[69] É un grande casino sta volta

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Mi ero completamente scordato dell'arrivo dei servizi sociali, ma mi alzai presto per farmi una doccia e mi serviva sicuramente del fondotinta per i succhiotti, ma volevo evitare i Jensen in cucina.

"Ciao Justin" ecco, mi avevano beccato.

"Buongiorno... Mangio dopo, voglio farmi una doccia prima dell'arrivo degli assistenti sociali" dissi e loro due annuirono.

"Lo ha per caso un fondotinta?" chiesi probabilmente rosso in viso come Charlotte solitamente.

"Si... C'è Charlotte?".

"No, no... É a casa sua" dissi, era vero, ma non osavano chiedermi di più.

Andai a farmi la doccia, poi presi a mettermi il fondotinta sul collo, notai il messaggio di Charlotte che mi chiedeva dei servizi sociali e poi mi allegò un file, era del giornale di Evergreen.

"Dicono che gli hanno sparato" mi scrisse solo, non avremmo mai commentato con l'ansia che qualcuno potesse chiederci i telefoni, per questo rispondevamo solo con le faccine, le mandai il pollice e poi un bacio.

"Ti amo, fammi sapere come va con i servizi sociali" mi scrisse prima di allegarmi un video, io continuavo a mettermi il fondo tinta, ma amavo i video che mi mandava solitamente con i suoi fratelli.

"Ciao Justin!" mi dissero loro tre in macchina di Charlotte, sapevo quanto la amassero e quanto lei li avesse e continuava a crescerli, era fatta così e li amavo anche io.

"Ti amo anche io, tantissimo" le scrissi, finii col fondotinta e sapevo cosa comprare alla madre di Clay come regalo di Natale futuro, visto che glielo avevo usato quasi tutto.

Scesi le scale per andare incontro a Clay ed informarlo su quello che stava succedendo, forse l'aveva letto anche lui di Bryce e del colpo di pistola.

"Sono particolarmente nervosi oggi" mi disse riferendosi ai suoi genitori, li avevo visti prima, lo erano.

"Hanno sparato a Bryce" sussurrai a Clay.

"Cosa?".

"L'Evergreen Country Register l'ha scritto sta mattina, me l'ha mandato Charlie" dissi passandogli il telefono.

"Con una pistola".

"É un grande casino sta volta" affermai, ma forse era successo qualcosa oltre Charlotte.

"Non dirlo per ora" mi disse, tutti potevano leggerlo, anche i suoi genitori.

"Non stiamo scherzando più" dissi.

"Lo so, devo soltanto fare una chiamata, arrivo" disse lui, io intanto dovevo andare a vestirmi e dovevo muovermi.

"Fra quanto arrivano?" chiesi ai Jensen, in accappatoio, ormai tanto mi avevano visto in qualsiasi modo.

"Mezz'ora" annuii ed andai a vestirmi, un problema per volta, poi potevo capire perché Bryce avesse un dannato colpo di pistola in testa... Charlotte non aveva nominato una pistola nel suo racconto di quella notte.

Toccava prima ai genitori di Clay, poi a lui e poi a me, speravo di essere vestito in modo adeguato, ci tenevo a restare con loro e loro erano disposti a tenermi.

Vedevo i genitori di Clay in ansia, se non mi volessero, non sarebbero così in ansia... Non sarei mai stato così grato a nessuno, mi avevano salvato la vita e messo un tetto sopra la testa, mi compravano varie cose, nonostante io spesso pagassi con i soldi di Monet, ma non si facevano problemi... Non erano obbligati.

"Clay mi ha detto che vi piacciono i robot" mi disse l'assistente sociale, la signora mi sembrava tranquilla e quindi mi tranquillizzai.

I robot piacevano solo a Clay, ma quei fumetti erano interessanti e con Charlotte a volte li leggevamo, suo fratello Theo li amava anche lui.

"Si, é così. Il fumetto di Alien Robot Killers é magnifico" dissi, non era proprio il mio genere, ma non mi faceva schifo.

"Bene. Sembra che voi due vi divertiate insieme" mi disse, quello era vero di principio.

A Clay facevo bene io e a me faceva bene lui, ci divertivamo spesso insieme nonostante le diversità, era stata una bella scoperta.

"Si... Ma certo" dissi.

"E Matt e Lainie sono felici di averti con loro" mi disse, lo speravo e sapevo che mi volessero bene in fondo.

"Mi hanno salvato la vita, tutti e tre" commentai e lei abbassò lo sguardo, la mano.

"Mi hanno detto che sei fidanzato, é lei la tua ragazza?" annuii.

"Si, piace anche a loro, vero?" domandai, non mi avevano mai detto nulla.

"Si, mi hanno detto che ti rende ancora più felice di quanto tu possa essere normalmente ed il fatto che piaccia alla tua nuova possibile futura famiglia... Sei forse uno dei primi casi che mi capita così" sorrisi, a chi non piaceva Charlotte?.

"Per la patria potestà é tutto risolto, ma viene nominato un certo Seth Massey nel tuo file. Sei ancora in contatto con lui?" dovevo dargli ancora qualcosa e mi controllava ancora, ma non più come prima da dopo Bryce, ma dovevo mentire su di lui.

"Beh, io non lo vedo da quando sono scappato l'anno scorso" dissi e lei mi lasciò andare, dovevo andare a scuola e comunicare la notizia a Charlotte che forse mi avrebbero adottato, dovevo pagarle una cena.

"Dobbiamo fermarci a un bancomat" dissi a Clay andando a fare lo zaino in casetta.

"No, perché?".

"Perché Charlie si merita un bellissimo appuntamento dopo ieri" commentai, Clay era più triste e strano del solito.

"Insomma, cosa ti prende? Abbiamo un ritardo giustificato!" dissi io sospirando, doveva calmarsi.

"Tyler vuole che lo liberiamo da una pistola" lo guardai, ma perché ometteva sempre le parti importanti del discorso come quella?.

"Dice che ha chiuso, ma pensiamo che ce l'abbia a scuola" di male in peggio, ci mancava solo una vera sparatoria a scuola e nessuno che poteva controllarlo.

"Cazzo. Non penserai che..." dissi, ma mi interruppe.

"Io non vorrei farlo, ma... Jessica e Charlotte lo stanno tenendo d'occhio andiamo, facciamo in fretta" mi disse, l'appuntamento di me e Charlotte poteva aspettare, decisamente.

Spazio autrice:
Justin Foley sta diventando Justin Jensen, non lo chiameranno mai così, ma a me piace da morire😭.
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate🫶🏻.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora