Con la coda tra le gambe, come un cane bastonato ed il pelo bagnato, era tornata a casa; il suo casco ancora tra le mani e la pelle gelida per tutto il freddo che durante il tragitto aveva preso. Il cellulare scarico, la fame che le tagliava lo stomaco ed una voglia di piangere che le si poteva leggere benissimo in volto.
Si chiuse la porta alle spalle facendo attenzione a non creare troppo rumore, e posò sul mobile all'ingresso il suo casco, le chiavi della moto e quelle di casa.
Non le aveva nemmeno chiesto un passaggio, non le aveva nemmeno chiesto di farle chiamare sua sorella o di accompagnarla a prendere della benzina da poi mettere nella moto così da riempire nuovamente il serbatoio del carburante, non aveva fatto niente, niente di niente...si era solo limitata a salutarla, a raccomandarle di fare attenzione per strada e se ne era andata, tornando da dove era venuta ed incamminandosi poi sotto la luce dei lampioni ed al freddo gelido di dicembre, per tornare a casa, non sarebbe riuscita a reggere un viaggio in auto con lei quando a malapena riusciva a reggere ancora i suoi occhi senza scoppiare a piangerle davanti.
Aveva solo una felpa addosso, una felpa ed un jeans miseramente strappato che nemmeno le gambe le copriva; i capelli si erano increspati a causa dell'umidità ed il trucco si era rovinato. Aveva il naso rosso e le mani congelate, riusciva a malapena a muovere le dita; arrivò sotto l'arcata di accesso alla cucina e vi accedette accendendo la luce, voleva solo prendersi dell'acqua, aveva terribilmente sete.
-" Ti sembra mica ora di tornare questa ? Almeno avvisa Giorgia, sono le tre passate"-
Daniel fece letteralmente saltare in aria sua figlia, seduto al tavolo nell'ombra della notte, aveva atteso fino a quell'ora che lei facesse ritorno; arrivato a casa, verso mezzanotte, aveva trovato sua figlia Ariana in preda al panico ed alla preoccupazione, Giorgia non le rispondeva al telefono, anzi, questo era completamente spento , e considerate quante fossero le ore che già aveva passato fuori, si stava preoccupando, e stava uscendo di casa per andare a cercarla. L'uomo l'aveva calmata, l'aveva fatta andare a dormire e le aveva promesso che sarebbe stato lui ad aspettare il rientro dell'altra figlia e che se questo, non sarebbe avvenuto, sarebbe sempre stato lui ad andare a cercarla.
-" Scusa papà, sono rimasta senza benzina nella moto e mi si è scaricato il telefono. È stato un incidente "- si giustificò lei, anche se quella era la pura verità.
In circostanze diverse, non avrebbe dato da preoccuparsi a sua sorella ed a suo padre, se avesse avuto il telefono carico avrebbe subito avvertito, almeno Ariana, dicendole di stare tranquilla, ma non aveva avuto modo.
Si avvicinò a suo padre che, sospirando, scuoteva la testa, e gli fece una carezza sulla spalla a mo di richiesta di perdono, lui più di tutti,lei non lo voleva deludere. Vedendola arrivare in quel modo, infreddolita e stanca, e venendo a sapere cosa fosse realmente accaduto, Daniel non poté fare a meno di pensare che se c'era uno dei due genitori dal quale sua figlia aveva maggiormente ereditato il carattere, quella era Alicia; sua madre, per quanti errori potesse aver commesso nella sua vita, e per quante debolezze si era concessa, rimaneva comunque una donna che aveva sempre cercato di cavarsela da sola, di non gravare sulle spalle degli altri e di risolvere un qualsiasi problema senza che le persone, a lei vicine, ne potessero venire coinvolte e Giorgia era come lei. Fosse stata Ariana a rimanere a piedi e con il cellulare scarico, si sarebbe fatta prendere dal panico, ed avrebbe fatto di tutto pur di raggiungere suo padre o sua sorella per farsi aiutare, Giorgia invece, muta e zitta se ne era tornata a casa senza voler far preoccupare ne l'uno e nell'altra, anche se poi era successo comunque, provando a cavarsela da sola.
Anche Alicia era così, anche Alicia i suoi guai provava a risolverli cavandosela da sola, ma se mentre sua figlia, tutto sommato ci riusciva, lei non sempre ne era capace; quando lei e Daniel si erano conosciuti avevano reciprocamente 18 anni e si erano appena diplomati. Lei veniva fuori da una situazione familiare abbastanza traumatica, suo padre era stato arrestato e sua sorella era morta in un incidente d'auto, viveva con la madre e con questa non aveva un rapporto fatto di rose e fiori, litigavano spesso, e tutta questa instabilità, già a 16 anni l'aveva portata a comparsi la prima bottiglia di vino ed a procurarsi la prima sbronza; quando aveva conosciuto Daniel già beveva ed aveva anche diversi problemi con sostanze come l'erba ed il fumo, ma non lo aveva mica detto al ragazzo che, di punto in bianco si era ritrovato a doverla sorreggere quando alle feste o, molto più banalmente, durante i loro appuntamenti, la ragazza non riusciva a trattenersi davanti all'alcol. Per tanto tempo aveva negato di avere un problema e per altrettanto aveva giurato al marito, ai tempi fidanzato, che ne sarebbe uscita, che ce l'avrebbe fatta e che lui non aveva di che preoccuparsi ma, sappiamo tutti come è andata a finire no ?
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IF YOU LET ME
FanfictionLauren aveva smesso di vivere da tanto tempo, la sua esistenza si era ridotta ad essere pura ed estrema sopravvivenza; non aveva più idea di cosa significasse essere qualcuno, lui le aveva tolto ogni cosa e lei credeva che ormai persino di amare no...