[62] Clay pensa che i fratelli debbano proteggersi

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Charlotte's pov

Dopo quello successo, decidemmo di accompagnare Tyler a scuola insieme a Justin, Clay e Tony... Dovevamo tenerlo sotto controllo ed io volevo capirci di più.

"Ciao Tyler, come va?" chiese Monty passandoci di fianco e facendo il verso del bacio a Tyler.

Notai lui fermarsi, guardare Monty come spaventato e con gli occhi fuori dalle orbite quasi, era come spaventato a morte da Monty.

"Non ce la faccio a restare, scusate... Io devo andare" disse lui tenendo lo sguardo basso, continuavo ad osservalo, volevo capire i suoi segnali.

"Fanculo a Monty, non può farti nulla" disse Tony.

"Nessuno ti prenderà più di mira d'ora in poi" disse lui, Tyler aveva dei segni sulla testa, come di una botta.

Era stato picchiato? Forse picchiato forte?.

"Non... Non ci riesco" disse lui e non si fece toccare da Clay.

"Ok, Tyler. Guardami" dissi dando lo zaino a Justin ed avvicinandomi.

"Ora ti prenderò le mani, non ti farò nulla... Bisogna farti respirare con me, ti fidi? Guarda... Nulla sulle mani" dissi mostrandole e lui mi porse le sue, tremava e gliele appoggiai senza toccarmi praticamente.

"Espira, respira... Bravo, come me, bravo" dissi e lui si calmò facendolo.

"Bravissimo, ok? Non ti ho toccato visto? Non ti toccherò mai" affermai sorridendogli e lui annuì, lo guardai, era successo qualcosa.

"Hai la prima ora con Alex, resta con lui ti terrà d'occhio... Con Justin e Charlotte ci vediamo a pranzo" disse Clay e lo guardai andando via.

"Hanno fatto qualcosa a quel ragazzo" disse Tony.

"Non sta bene" dissi.

"Pensi a Monty?".

"A Monty, a Bryce... Lo trattano tutti di merda, così non deve funzionare" dovevamo capire se non avesse più armi.

"Come sai calmare così le persone?" mi chiese Tony.

"Christian. Aveva attacchi di panico, alle superiori molto spesso, si calmava solo così... Funziona... Justin, con me" dissi e lui mi guardò.

"Cosa?".

"Ti devo parlare, vieni" dissi tirandolo via senza lasciargli spazio e lo portai in un angolo del corridoio, lo baciai velocemente.

"Devi stare muto, muto" dissi e Justin annuì.

"Si".

"Tyler mostra vari segni di violenza sessuale, ma non ne sono sicura" dissi e lui urlò "Cosa?" gli tappai la bocca.

"Ascoltami, riconosco alcuni segni, ma non dirlo... Perché magari sono miei pensieri e magari lui non ne vuole parlare, ok?" Justin annuì e mi strinse.

"Ti preoccupi sempre per gli altri".

"Miglior difetto, tutti meritiamo una seconda possibilità... Prima che sia troppo tardi" gli dissi baciandolo.

A pranzo andai con Justin a prendere qualcosa da mangiare, entrambi pagammo il pranzo e ci mettemmo a parlare.

"Ste verdure fanno schifo ogni volta" mi disse.

"É cibo, ma c'é di meglio hai ragione" dissi a Justin assaggiandone una velocemente.

"Mi fanno sempre venire male alla pancia" mi disse.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora