgia ogni volta, avvertì la ragazza di stare abbastanza attenta e sopratutto di non fare la classica stronzata di togliersi i cerotti solo perché, a detta sua, coprivano i suoi bellissimi tatuaggi.
-" Va bene, va bene "-
Le ragazze lasciarono che Freddy uscisse prima di riprendere a parlare ed anche a salutarsi per bene. Giorgia si sistemò meglio sul suo letto finendo con le gambe incrociate sotto di sé e Lauren replicò la sua stessa posizione finendo faccia a faccia con lei.
La più piccola si sporse tirando a se la maggiore afferrandola dal colletto della giacca di pelle che indossava con poco garbo e le diede un bacio, stavolta molto meno casto di quello che era stato riservato a lei da Lauren quando era entrata in stanza.Era di buon umore quel giorno, il non aver avuto bisogno di anestesia e di morfina la rendeva molto più energica e molto più vogliosa di fare le cose, a prescindere da cosa queste fossero. E poi, vedere Lauren entrare, con un bellissimo sorriso sul volto che oramai accennava raramente a venir fuori, le aveva letteralmente migliorato la giornata. Era da tanto che non vedeva la sua ragazza così felice, anche se ancora non sapeva il perché.
Più passavano i secondi e più quel bacio si faceva sempre meno casto e meno decente; la più grande la tirò facendola finire a cavalcioni su di lei appoggiandole successivamente le mani sui fianchi, lasciati scoperti da un top grigio,
in modo un po' inappropriato per essere in un luogo alla mercé di chiunque, mentre Giorgia si teneva ben salda a lei avvinghiandola dal collo con braccia, tirandole di rado qualche ciocca di capelli che la faceva rispondere con un leggero gemito.
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IF YOU LET ME
FanfictionLauren aveva smesso di vivere da tanto tempo, la sua esistenza si era ridotta ad essere pura ed estrema sopravvivenza; non aveva più idea di cosa significasse essere qualcuno, lui le aveva tolto ogni cosa e lei credeva che ormai persino di amare no...