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Miriam era rimasta ad aspettare sua cugina per un arco di tempo risultato a lei troppo lungo; passare un'ora accerchiata da tizi sconosciuti seduta su di un misero e piccolo sedile rosso con la schiena dolente e tanta voglia di dormire ma con la necessità di rimanere vigile, era stato straziante per lei. Era convinta che sua zia Clara avesse avvertito Lauren del suo arrivo, dell'orario, del gate e di tutto il resto, ma a quanto pare non era così...o forse sua cugina era diventata ancora più stronza e l'aveva lasciata lì di proposito.

Non le era mai piaciuta Lauren, fin da quando erano bambine i loro zii avevano il brutto vizio di metterle a confronto; essendo le uniche due nipoti femmine e di età ravvicinata, paragonare Miriam a Lauren veniva loro istintivo e naturale, il problema era che, guarda caso, qualsiasi cosa facessero o dicessero, Lauren risultava essere sempre la migliore, mentre lei quella che da Lauren doveva prendere esempio. Con gli anni poi la cosa era andata a sfumare ma questo solo perché le due cugine vivevano in città differenti, fatto sta che Miriam non era mai riuscita a perdonare ed a perdonarsi questa cosa.

-" Alla buon'ora ! Ho anche il telefono scarico "- non appena la vide arrivare, correndo e con il fiato corto, Miriam si alzò di scatto dalla scomoda poltroncina dell'aeroporto e le andò incontro.

Lauren aveva corso come una pazza in autostrada ed aveva parcheggiato talmente tanto male che se le avessero fatto solo una multa senza chiamare il carro attrezzi per sequestrarle l'auto, poteva essere un miracolo.

-" Scusa, mi ero dimenticata che arrivassi oggi "- rispose la corvina onestamente. Non era sua intenzione fare tardi o lasciarla lì, davvero se lo era dimenticato.

Miriam sbuffò un'altra volta e roteò gli occhi facendo finta di credere a quella parole delle quali però non aveva la minima fiducia; si tolse dalle spalle lo zaino che aveva con sé e lo diede a Lauren letteralmente gettandoglielo addosso, e la stessa cosa fece con la valigia. Praticamente l'aveva scambiata per la sua facchina ed autista privata; volendo, nel momento in cui si era resa conto che sua cugina non sarebbe arrivata presto, poteva anche chiamare un taxi e farsi portare a Seattle così, sicuramente sia lei che Lauren avrebbero perso meno tempo, ma l'idea di sapere la maggiore a star peccando di qualcosa venendo rimproverata dalla madre e possibilmente anche punita, le piaceva di più.

-" Scusami ? "- le chiese Lauren retoricamente indicando i suoi bagagli -" Non penserai mica che te li porti io ?! Non hai 10 anni, prendi le tue cose e portatele da sola "-

Spinse nuovamente la valigia verso di lei, e le mise lo zaino nelle braccia così come aveva fatto la più piccola secondi prima. Poteva anche aver sbagliato ed aver peccato, ma certamente non era intenzionata ad abbassarsi a leccarle i piedi per quello, le dovevano bastare i soldi per la benzina che Lauren aveva speso per il tragitto come simbolo di scuse.

-" Ho viaggiato abbastanza e tu hai ritardato abbastanza, è il minimo che puoi fare no ? "- domandò Miriam sfruttando lo stesso tono retorico, sarcastico e fastidioso usato da sua cugina. La convivenza non era iniziata e quelle due erano già pronte a darsele di santa ragione.

-" No, non lo è. Ringrazia Dio che io sia venuta a prenderti, avevo di meglio da fare "- ribattè lei ancora più scontrosamente.

La discussione poteva tranquillamente continuare e protrarsi ad oltranza fino a quando Clara o Grace non le sarebbero andate a recuperare, possibilmente con la polizia scientifica per esaminare quello che era il cadavere di colei che tra le due era stata messa KO dall'altra, ma ben presto l'attenzione di Miriam nei confronti di Lauren venne a mancare. I suoi occhi andarono a posarsi oltre la figura di sua cugina, al di fuori addirittura dell'aeroporto stesso che, avendo delle grandi vetrate al posto dei muri le consentiva di vedere anche cosa e chi ci stava fuori.

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