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La voce di Rihanna si udiva già un isolato prima rispetto a dove fosse situata la scuola, la musica risuonava forte e mentre Giorgia parcheggiava, Ariana gia si scatenava a tempo. Amava ballare, ed al contrario odiava guidare...

-" Se non stai ferma non posso fare manovra "- la rimproverò la più piccola tentando di fare retromarcia. Ariana sbuffò ma si fermò per qualche instante, giusto il tempo che servisse a sua sorella per non investire nessuno e per non rigarle l'auto.

Era palese che tra le due chi si fosse comprata la patente fosse stata proprio Ariana e chi invece sapesse davvero guidare fosse Giorgia, non importava il mezzo o la cilindrata, lei sarebbe stata capace di guidare anche un camion se si fosse intestardita nel voler imparare a farlo.

Avevano frequentato insieme la scuola guida, e se mentre con la più piccola, l'istruttore viaggiava in strada tranquillo, con Ariana rimaneva sempre sull'allerta e con la mano ferma sul freno a mano, quella ragazza sarebbe stata capace di fare un incidente da un momento all'altro. Non è che non sapesse per nulla portare un auto o magari un motorino, ma era talmente tanto distratta quando guidava che se fosse partita senza tirare la leva del freno, non se ne sarebbe nemmeno accorta rischiando di bruciare il veicolo.

-" Le chiavi tienile tu, così se volessi tornare prima o rimanere ancora un po', non devi dipendere da me. Io posso sempre tornare con Carlos, tanto lui non beve "- disse Ariana a sua sorella mentre scendeva dall'auto chiudendo lo sportello. Lei e Carlos si erano accordati che tra i due chi avrebbe avuto libertà sull'alcol sarebbe stata lei, e con questa scusa il ragazzo aveva anche tranquillizzato i suoi genitori rispetto al portare al ballo anche sua sorella minore Camila, che non avendo la patente non avrebbe avuto modo di andarci se non l'avesse accompagnata lui.

Giorgia annuì e si mise le chiavi nella borsetta; era d'accordo sul fatto di tenerle lei, non era già sicura di voler rimanere al ballo fino alla fine, ed avere la proprietà dell'auto non poteva che essere un vantaggio nel caso in cui sarebbe voluta tornare a casa, tanto non aveva intenzione di bere per cui non necessitava della presenza di qualcuno al suo fianco.

All'ingresso della Seattle Central Academy, ad aspettare le due sorelle Grande vi erano i fratelli Cabello; Carlos e Camila erano seduti sui gradini d'accesso a guardare tik tok stupidì sui gattini proprio come dei bambini. Quei due avevano un rapporto morboso ma speciale, lui si prendeva cura di lei da quando era nata ed era la sua priorità in tutto e per tutto, le voleva bene più di quanto ne volesse a se stesso ed era, non solo iper protettivo ma anche super geloso della sua sorellina; Camila era nata solo due anni dopo di lui eppure lo considerava un po' come il suo secondo papà, era il suo punto di riferimento ed anche il suo più grande amico. Lei e Carlos non avevano mai avuto problemi nel confidarsi reciprocamente tutte le loro paure ed i loro problemi, erano molto aperti l'un l'altra difatti, la ragazza era l'unico membro della famiglia Cabello ad essere stata messa al corrente del fatto che suo fratello ed Ariana, avevano fatto danno rischiando quasi di diventare genitori, e Carlos era l'unico della famiglia Cabello a sapere anche che a Camila piacessero sia i ragazzi che le ragazze ma con preferenza verso queste ultime.

Infatti, proprio per questo motivo, Carlos chiedeva sempre a Giorgia di buttarle un'occhio per controllarla quando lui non poteva; lei era estremamente bella e le ragazze come Ruby a scuola se la mangiavano con gli occhi e da fratello maggiore, era geloso. Giorgia lo faceva, controllava Camila ed in prima persona aveva in diverse occasioni tarpato le ali proprio a Ruby, che l'aveva puntata già al primo anno, dicendole che Camila fosse roba sua, anche se tra lei e la Cabello non c'era e non ci sarebbe mai stato nulla...era bella si, ma la vedeva troppo come una sorellina e preferiva farle da spalla e da scudo che farsela...

-" Buonasera belle donzelle. Posso fare il cavaliere doppio stasera ? "- Carlos si alzò dalle scale seguito da sua sorella che si aggrappò al suo braccio per non cadere sui tacchi.

IF YOU LET ME Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora