Il saper dosare le parole, l'essere capace di regolare il tono quando si parla ed il riuscire ad emancipare i comportamenti del nostro corpo dai nostri pensieri e dalle nostre emozioni, non sono cose che tutti siamo capaci di fare, vuoi o non vuoi ci sarà sempre una pecca in te, da questo punto di vista, e va bene così, siamo esseri umani e non siamo perfetti.
Tuttavia però, l'essere capace di comprendere quando si sbaglia, quando si supera il limite in uno di questi ambiti, è fondamentale per migliorare se stessi e migliorare il proprio rapporto con le altre persone.
Probabilmente Giorgia aveva esagerato nel porsi a Lauren nel momento in cui questa le aveva confessato ciò che era successo a Miami anni prima, non era stata in grado di far rispondere il proprio corpo alla cosa senza che la mente ed i pensieri contro l'alcol non la portassero a scagliarsi contro Lauren. La verità è che a prescindere da ciò che le aveva detto, a prescindere dal fatto che la corvina non le aveva detto nulla, lei non era arrabbiata con Lauren, non poteva esserlo; aveva sbagliato ma non meritava di essere condannata.
Il motivo reale per il quale si era rivolta a lei in maniera così scontrosa era il fatto che nel sentirsi raccontare quello, nel sapere che la causa di quell'incidente fosse stato l'alcol, l'aveva inconsapevolmente portata a rivedere sua madre in Lauren, sua madre ed il suo dannato vizio che l'aveva portata alla morte. Quando Giorgia era bambina non aveva mai potuto rimproverare la donna ne tantomeno parlarle per farle sapere come ciò che lei faceva, la facesse sentire, quanto male facesse a lei ed ad Ariana a livello non solo fisico ma anche psicologico ed emotivo.
Erano troppo piccole per essere oneste, per rimanere invece di scappare e di nascondersi impaurite da lei; ora da grandi se ne pentivano perché in qualche modo si erano convinte che se solo avessero parlato l'avrebbero anche salvata.
Dunque Giorgia non si stava davvero scagliando verso Lauren perché seriamente arrabbiata con lei ma si stava scagliando verso sua madre che aveva permesso ad una bottiglia di portarla alla tomba e verso se stessa per non essere stata in grado di impedirglielo.Quando aveva lasciato Lauren a casa, si era quasi subito pentita di averlo fatto perché si era resa conto di aver sbagliato, ma non si era fermata perché aveva bisogno del tempo per metabolizzare la cosa e per capire davvero il motivo della sua reazione. Era tornata da sua sorella e quando era rientrata le aveva detto ogni cosa, non tanto per fare chiacchiera o per farsi appoggiare ma quanto per farsi aiutare a capire il perché di quella reazione. Ariana era molto più lucida e razionale di lei su questo.
Le aveva fatto capire lei quello che io ora sto cercando di far capire a voi, era stata lei a dirle esplicitamente "tu non stavi rimproverando Lauren, stavi rimproverando la mamma", ed era stato grazie a lei che Giorgia si era riuscita a rendere davvero conto. A quel punto tornare da Lauren non sarebbe più stato utile, era tardi e sicuramente ci sarebbe stata sua madre in casa, non voleva creare problemi con lei e farli avere alla corvina per cui decise di aspettare il mattino successivo per vederla a scuola e chiederle scusa.
Per la prima volta in vita sua era riuscita ad essere in orario ed a presentarsi a scuola prima di chiunque altro, persino del personale stesso, difatti aveva aperto i cancelli con Nina, la bidella.
Era rimasta poi nel cortile seduta sulla sua moto per quasi un'ora vedendo arrivare man mano il resto degli studenti compresa sua sorella che, per qualche motivo, stava discutendo con Carlos rispetto a qualcosa.-" Non mi dire che proprio oggi salti scuola perché vengo a prenderti fino a casa "- pensò vedendo che nonostante fosse abbastanza tardi Lauren non si stava ancora presentando, cosa non da lei.
Era infatti pronta a rimettersi il casco ed ad accendere la moto per uscire ed andare a casa della corvina, quando vide una minicooper bianca, da lei guidata, fare ingresso nel cortile della scuola. Con giusto qualche giro al volante e due colpi di retromarcia, Lauren parcheggiò abilmente tra un auto nera ed una rossa, scendendo poco dopo.

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IF YOU LET ME
FanfictionLauren aveva smesso di vivere da tanto tempo, la sua esistenza si era ridotta ad essere pura ed estrema sopravvivenza; non aveva più idea di cosa significasse essere qualcuno, lui le aveva tolto ogni cosa e lei credeva che ormai persino di amare no...