IF YOU LET ME

78.

I piani...
Nella vita serve avere un piano, può essere utile avere un progetto sopra il quale poter fondare la propria idea o sul quale basare i propri ideali, è comodo sapere in anticipo cosa deve o può avvenire nell'imminente futuro, si è più preparati, come per un'interrogazione.
Se sai di averla è ovvio che giorni prima cominci a studiare ma se questa salta fuori all'ultimo minuto perché lo stronzo professore di turno decide di interrogarti a sorpresa giusto per farti passare un brutto quarto d'ora, sei fottuto/a.

Ecco, ne Lauren ne Giorgia avevano piani per quella serata, nessuna delle due aveva "studiato" e nessuna delle due aveva idea di come affrontare quell'interrogazione chiamata "appuntamento", ne una ne l'altra ne avevano mai davvero avuto uno, e così come succede quando si viene interrogati a sorpresa, si erano fottute da sole.
Nel vero senso letterale del termine...

-" Non doveva andare così, lo sai ? "- domandò retorica la prima ridendo mentre l'altra si poggiava con la testa al suo petto.

-" Stai zitta che puntavi a questo già quando sei uscita da casa "- rispose la più piccola.

I vetri dell'auto erano appannati, il loro vestiti chissà sotto quali sedili erano finiti e la la loro cena era del tutto andata a farsi benedire; avevano provato, per modo di dire, a cercare un ristorante dove cenare o un posto carino dove poter mangiare anche solo una pizza da asporto, ma guarda caso "qualcuno" aveva fatto partire in riproduzione casuale la propria playlist ed ad un certo punto la canzone di The Weeknd ' i was never there ' era diventata la colonna sonora del loro viaggio alla ricerca del cibo. E che fai ? Ti imponi di resistere alla tentazione sessuale quando hai The Weeknd a farti da sottofondo ? Anche no.

-" Forse..."- ammise Lauren, nel frattempo allungò un braccio verso la sua borsa appoggiata su uno dei sediti anteriori dell'auto ed a tentoni estrasse il suo pacchetto di Marlboro nere volendosene accendere una.

-"... ma se tu mi tocchi mentre guido io non posso farci niente, o guardo la strada o guardo te, non posso fare due cose contemporaneamente "- continuò facendo la finta ragazza ingenua. Sarebbe perfettamente stata in grado di guidare, anche con la mano della sua ragazza che, volendola distrarre, le accarezzava l'interno coscia, se avesse voluto ma appunto, Lauren non voleva.

-" Sicura di non poterle fare ? "- Giorgia scosse il capo prendendosi gioco di lei facendo riferimento a qualcosa che avevano appena smesso di fare qualche minuto prima. La corvina alzò le spalle, ancora con fare innocente, ma non le diede risposta.

-" Vuoi provare ? Una volta nella tua vita non ti ucciderà..."- mentre le accarezzava i capelli, si tolse la sigaretta tra le labbra posizionando la dinnanzi al volto della più piccola.

Capitava, quando si accendeva una sigaretta, che le chiedesse se avesse voglia di provare, il modo in cui Giorgia la guardava mentre lo faceva, suggeriva alla maggiore un'interesse in quello da parte della minore che però, ogni volta rifiutava, sostenendo di non aver effettivamente bisogno di fumare.

-" Lo so che non mi ucciderà una sigaretta se ne fumo una ogni tanto, ma ucciderà te se non la finisci di fumartene un pacchetto al giorno "- le rispose declinando l'offerta della sua ragazza ancora una volta -" Le hai comprate stamattina, e già sei all'ultima del pacchetto. Ti sembra normale ? "- le domandò poi con tono di rimprovero, alzandosi leggermente prendendo il pacchetto dalle mani di Lauren ed esaminandolo.

Lo faceva spesso, per assicurarsi ed avere certezza di quanto la sua ragazza fumasse, purtroppo nonostante non facesse che rimproverarla per quella sua dipendenza, non era mai del tutto riuscita a levarle la sigaretta dalla bocca. Lauren era una testa di cazzo.

-" E a te sembra normale fare la morale a me su quanto fumo quando fino a tre secondi fa mi stavi facendo i grattini ? Stai zitta e torna a cuccia"- la tirò da un braccio, facendo sì che finisse nuovamente con la testa poggiata sul suo petto.