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-" Giorgia...Giorgia..."- le scosse il braccio sinistro due o più volte, sperando che aprisse gli occhi, ma cio non avvenne. Lo fece ancora, richiamandola alzando un po' più la voce, ma nulla.

-" Giorgia cazzo svegliati ! "- le disse dandole stavolta un colpo sulla testa che finalmente le fece aprire gli occhi. La nera si sentì confusa, poi alzò il capo ed iniziò a guardarsi intorno studiando l'ambiente e le persone attorno a lei.

-" Cazzo..."- biascicò stropicciandosi gli occhi, sbadigliando e tirandosi su -" Quanto ho dormito ? "- domandò all'altra ragazza.

Difronte a lei, la classe era quasi completamente vuota, diversi zaini erano aperti sui banchi insieme ai libri, alla lavagna erano segnati dei numeri, pagine per trovare gli esercizi di chimica.

-" Ti sei fatta le prime due ore dormendo "- le rispose Lauren accennando un sorriso -"..è suonata adesso la campana della ricreazione, scendiamo al bar, ti prendi un caffè "-

Le uniche presenti in classe erano loro, e qualche altro compagno tra quelli che generalmente non si allontanavano, nemmeno per scherzo, dai loro libri. Si era addormentata non appena aveva poggiato il culo sulla sedia e la testa sul banco, crollando in un sonno profondo che Lauren non aveva voluto disturbare; avendo sul capo gli occhiali da sole, la corvina glieli aveva appoggiati sul volto facendo sì che gli insegnanti non notassero che stesse dormendo, permettendole dunque di dormire senza alcun tipo di problema. Si era appoggiata sul banco in maniera tale da coprirla e Giorgia aveva dormito proprio come una bambina durante il pisolino pomeridiano dopo il carbocoma dato dalla pappetta del pranzo.

-"Si, andiamo"- rispose la più piccola. Si alzò dalla sedia stiracchiandosi ancora una volta e prese dallo zaino il suo portafoglio ed il suo cellulare che si mise in tasca.

-" Non hai dormito stanotte ? "- le chiese Lauren una volta in corridoio. Senza chiederle permesso, dandolo per scontato, Giorgia l'aveva presa per mano e lei, dentro di se, era esplosa di felicità per quel gesto, non se lo aspettava ma lo desiderava terribilmente.

Per la più piccola era stata una cosa automatica ma anche nuova, non aveva mai tenuto per mano nessuno ed era la prima volta che sentiva la proprie mani strette a quelle di un'altra persona, e le piaceva cavolo, le piaceva tantissimo. Sentire la sua pelle a contatto con quella di Lauren era una sensazione che voleva provare e riprovare fino alla fine dei tempi, ma che anche la faceva sentire al sicuro, protetta.

Ma per quello era, non aveva bisogno di sentire la sua mano a contatto con quella di Lauren per sapere di essere protetta, le bastava guardarla negli occhi.

-" Poco, ad essere onesta. Ma probabilmente mi sarei addormentata lo stesso, lo sai che io filosofia non la reggo "- rispose accennando un sorriso. Era vero, per lei riuscire a non lasciarsi travolgere dal sonno durante le ore di filosofia era una vera e propria impresa, una delle dodici fatiche di Ercole, tuttavia però, non era assolutamente quello il caso.

-" Sai che non avevamo filosofia, ma chimica vero ? "- la colse in fragrante facendola arrossire subito. La verità era che Giorgia aveva passato la notte in bianco ripensando ancora ed ancora alla discussione che aveva avuto con la corvina e riflettendo sulle parole di sua sorella che, ora come ora, stavano venendo confermate dall'idea di Lauren che Giorgia avesse avuto una sorta di transfer verso di lei vedendola come sua madre in un momento particolare, più che altro davanti ad un ricordo particolare.

Aveva provato a chiudere gli occhi quella notte e riposare, e nonostante nella fase REM ci era anche entrata, era comunque stata svegliata e disturbata dai sui recidivi e costanti incubi risalenti dai ricordi passati, ed alla fine aveva rinunciato a farlo decidendo di uscire dalle coperte ed iniziare a prepararsi per poter arrivare a scuola in anticipo.

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