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Prendere decisioni difficili, in contesti scomodi, ed in situazioni disagiate fa parte della vita, forse, possiamo considerare ciò come il tassello fondamentale di quel puzzle chiamato 'crescita'. Sei grande quando non hai più bisogno della mamma, del papà, della nonna o della sorella per decidere qualcosa, qualcosa che riguarda te ma che può anche riguardare gli altri; sei grande quando la mano degli altri non ti è più utile, quando la tua sola persona è capace di pensare, di agire e di fare senza lo sprono o l'incoraggiamento da parte di qualcuno.

A volte, diventare adulti può risultare essere un percorso complicato, travagliato ed indesiderato, a volte ti basta un evento, un episodio, una parola o una persona che, così come con un click sulla tastiera, ti fanno crescere. Generalmente si cresce perché tale processo fa parte della vita, ma spesso ci si ritrova a crescere ed a diventare adulti prima del tempo, prima che sia davvero necessario farlo; bambini che già a 7/8 anni si ritrovano a badare a mamma e papà, bambini che alla medesima età fronteggiano la morte, bambini che hanno il dovere, quasi l'obbligo, di occuparsi di faccende non riguardati effettivamente loro piuttosto più indicate ad un adulto. Succede tante volte, a tante persone, e questa cosa per quanto da chi non l'ha vissuta può essere ritenuta come vantaggiosa, in realtà non lo è; vivere l'infanzia, essere un infante, ed essere trattato come tale è fondamentale per la formazione di un individuo stabile. Se ci si ritrova ad essere adulti già da bambini, quando si sarà davvero grandi quella parte bambina precedentemente messa a soccombere, in qualche modo riemergerà, chiedendo vendetta, volendo quello spazio che a tempo debito non ha avuto, che gli è stato levato...ed è lì che iniziano i problemi, quelli seri.

Lauren faceva parte propio di quella categoria di bambini, troppo adulti per poter vivere la propria infanzia; a soli 12 anni si era ritrovata a dover far fronte agli incarichi della madre nei confronti del fratello poiché questa, troppo presa dal lavoro, troppo impegnata a trovare rifugio dal dolore che il tradimento del marito le aveva causato, non aveva sufficiente tempo, sufficiente forza e forse sufficiente voglia di fare le cose, dunque toccava farle a Lauren. Cambiare pannolini, riempire biberon, placare le crisi di pianto, cullare e fare addormentare, erano tutte attività non competenti a lei per la sua età, ma attività che in fretta aveva dovuto imparare per poter consentire a suo fratello di poter crescere in qualche modo. Non era stato facile per lei, le sarebbe piaciuto passare i pomeriggi a poltrire sul divano mangiando patatine e guardando stupidì reality in tv, ma occuparsi di Chris a tempo pieno non le permetteva di farlo, riusciva dritta dritta a finire i compiti di scuola, per il resto, la sua giornata era interamente dedita a quel bambino.

Clara non era una cattiva madre, era apatica forse, ma sapeva svolgere il suo dovere; tuttavia lo aveva fatto fino a quando Mike era stato presente, andato via lui, andata via lei. Era più un medico che una madre ormai, ed il povero Chris non aveva potuto godere dei benefici e dei privilegi dei quali aveva goduto sua sorella prima della sua nascita, e se non fosse stato per Lauren, forse, non sarebbe nemmeno stato capace di sviluppare tanta intelligenza e tanta furbizia.
Lei non se ne rendeva conto ma aveva fatto un ottimo lavoro con lui.

-" Domani mattina ti passo a prendere io per venire a scuola, va bene ? "- chiese la corvina alla minore che annuì. Da quando aveva riottenuto la sua minicooper non le era, nemmeno per un secondo, passata la voglia di guidare; era qualcosa che la rilassava, la faceva stare bene e la calmava, più di quanto un ansiolitico potesse fare.

A miami, infatti, quando non era a nuotare al mare, era in macchina a girare e rigirare la sua città in preda ai pensieri, ed alle riflessioni. La musica a tutto volume era la sua fedele compagna, e Lana del Rey, più di tutte, la sua accompagnatrice. Aveva preso subito la patente, nel momento in cui aveva fatto lezioni di scuola guida era riuscire ad imparare ed a mettere in pratica in fretta ed era anche abbastanza brava, difatti quando c'era da portare Chris da qualche parte, Clara si fidava a lasciarlo andare in macchina con Lauren. Era attenta e non esagerava con l'accelerazione, cambiava le marce a tempo debito, faceva passare i pedoni e si fermava sempre agli stop o davanti al semaforo rosso; da quando poi era accaduto quel fattaccio con la moto di Ty, ancor di più cercava di essere prudente e responsabile.

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