[98] Ho visto Bryce Walker morire davanti ai miei occhi

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Al mattino tornò anche a Clay che aveva una sorta di cavigliera, da come mi aveva spiegato sua mamma la sera prima era per il GPS.

"Mi stai superando Jensen. Quello non l'ho mai avuto" disse Justin e sorrisi, almeno quello.

"Già, sto battendo tutti i tuoi record" disse Clay.

"E ce ne vuole" aggiunsi io guardando Justin che mi teneva una mano sulla schiena mentre era appoggiato al tavolo.

"Sarà crudele, ma meglio che stare chiuso in prigione" disse sua mamma, non aveva tutti i torti.

"Era il solo modo per avere udienza col procuratore sta mattina, e farti rilasciare su cauzione" disse sua madre.

"Quindi, non può allontanarsi da casa?" chiese Justin, supponeva fosse per i domiciliari.

"Non é agli arresti domiciliari. É un rilevatore di posizione. Così possono rintracciarlo a scuola, in biblioteca, ovunque lui decida di andare..." disse sua madre, benissimo, poveretto.

"A scuola?" chiese Clay.

"Hai appuntamento con la nuova counselor. Farà una valutazione e dirà alla scuola se sei pronto a tornare" disse sua madre, beh mi sembrava una cosa abbastanza normale e gli avrebbe fatto bene parlare.

"Deve capire se sono un assassino?" guardai Clay, era sempre negativo, ma non doveva demoralizzarsi.

"Non parlare così!" disse sua madre avvicinandosi, l'avrebbe protetto fino alla morte, era una mamma.

"Il tuo stato mentale é quello che conta, adesso, ma specialmente al processo" se ci fosse stato, avevamo un piano.

"Il processo può saltare, giusto? Se é innocente" domandai, sicuramente capiva più lei di me di legge. 

"Si, se trovassero nuove prove o... Un nuovo testimone?" chiese Justin.

"Quindi é per questo che sei andato da Seth Massey?" me l'aveva detto ieri mentre parlavamo, era così l'alibi di Clay perché Seth aveva parlato con lo spacciatore e altra roba.

"Quando?" chiese Justin.

"Lo sai" disse la madre di Clay, menomale che mia madre non mi seguiva, la madre di Clay faceva paura.

"Io... Io... Ho pensato che potesse essere utile" disse Justin restando vago, non poteva dirle ancora della droga.

"Al contrario, é stato arrestato per violazione della libertà vigilata" disse sua madre e Justin mi guardò.

"Glielo hai detto tu?" mi chiese.

"Io? Non dico le cose a mia madre, le dico alla madre degli altri?" gli domandai, avevamo parlato d'altro.

"C'era la luce della camera da letto spenta quando sono uscito e tornato, dormivate" disse Justin alla madre di Clay, ma loro controllavano spesso.

"Non ti ho seguito io e Charlotte non mi ha detto nulla, ma dei detective ti hanno seguito, lo faranno sempre e quindi guardati le spalle... Ed anche tu Clay" disse sua madre prima di guardare anche a me, iniziava a sembrare mia madre da incazzata, la classica madre incazzata.

"Beh, anche tu quando sei con Justin... Adesso a scuola, tutti e tre" ero finita a prendere ordini da... Mia suocera? Era il termine più o meno corretto, lei uscì.

"Cazzo! Seth doveva occuparsi dello spacciatore così avresti avuto un alibi" disse Justin sedendosi sul letto ed io mi misi sul tavolo.

"Andrò in prigione, per il resto della vita".

"No, non ci andrai affatto" disse Justin e mi guardò.

"Clay, devo dirti una cosa, é importante... Io so chi ha ucciso Bryce Walker, e so come tirarti fuori da questo casino, ma serve la mano di tutti noi ed abbiamo già messo su un piano" dissi.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora