-" Signori Grande mi dispiace, purtroppo il soffio al cuore di vostra figlia sta diventando sempre più grande, pensavamo fosse una semplicissima mutazione tipica dei bambini alla nascita, ma purtroppo non è cosi e qui noi non possiamo trattare il caso. È abbastanza complicato e mi duole dirlo ma i migliori chirurghi non sono qui, e la bambina ha bisogno di cure al più presto, altrimenti non le resterà molto da vivere "-
Un semplice affanno, un fastidioso dolore al petto ed una tosse che da giorni non andava via; Daniel e Alicia temevano che la loro figlia potesse aver preso l'influenza a scuola, le dicevano sempre di non far bere i suoi compagni dalla sua stessa boraccia anche se la loro acqua era finita, anche se loro avevano sete e non potevano bere, ma lei non li ascoltava mai, si dispiaceva quando il suo amico Javier rimaneva senza acqua e le chiedeva un sorso della sua, non poteva lasciare il poverino morto di sete.
Tuttavia quella volta, nonostante lei avesse disubbidito, non era l'influenza l'artefice del suo malessere, non era il raffreddore il peggiore dei mali; quando Giorgia era nata, a seguito di alcuni controlli, il dottor Mendosa aveva stabilito che la bambina fosse affetta da un piccolo soffio al cuore, si tratta di un foro, di non grandi dimensioni, nel tessuto del muscolo cardiaco che di regola negli anni si restringe da solo sparendo poi definitivamente.
Non aveva dato di che preoccuparsi a Daniel ed ad Alicia, ma ciò nonostante, era stato anche in grado di affermare che se Giorgia avesse quel buchino era solo ed esclusivamente poiché la madre non aveva prestato attenzione a se durante il periodo della gravidanza; ai tempi Alicia già beveva e diverse erano state le volte in cui Daniel l'aveva beccata con una bottiglia in mano mentre in grembo portava la sua seconda figlia. Con Ariana nel pancione, era riuscita a non toccare alcolici, ma con Giorgia no, e ciò l'aveva danneggiata, pero come ho già detto, la cosa non sembrava essere grave ma a quanto pare mi sbagliavo...
-" Dottore cosa significa ? "- chiese Daniel preoccupato ed in evidente stato di agitazione. Strinse la mano di sua moglie da sotto il tavolo ed attese la risposta dello specialista che non tardò ad arrivare.
-" Significa che se la bambina non viene presa in terapia e non inizia una cura, oggi c'è e domani non si sa ....se non verrà curata potrebbe non arrivare ai 10 anni "- fu schietto nella sua risposta, freddo ma onesto. Svolgeva quel lavoro da anni, decenni, ed ormai sapeva che le famiglie dei bambini sono le più difficili da affrontare, tuttavia aveva anche preso consapevolezza del fatto che l'onestà è la più potente arma per debellare, curare o alleviare il male di quelle creature.
Daniel sospirò e si lasciò andare sulla sedia dello studio; sua figlia era ricoverata nel reparto di pediatria dell'ospedale di Maui da tre giorni ed in tre giorni i dottori le avevano fatto più analisi di quante se ne potessero fare in media in quell'arco di tempo, ma c'era qualcosa che non andava nel corpo di Giorgia e lo avevano capito subito nel momento in cui suo padre l'aveva portata al pronto soccorso.
-" Lei dice che qui non può ricevere le cure che le servono ma dove dovremmo andare ? "- domandò Alicia. Quei tre giorni per lei erano stati abbastanza tosti, suo marito le aveva imposto di non toccare alcol, con la clausola che se lo avesse fatto ancora lui le avrebbe fatto togliere le bambine; nonostante fosse innamorato di lei non poteva permettere che le sue figlie dipendessero dalla dipendenza di sua moglie.
-" Posso mettervi in contatto con dei colleghi, all'ospedale di Seattle, ma mi sento obbligato a dirvi che se prenderete la decisione di portarla li dovete sapere che non ci resterà poco "-
-" Parla di trasferimento ? "- chiese ancora la donna. Non avevano molti soldi, l'unico a lavorare era Daniel e dunque l'unico stipendio che entrava era il suo con cui già li a Maui, dove il costo della vita non era esagerato, era difficile tirare avanti, figuriamoci in una città come Seattle.

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IF YOU LET ME
FanfictionLauren aveva smesso di vivere da tanto tempo, la sua esistenza si era ridotta ad essere pura ed estrema sopravvivenza; non aveva più idea di cosa significasse essere qualcuno, lui le aveva tolto ogni cosa e lei credeva che ormai persino di amare no...