[46] Lei non ha mai detto chiaramente: voglio fare sesso con te

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Justin's pov

Charlotte voleva venire a parlare con Jessica, ma non era il momento adatto, prima o poi avremmo parlato io, Jessica e Charlotte da soli perché volevo testimoniare e ci voleva il si di Jessica, ma adesso c'era il problema Chloe con Bryce che testimoniava.

Eravamo, quindi, io insieme a Clay con seduta davanti a noi Jessica e bevevamo un caffè.

Le avevamo mostrato le foto, dicendo che Charlotte non voleva parlarle, le avevamo spiegato tutto quello successo.

"Se non sa quello che le é successo, ne uscirà distrutta" ci disse Jessica, la pensava come Charlotte e lo immaginavo, ma Clay voleva provarci lo stesso.

"E, a quel punto, la penso come Charlie, non sarà una di noi due a dirle che dovrebbe raccontarlo a tutti il mondo" disse lei prendendo le fotografie in mano.

"Devono incastrare Bryce senza di lei" disse passandocele sul tavolo.

"Ma lui mentirà" disse Clay, nel pomeriggio saremmo andati in tribunale, ma sapevamo cosa aspettarci.

"Può darsi, ma... Insomma, quando entri lì dentro, sai cosa vuoi dire, ed esci che hai detto cose completamente diverse. Lo sai" disse a Clay, in effetti, era riuscito a dire che si drogavano.

"Si, infatti, é per questo che non possiamo contare su di loro. Se non li fermiamo, ci saranno ancora altri Chloe e altri Bryce... E altre Charlotte o Nina" disse Clay tirando fuori le due fotografie e presi quella di Charlotte.

"La brucio, ti avviso, questa non la devi fare vedere" dissi mettendola nello zaino, non aveva bisogno di altre foto, nonostante lei fosse vestita.

"Oh mio Dio!" disse Jessica prendendo la foto di Nina, prima di guardarmi.

"Queste sono delle prove".

"Charlotte lo sa?".

"Si, ce lo ha raccontato lei" dissi io.

"É la prova di chi é Bryce. Di come sono tutti quanti, la prova che non sei l'unica" disse Clay.

"Questo lo rende più facile? Solo perché facciamo parte di un fantastico club?" le venne da piangere, ci rivedevo Charlotte, era un qualcosa che capivo anche io purtroppo, ma non l'avevo mai detto.

"Non capite un cazzo!" disse alzandosi.

"Possono essere delle prove".

"Non sono prove vostre" disse lei uscendo e sospirai guardando Clay.

"Non puoi obbligarla, ne parli quando vuoi e non dire di Charlotte... Non l'ha mai denunciato e non lo sa nessuno" affermai giocando con la tazza di caffè.

"Si, tu lo sapevi?" annuii.

"La prima volta che siamo usciti ne ha parlato, ed é stato strano perché si é fidata di me completamente... Noi non abbiamo fatto sesso sul tuo letto, abbiamo fatto qualcosa, ma non sesso. Perché quel coglione le ha fatto venire una paura che voglio sconfiggere" dissi a Clay che annuì, stavamo iniziando a starci simpatici e gli dovevo la vita: mi aveva salvato.

Charlotte's pov

Mia madre e mio padre mi avevano chiamato per andare ad aiutare la signora Baker, il negozio era stato distrutto e avevano scritto sulle finestre di andarsene e che Hannah fosse ormai morta.

"Che grandissimi pezzi di merda!" dissi a Christian mentre sistemavamo.

"Già, qua ci pensiamo io e Thomas, vai col tuo amico che lo aiuti... Vuole dare una mano, ma non é fisicamente pronto" mi disse ed io annuii.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora