[28] I Baker faranno il processo

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Cinque mesi prima, Hannah Baker era morta, le cassette stavano facendo il giro, Jessica scopriva di essere stata violentata, io scoprivo che il mio "fidanzato" era un complice di uno stupro, Alex si era sparato in testa per mettere fine alla sua vita, ma fortunatamente era vivo e Andreas si era suicidato per la paura di finire dentro il carcere.

Come potrebbe andare peggio di quello successo 5 mesi fa? Semplice, il cerchio non si era ancora chiuso.

"Allora... In teoria non abbiamo fatto altro di scienze, dovresti essere pronta per il grande ritorno" commentai guardando Jessica di fronte a me.

Dopo quello successo, andò a denunciare senza dire di Bryce, dicendo che fosse ubriaca e non si ricordasse nulla, il nulla assoluto, anche se avevano il dubbio su Andreas, ma era morto.

"Ci ho capito poco, ma si".

"Dai, non é così difficile, dopotutto se l'ho capita io" dissi facendola sorridere.

Con la scuola decisi di farla stare in pari con lo studio, così che non avrebbe perso l'anno, ci vedevamo ogni pomeriggio io e lei, dopotutto a scuola, tolto quelli delle cassette, non parlavo più con gli atleti, inoltre, Justin era seriamente sparito.

Dicevo di non pensarci, ma ogni notte pregavo che fosse vivo da qualche parte, non lo volevo morto, lo volevo lontano da me, quindi stava bene lontano, ma vivo... Anche se un po' mi mancava.

"Ciao ragazze" disse il padre di Jessica tornando dal lavoro, lo salutai come sempre, mi adorava ancora più di prima per quello che facessi.

"Buonasera" dissi vedendolo dare un bacio a Jessica.

"So che domani vuole tornare, é pronta?" annuii.

"Si, decisamente, poi mi manca da morire a scuola e sono pronta a fare fuori qualsiasi persona si avvicini a lei" commentai e Jessica sorrise, sapeva che ne fossi capace.

"Papà, ne sarebbe capace".

"Lo immagino moltissimo" disse lui ed io sorrisi, ne ero seriamente capace.

"I tuoi genitori tutto bene? Tua mamma soprattutto?" mi chiese e sorrisi, mia madre e mio padre... Avrei voluto ucciderli qualche mese fa.

"Si tutto bene, mia madre sta meglio... Avere una gravidanza a quasi 50 anni non é il massimo, ma li ho fin troppo presi a male parole, l'importante é che lei stia bene" dissi.

Quando quel giorno dissi a mia madre "Non sarai mica incinta?" ci stavo andando vicino, mia madre non lo sapeva ancora e credeva che le fosse arrivata la menopausa, il ciclo saltava e così il mese successivo, ma andando a fare una visita c'era stata una sorpresa: era incinta, a 49 anni.

"Almeno una buona notizia in questo periodo" mi disse Jessica, una cosa positiva, più o meno.

"Se la vedi in quel senso, si... Almeno quello" dissi sorridendo, Jessica ed io andammo al piano di sopra.

"Puoi raccontarmi qualcosa di scuola? Non ne parli mai" mi disse, non volevo dirle tutto, ma forse dovevo.

"Jessica, io ti voglio bene, sei come una sorella... Ma mi prometti che se ti dico una cosa, non mi ammazzi? Io non ho fatto nulla, ma sono nelle cheerleader ancora, nonostante poi mollerò" le dissi prendendole la mano, Jessica annuì, voleva forse tornare anche lei nelle cheerleader.

"Dimmi, qualsiasi cosa, mi fido di te" mi disse prendendomi le mani, eravamo sedute dalle sedie davanti alla scrivania.

"Bryce si é fidanzato con Chloe Rice, il capo delle cheerleader" affermai e lei sbiancò in volto, non era la solita cosa.

"Cosa?".

"Bryce ha modificato la storia, ha detto che avete fatto sesso. Andreas era d'accordo perché voi due avevate litigato per quel momento, poi siete subito tornati insieme, e Justin disse ciò perché in realtà usava me per stare con te... Ho detto il contrario, anche perché te e Justin siete sempre stati amici, ma non mi hanno creduto" commentai, Jessica mi strinse.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora