Non avevo la minima voglia di fare la coreografia di apertura per la squadra di basket, ma dovevo farlo e speravo dentro di me che Justin si facesse vedere come minimo.
Iniziai a seguire la coreografia, non era complicata e fortunatamente ero snodata.
L'unica dote che mi hanno fatto i miei genitori, per gli sport ero negata, tolto che per le cheerleader perché avevo una buona coordinazione.
I miei fratelli maggiori erano diversi, Christian era sempre stato più secchione, ma era amato per il bellissimo aspetto e Thomas era un vero atleta come Justin e in più andava bene a scuola.
Daniel, Theo e Tiffany erano su quella via.
Daniel era un Dio nel basket e Theo nel baseball, Tiffany era entrata nella squadra di nuoto della scuola.
I nostri genitori ci tenevano che facessimo almeno una attività extrascolastica e che avessimo buoni voti, noi abbiamo sempre scelto gli sport, ma a loro sarebbe andato bene tutto.
Quello non lo giudicavo, loro spesso quasi si scordavano di avere fatto ben sei figli, ma alle gare non mancavano mai.
Alle mie dissi di non venire, ero una cheerleader, ma mia madre voleva sempre il video di come fossi andata.
Come tenevano alla scuola, se prendevo un brutto voto non era la fine del mondo, ma volevano che andassimo bene e puntassimo al massimo.
Così facevamo tutti dando il massimo, su quello erano un po' i genitori che tutti avrebbero voluto... Ma non era facile per me badare a tre bambini.
"É arrivato?" mi chiese Jessica vicino a me, io alzai le spalle.
"Me lo auguro" le dissi e lei mi sorrise dandomi il cinque, vidi dentro ad aspettare di uscire Andreas e Zach, loro stavano guardando me. Justin non c'era?.
"Come vuole la tradizione, sono lieto di invitare sul podio" il preside come sempre faceva il suo discorso di apertura, ma la mia testa era solo a Justin.
"Il vincitore per presentare la squadra al completo" disse lui e sentii solo Monty urlare "Walker!".
"Il vincitore di quest'anno, il vice capitano della squadra di football e di quella di baseball, che tra l'altro é stato definito un esempio per tutta la squadra, amico di tutti i compagni, gran figlio di bip... Oltre che grandissimo leader. Bryce Walker!" disse il preside e tutti applaudirono, in quel momento mi si accese una lampadina. Se fosse Bryce?.
Cioè, se Justin fosse a casa di Bryce? Spesso andava da lui quando litigava, ma io non parlavo con Bryce dopo le cassette, non volevo molto parlargli.
Soprattutto perché mi sembrava di avere un ricordo con lui sopra di me ed entrambi nudi, ma mi sembrava più un sogno che un ricordo lucido.
"Grazie, grazie. Allora, devo dire che é un onore e sono orgoglioso di appartenere a questa squadra. Forza Tigers!" urlò lui scatenando un boato nell'intera palestra, era bello lo spirito di squadra, nella mia vecchia scuola non c'era.
"Ora, la formazione iniziale di quest'anno" inizia a sbattere i pom-pom, sperando che quando dicesse il nome di Justin lui si palesasse.
"Andreas Garcia!" urlò Bryce, vidi Jessica correre davanti a lui facendo la coreografia che tutte a turno dovevamo fare, mentre Andreas dava il cinque alla mascotte e poi baciò Jess.
"Zach Dempsey!" andai a mettermi in posizione, toccava a me e speravo che Justin uscisse da quella dannata porta.
"Justin Foley!" corsi fuori quando mi voltai e Justin non c'era.
"Oh cazzo!" mi disse Jessica.
"Questa me la paga, sto stronzo" dissi prima di andarmene, guardai Bryce che si indicò, perfetto, era da lui.
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NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin Foley
FanfictionCharlotte Martin era arrivata a Crestmont all'inizio del secondo anno di superiori, con aspettative troppo basse dopo quello passato nella vecchia città. Non sapeva, che, invece, avrebbe trovato nuovi amici, un nuovo possibile fidanzato, avrebbe vis...