[11] Sei fin troppo per me

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Charlotte's pov

Mi piaceva quando Justin si fermava a dormire da noi, per molti sembrava assurdo che Justin potesse dormire da me ed io da lui se avessi voluto, ma mia madre e mio padre avevano una visuale della vita diversa.

Si erano conosciuti al liceo, avevano amato l'uno l'altra subito e si nascondevano per vedersi, i miei nonni, non li avevo mai conosciuti bene perché erano morti che ero piccolina, non volevano che dormissero insieme, quando qualsiasi cosa si può fare a qualsiasi ora.

"Justin!".

Daniel e Theo gli corsero incontro e lui li prese in braccio sollevandoli come sempre, ero felice di vederli così complici ed uniti, veramente tantissimo.

"I miei bambini preferiti" disse lui abbracciandoli.

"Sai che ho fatto una mossa fenomenale a basket?" chiese Daniel.

"Domani mattina sarà a colazione, ora é tardi" dissi, loro andarono nelle loro camere.

Entrai nella stanza di Thomas e Christian, mia madre venne a salutarci come sempre, stravedeva per Justin, davvero tantissimo.

"Allora... Per dormire posso darti qualcosa di Thomas o Christian" dissi aprendo l'armadio.

"No, ma tranquilla".

"No, insisto... Questo ti può andare bene?" dissi prendendo un completo del basket della vecchia scuola di mio fratello nella vecchia città, la Ridgeview High.

"Ridgeview High, Martin 10, Thomas aveva gusto" disse sorridendo ed io annuii.

"Andavo spesso a vederlo, prima che chiarissimo era un modo per stare insieme" Justin sapeva del passato mio e di Thomas.

"Adesso siete molto uniti, vi ho visti quando é venuto, gli sto simpatico? La prima volta credevo volesse mangiarmi" chiese Justin togliendosi felpa e maglia, quella visuale di lui faceva fatica a farmi stare concentrata.

"É protettivo, ma si, molto simpatico" dissi sorridendo stando sul letto di Christian e guardando il mio pigiama.

Mi vergognavo spesso a spogliarmi, con Justin ero al sicuro, mi sentivo al sicuro, ma la paura era fortissima anche con lui, anche se non volevo.

"Ehi" Justin si sedette vicino a me prima di abbracciarmi, era solamente in boxer.

"Sei bellissima, sempre, non te lo dimenticare mai, posso dirtelo quando vuoi" disse baciandomi l'orecchio, sapeva che lo amassi.

"Non sei tu, sei fin troppo per me..." Justin sorrise.

"Io? Tu sei troppo perfetta, per un coglione come me, e lo sai... Ma io farei qualsiasi cosa, lo sai" toccò col dito il mio labbro inferiore e sorrisi, lui si leccò le labbra ed io gli diedi un bacio a stampo.

Justin mi prese facendomi sdraiare, continuammo a baciarci e lui scese poi sul collo, gli passai le mani nei capelli, Justin era stupendo e mi faceva sentire amata, ed io speravo di fare lo stesso.

"Aspetta" dissi levandomi la maglietta, mi guardò in reggiseno e toccò la spallina.

"Posso?" lo chiedeva, sempre.

"Inizia anche a farmi male, puoi".

"Lo facciamo passare" mi disse e sorrisi, lui riuscì a togliermelo come sempre prima di passare il dito sui segni lasciati dal reggiseno.

Sussultavo ogni volta che le sue dita mi toccassero la pelle nuda, essere così esposta a Justin era tanto, ma mi sentivo protetta sotto il suo tocco.

"Piano! Che Daniel e Theo non devono sentire che la loro sorellona fa queste cose" disse Justin riprendendo a baciarmi il seno, quando strinse la sua bocca sul capezzolo feci fatica a trattenermi.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora