Si era addormentata con la testa appoggiata sulla sua spalla, le braccia attorno al suo stomaco ed i capelli sparsi sul cuscino; Lauren le accarezzava il capo, districandole le ciocche nere e la guardava dormire come se fosse un angelo caduto dal cielo.
Le erano mancati momenti come quello, momenti solo loro, dove solo l'una poteva vedere l'altra e prendere possesso del piacere dell'altra, le era mancata la loro intimità, il loro potersi dire ti amo mostrandosi vulnerabili e sensibili.
Era in quel letto e ed in quella stessa posizione che si era risvegliata lei la prima sera, la prima sera che aveva passato con la più piccola, quando, ormai quasi un anno prima, Giorgia l'aveva ritrovata in stato di incoscienza presa e sopraffatta dai fumi dell'alcol che l'avevano resa uno zombie, mettendola stesa e prendendosi cura di lei fino a quando non si era risvegliata.A Lauren pareva quasi surreale il fatto che fosse passato tutto quel tempo dal loro primo incontro, che fossero passate attraverso un sacco di cose dalla prima volta che si erano guardate negli occhi, che dal provare astio l'una nei confronti dell'altra al divenire l'una il primo ma anche il più grande ed il più importante amore dell'altra.
Non sapeva se, in assenza della malattia, davanti ad una esistenza eterna e sicura, lei e Giorgia avrebbero potuto continuare a vivere ed a coltivare il loro amore senza ostacoli o se degli ostacoli si sarebbero posti dinnanzi a loro andando a rompere l'armonia e la complicità che vi era facendo sì che quella storia finisse, tuttavia sperava e voleva con tutta sé stessa che nessun ostacolo si ponesse ancora davanti a Giorgia e che per una volta, la prima ma forse anche l'ultima, la fortuna o magari il destino avrebbe distrutto quei presunti ostacoli facendola rimanere in vita, facendola rimanere sulla terra. Se poi dovevano lasciarsi, per qualsiasi motivo, Lauren lo avrebbe anche accettato, se ne sarebbe fatta una ragione, ma se dovevano lasciarsi ed abbandonarsi a causa della morte no, quello non lo avrebbe mai tollerato ed a niente e nessuno lo avrebbe mai perdonato. Sarebbe stata disposta a perdonare un tradimento da parte della sua ragazza, ma la sua morte no.Erano quasi le tre del pomeriggio, lei e Giorgia avevano passato le precedenti due o tre ore recuperando tutto quel tempo intimo che negli ultimi due mesi e mezzo avevano perso, e non vi era stato momento, non vi era stato attimo, parola o gesto, tramite il quale non si stessero dicendo dei sinceri "ti amo". Dei ti amo che non avevano la stessa valenza dei ti amo detti fugacemente o futilmente durante la giornata, ma dei ti amo carichi di sentimenti, di emozioni e di passione che solo in momenti come quello, momenti dove erano del tutto sole, potevano scambiarsi. Momenti che chissà, se avrebbero mai potuto rivivere senza un tempo di scadenza....
-" Mhh...che ore sono ? "-
Il rumore del rombo di una moto fuori dalla finestra fece svegliare la più piccola e desiderare di prendere a parole il motociclista di turno alla più grande. Giorgia aprì piano gli occhi cominciando goffamente a stiracchiarsi nel mentre che l'aria fredda cominciava a farle rizzare il pelo.
-" Le tre.."- le rispose Lauren avvicinando più il suo corpo verso quello di Giorgia così da trasmetterle un po' di calore e successivamente tirò su anche la coperta.
La più piccola si riappoggiò con la testa alla spalla della sua ragazza e con un occhio chiuso e l'altro aperto accennò ad un flebile sorriso che Lauren ricambiò dandole anche un bacio sulla testa.
-" Scusami, non volevo crollare e addormentarmi come una pera, ma stanotte Ariana non mi ha dato tregua, si girava in continuazione nel letto "-
Aveva passato la notte in bianco, stavolta non a causa sua bensì per colpa di Ariana che non riusciva a trovare una posizione che fosse comoda sia per lei che per suo figlio il quale scalciava violentemente. A quanto pare al bimbo piaceva fare le ore piccole e preferiva nettamente il giorno alla notte per poter dormire, facendo sì che la sua mamma non chiudesse occhio e, di conseguenza a lei, anche chi in sua compagnia dormiva come, per esempio, Giorgia in quel caso o Dinah le sere che la bruna rimaneva a casa con lei. Eh si, perché la polinesiana non voleva dormire da sola e per questo lei ed Ariana si coricavano nello stesso letto addormentandosi nel mentre che guardano la tv lasciandola accesa, difatti finiva sempre che Daniel una volta tornato a casa, prima di andarsi a coricare, passasse in stanza dalle due e la spegnesse.

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IF YOU LET ME
FanfictionLauren aveva smesso di vivere da tanto tempo, la sua esistenza si era ridotta ad essere pura ed estrema sopravvivenza; non aveva più idea di cosa significasse essere qualcuno, lui le aveva tolto ogni cosa e lei credeva che ormai persino di amare no...