-" Scusami, non volevo svegliati e fare spettacolo. Ma non so vomitare e mi impressiono "- si teneva una mano sulla fronte ed una sullo stomaco, i suoi occhi erano rossi ed il suo corpo ancora tremava.
Se c'era una cosa che Ariana odiava più di quanto odiasse dover prendere una nave, era quella di vomitare. Non sapeva farlo ed ogni volta rischiava di strozzarsi.
-" Stai tranquilla, ho il tuo stesso problema, ti capisco. Come ti senti adesso ? "- seduta a terra con la schiena poggiata al muro del bagno, Lauren era rimasta a far compagnia ad Ariana con la promessa che l'avrebbe assistita ancora nel caso in cui avesse nuovamente avvertito la necessità di vomitare.
Era stato abbastanza complicato per lei tenerle i capelli e starle vicino nel momento in cui si liberava, aveva dovuto trattenersi nel non finire a testa in giù nel gabinetto proprio come la bruna, ma vedeva Ariana in serie difficoltà e sapeva cosa significasse non riuscire a vomitare non essendone capace. Aveva vissuto quel tran tran per 5 mesi e ricordava molto bene la sensazione.
-" Mi gira la testa e mi fa male la pancia ma penso che quello sia per lo sforzo "- disse poi poggiò il capo sulla spalla della sua amica chiudendo gli occhi, le luci forti della stanza la mandavano in confusione e le facevano nuovamente avvertire il bisogno di andare a vomitare.
Lauren annuì, effettivamente poteva essere così ed era molto probabile che il dolore avvertito da Ariana in quel momento derivasse dall'eccessivo sforzo fisico, ma vi erano delle cose che non le tornavano nel suo malessere, delle bandierine rosse che le iniziavano a far dubitare che il mal di stomaco della sua amica fosse dovuto ad una semplice e banale indigestione.
Era diverso tempo che sia Ariana che Giorgia le raccontavano di episodi durante i quali la bruna si era ritrovata ad avere problemi con lo stomaco ed a vomitare pure l'anima, l'ultima volta proprio qualche giorno prima quando erano andate tutte e tre insieme a prendere Miriam in aeroporto. Poi, il fatto che la ragazza avesse iniziato a mangiare a dismisura aumentando le porzioni dei suoi pasti e consumando cibi a lei non soliti con irregolare frequenza; non era abitudine di Ariana quella di mangiare a casaccio e cose non salutari.
Non voleva allarmarsi, allarmarla o darle false speranze, ma tutti quei sintomi lei li aveva provati sulla sua stessa pelle due anni prima, ed era tramite essi che aveva iniziato a dubitare di essere in dolce attesa constatando effettivamente il fatto pochissimo tempo dopo.
-" Hai il regolarmente il ciclo per ora ? "- le domandò rivolgendosi con il capo verso il suo.
Ariana nel frattempo aveva smesso di tenersi la testa e con quella stessa mano giocava con una ciocca di capelli di Lauren trovando quel gesto rilassante e calmante allo stesso tempo. Lo faceva spesso quando era nervosa ed anche da piccola, nei momenti in cui Alicia la teneva tra le braccia, lei si perdeva annodando tutte le ciocche scure dei capelli della madre.
-" Non ho mai avuto un ciclo regolare in vita mia, ed ora come ora sono quasi due mesi che non mi viene "-
Di quello lei non se ne preoccupava, non era la prima volta che il ciclo le ritardasse o addirittura non le arrivasse completamente, già da adolescente le succedeva anche quando era ancora vergine, ma sapeva che tale malfunzionamento fosse una cosa congenita che aveva ereditato da Alicia. La donna infatti, così come sua figlia, non era mai stata perfettamente in linea con gli ormoni ed il ciclo ed anche Giorgia non lo aveva con regolarità.
-" E questa cosa non ti preoccupa ? "- ribadì Lauren leggermente più preoccupata adesso. Lei al contrario della sua ragazza era sempre stata super zenit ed ai 28 giorni precisi, si trovava nel mar rosso senza nemmeno programmarlo. Questa, ai tempi, era stata un'ulteriore bandierina rossa quando era rimasta incinta.
STAI LEGGENDO
IF YOU LET ME
FanfictionLauren aveva smesso di vivere da tanto tempo, la sua esistenza si era ridotta ad essere pura ed estrema sopravvivenza; non aveva più idea di cosa significasse essere qualcuno, lui le aveva tolto ogni cosa e lei credeva che ormai persino di amare no...