[104] Ti preoccupa che potrei mettermi tra te e Amanda la guida?

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"Abbiamo creato un mondo crudele, la mia generazione, quella dei miei genitori... C'è troppa poca gentilezza, attenzioni... E ci sono troppo odio, rabbia e dolori. Siamo stati bravi a dire che avremmo protetto i nostri figli, ma non abbiamo lasciato loro molto che possa davvero metterlo in salvo".

Non aveva torto, i nostri genitori non sapevano fare i genitori, o almeno, ci provavano come meglio riuscivano.

"Almeno oggi andiamo in gita, cioè solo al college vicino a casa, ma usciamo da qui" dissi ad Alex, ero venuta con lui quella mattina, avevamo ripreso a parlare.

"Si..." mi disse.

"Dove hai la testa?" domandai, lui alzò le spalle.

"Alexander Dean Standall!" dissi.

"Charlotte Mary Martin!" rispose lui ed io sorrisi, era uno dei pochi a sapere che nella mia famiglia avevamo tutti due nomi, le femmine Mary e i maschi Joseph, i miei erano religiosi.

"Va bene, ma sai che puoi parlare".

"Come tu puoi dirmi cosa ci vedi in Luke" mi disse ed io alzai le spalle.

"Ho un fascino per gli stronzi" dissi facendolo sorridere e mi guardò.

"Appena sarò sicuro, ti confesserò perché sta mattina sono così. É una cosa bella, ma voglio essere sicuro" annuii dandogli il cinque e poi entrammo a scuola superando i controlli, non mi fecero domande sul reggiseno.

"Cosa guardiamo tutti?" chiesi a Luke, lui mi prese la mano e mi diede un bacio, quando mi fece avvicinare con Alex e notai una scritta su una delle porte principali.

"Monty é stato incastrato" benissimo, che grossa merda, ma chi lo sapeva?.

"Ma che cazzo? L'hai fatto tu?" chiesi a Luke ed anche Alex con Jessica lo guardarono.

"Io? Ma assolutamente no, dovrei scriverlo su una parete? Di colore rosso? E dopo che l'hai scritto me lo riportano vivo? Sappiamo la vera verità? No, basta così. Io dò solo un tributo a un mio amico, ma non sono così scemo da beccarmi una sospensione" disse lui, era giusto, era un coglione, ma non così tanto.

"Merda! Sono arrivati all'interno, complimenti" disse Zach spuntando, palesemente ubriaco.

"Tu sai chi l'ha fatto?" chiese Jessica.

"No, ma é uno con le palle" disse lui ridendo.

"É un bel casino" sussurrai, Zach se ne andò e Luke lo seguì.

"Luke non é, ma Zach?" chiese Jessica.

"Non credo ne sia capace" commentai.

"E allora?".

"Se fosse stata Estela?" chiese Alex, non credevo che fosse capace.

"Ha solo il cognome, non mi sembra una come Monty quando abbiamo parlato" dissi.

"Si, é nell hands Off, sa chi era Monty" disse Jessica e noi tre andammo via, ci mancava quello quel girono.

Ero al corso di arte, mi ero iscritta perché sapevo disegnare discretamente, e avevo scoperto che a disegnare l'astratto fossi brava, punti in più per Harvard.

"Le opere di Charlotte ti trasmettono varie cose" disse Jessica.

"Serve a questo fare linee a caso, ma hanno un senso" commentai sorridendo.

"Ciao" sentii dietro di me e mi voltai, Justin, perfetto.

"Tu che ci fai? In questa classe...".

"Volevo solo vedere come stessi..." mi disse guardandomi con gli occhi da Bambi, doveva riprendermi? Si, ma non così facilmente.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora