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La strada era buia, l'aria gelida, ed all'intento di quell'auto il silenzio più assoluto era calato. Daniel guidava, fissava la strada senza emettere un minimo suono, senza rivolgere attenzione né a sua suocere né alle sue figlie, troppo assolto tra i pensieri, le paure e le preoccupazioni che, se solo non avesse avuto certezza del fatto di non essere solo, lo avrebbe anche creduto; nonna Rose, al suo fianco, nelle stesse condizioni, si lasciava guidare dall'uomo guardandosi intorno e rivolgendo la propria attenzione solo a ciò che, da fuori il finestrino, riusciva a vedere, quindi alberi, su alberi, su alberi. La strada per arrivare a Rosewood era costernata da campagne e da fitti boschi, molto simili a quelli che fungono da teatro per le scenografie dei peggiori film horror.

Ariana e Giorgia, sedute dietro, si davano reciprocamente le spalle, una dietro al padre e l'altra dietro la nonna, stavano a guardare fuori; sembrava fossero in guerra, sembrava avessero litigato ed addirittura, sembrava non si sopportassero nemmeno, quando in realtà, ciò che in quel momento le divideva era qualcosa che sotto sotto, infondo infondo, le univa.

Non erano mai andate al cimitero insieme, sempre da sole e sempre per contro propio, ognuna troppo orgogliosa per mostrarsi all'altra nei momenti in cui, davanti alla tomba della madre, cadeva e si inginocchiava piangendo. Ariana aveva pianto tanto lì, Giorgia anche, Daniel anche e nonna Rose non era mai stata da meno, eppure nessuno di loro era mai stato al fianco dell'altro in quei momenti di disperazione. Li tenevano per sé, li tenevano nascosti seppur sapessero che anche chi gli stava accanto li avesse, non parlavano mai di ciò che succedeva quando si trovavano li e non si dicevano nemmeno quando andavano lì, ognuno troppo sicuro ed orgoglioso per ammettere che andare da Alicia fosse un modo per scappare dai problemi, qualsiasi essi fossero, e fare un tuffo nel passato.

Se ora tutti loro tacevano era proprio per questo, proprio perché non sapevano come comportarsi una volta davanti alla tomba, trovandosi in un momento tanto delicato ma anche tanto importante delle loro vite, non sapevano se cedere e lasciarsi andare sarebbe stato opportuno o se rimanere in silenzio, tacendo e sopprimendo, fosse stato meglio.

Nonostante questo e nonostante fosse la prima a provare disagio dentro tale scenario, Giorgia non si pentiva di aver chiesto alla sua famiglia di accompagnarla lì ed andare tutti insieme da Alicia, sia perché non era certa che un giorno ci sarebbe potuta tornare, sia perché si era, per qualche bizzarro motivo, convita che quella fosse la volontà di sua madre, e lei non voleva andare contro la donna che l'aveva messa al mondo, non più.
Voleva mettere una pietra sopra a tutto il rancore, la rabbia ed anche la delusione che provava verso sua madre, voleva dirle grazie ma chiederle anche scusa, e lo voleva fare da viva.

-" Il cancello è ancora aperto, possiamo entrare "- Daniel parcheggiò proprio davanti all'ingresso del campo santo, rilasciando un sospiro carico di tensione nel momento in cui si vide costretto a scendere dall'auto.

-" Saremmo potuti entrare comunque, c'è un accesso secondario dall'altro lato "- gli disse Ariana che si stava rendendo conto di come, tra tutti, suo padre fosse quello che non provava nemmeno a nascondere il suo dissenso nell'essere lì. Se ci era andato era solo per Giorgia, solo per non darle un dispiacere, per farle un regalo nella speranza che esso non fosse stato l'ultimo, ma se sua figlia non fosse stata malata, se non fosse nella potenziale condizione di perdere la vita già il giorno seguente, lui non avrebbe mai accondisceso a quella sua richiesta.
Per dieci anni era andato da sua moglie e parlato con lei da solo, e da solo voleva continuarci ad andare ed a parlare.

-" È da quello che entro io di solito "- disse Giorgia a sua sorella. Generalmente non arrivava con la moto fino all'ingresso principale in quanto prendendo da lì, la strada per arrivare alla tomba di Alicia era molto più lunga, passando per l'ingresso secondario, invece, accorciava di parecchio.

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