[93] Perché devi fare del male?

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Justin's pov

"Sto andando a casa, sta sera ti va di passare anche solo dopo cena?" domandai a Charlotte andando verso casa mia, lei era a scuola con Jessica.

"Si, va bene. Appena finisco qui passo".

"Con te almeno non tocco nulla, e mi fai restare calmo" dissi mordendomi il labbro, avevo in mentre qualcosa da fare.

"Si, tranquillo, passo dopo, va bene? Se non ce la fai chiamami, arrivo prima" mi disse e sorrisi, era fin troppo per uno come me.

"Grazie, ti amo".

"Anche io, ti amo" disse lei e poi misi giù per andare da Clay, aveva parlato con i suoi genitori e l'avvocato senza di me, volevo sapere.

Entrai nella nostra casetta e vidi lui sul suo letto con dei fogli in mano, cosa erano?.

"Ehi. Tutto bene?" chiesi levandomi il borsone, avevo appena finito allenamento.

"Non credo" mi disse Clay e mi appoggiai al tavolo della cucina, cosa succedeva?.

"Penso di no, ok?".

"La supereremo" dissi osservandolo, avevo in mente un piano per fargli avere il mio alibi.

"I termini di ricerca" mi disse porgendomi dei fogli, io rimasi senza capire e li presi.

"Cosa?".

"Dennis cerca di tenere il passo con la polizia. É la mia cronologia" disse Clay e la guardai.

Se da una parte era normale, c'erano cose stupide che cerchiamo tutti, cose per la scuola, qualche sito porno, Clay mi stupiva a volte, lo sapevo che li guardasse. 

Il resto mi faceva paura.

C'era roba pesante, tipo come costruire un'arma, o come uccidere con un coltello ed altra roba... Perché cercava quella roba?.

"Merda! É roba inquietante, amico" commentai osservandolo.

"Io... Non dirlo a nessuno. Scrivo fan fiction" cercai di non ridere, ma me lo stavo immaginando.

"A volte bisogna uccidere un personaggio" continuò, ma ormai mi aveva perso, era divertente, ora volevo vedere a spiegarlo.

"Dillo anche alla polizia" dissi sorridendo.

"Possono collocarmi sulla scena" disse e tornai serio, non era una bellissima cosa.

"Nessuno può dire che non c'ero" io potevo dirlo, l'avrei fatto.

"Fanculo. Dirò che ero con te".

"Scopriranno la verità" mi disse, no se mi occupavo del resto.

"No".

"Si, lo faranno".

"Cazzo!" dissi muovendomi e guardandolo.

"Posso pensarci io" gli dissi, ma non voleva, ma lo avrei fatto lo stesso.

Charlotte's pov

Con Jessica dovevamo parlare con Monty, perché era stato una persona di merda e  soprattutto adesso poteva essere anche lui l'omicida, anche se non era stato lui e noi due lo sapevamo bene.

"É Justin?" mi chiese.

"Si, vuole compagnia. Almeno non si mette chissà cosa nel corpo" commentai sospirando, era una situazione difficile.

"É una situazione più grande di lui, non puoi aiutarlo benissimo. Deve farsi aiutare da chi di dovere" mi disse Jessica ed io annuii.

"Si, ma vorrebbe una mano a dirlo alla mamma e papà di Clay. Loro lo amano, come a Clay, anche se Justin dice di no, lo vedo come lo guardano" commentai, se lo erano preso in casa come un figlio, mia madre forse avrebbe fatto lo stesso per un mio amico o una mia amica.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora